ANKARA TU – PANICO TRA I SOVRANISTI: IL GOVERNO “AUSPICA” CHE LA TURCHIA ENTRI NELL’UE – LA RELAZIONE DEL MINISTRO SAVONA CHE IMBARAZZA SALVINI, CHE OVVIAMENTE È CONTRARIO E SOLO QUALCHE SETTIMANA FA DICEVA CHE IL PAESE “NON SEMBRA UN FARO DI DEMOCRAZIA E DIRITTI” – MA SE GLI IMMIGRATI MUSULMANI RISPONDERANNO ALL’APPELLO DI ERDOGAN, CHE LI HA INVITATI A FARE ALMENO 5 FIGLI PER ISLAMIZZARE IL CONTINENTE, NON CI SARÀ BISOGNO DI FARLI ENTRARE NELL’UE…

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1 – COSE TURCHE - ERDOGAN VUOLE INVADERE L’EUROPA A COLPI DI FIGLI – INVITA GLI EMIGRANTI DI ANKARA SPARSI NEL CONTINENTE A FARE ALMENO 5 FIGLI A COPPIA: “IL FUTURO SARA’ VOSTRO. SARA’ LA MIGLIORE RISPOSTA ALL’INGIUSTIZIA CHE VI VIENE FATTA”

 

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/cose-turche-erdogan-vuole-invadere-europa-colpi-figli-invita-143808.htm

 

2 – SORPRESA DI SAVONA, IL GOVERNO APRE ALLA TURCHIA NELL'UE

Francesco Grignetti per “la Stampa”

 

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Il governo italiano, quello di Giuseppe Conte, auspica che il processo di allargamento dell' Unione europea non si limiti all' area dei Balcani Occidentali, ma si estenda anche alla Turchia. È quanto si legge nel documento «La partecipazione dell' Italia all' Unione europea. Relazione programmatica» che il ministro dimissionario Paolo Savona ha appena depositato in Parlamento.

PAOLO SAVONA GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI PAOLO SAVONA GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI

 

Quella Turchia che Matteo Salvini cita regolarmente come esempio in negativo.

Qualche settimana fa, per dire, quando il Consiglio d' Europa polemizzò con il suo decreto sicurezza, il vicepremier leghista disse che a Strasburgo non mostravano «nessun turbamento per avere, tra i Paesi aderenti, la Turchia, che non sembra un faro di democrazia e diritti».

 

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E così non meraviglia che qualche settimana fa, intervistato da una rivista francese, Salvini sia stato nettissimo: «Quanto a un nuovo eventuale allargamento, sarò molto chiaro: aprire le porte dell' Europa alla Turchia è escluso. Abbiamo già abbastanza problemi di integrazione per far entrare in casa nostra questo Cavallo di Troia».

 

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E invece. Paolo Savona, che è tanto nel cuore di Salvini, alla vigilia del passaggio alla Consob, lascia in eredità una ponderosa riflessione sull' allargamento della Ue verso Est.

«L' area dei Balcani Occidentali - scrive - resta di interesse strategico». L' allargamento serve «a dare un ancoraggio fondamentale all' azione della Ue nella regione», però va esteso al di là del Bosforo.

 

«Questo vale anche per la Turchia, pur considerando tutte le difficoltà del momento.

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Ankara resta infatti un interlocutore fondamentale per la Ue, per quanto riguarda le relazioni di sicurezza e la politica regionale in Medio Oriente e nel Golfo, ma anche in quadranti più distanti, come il Corno d' Africa».

 

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Lo strumento ipotizzato da Savona è una cooperazione con la Pesc (Politica estera e di sicurezza della Ue, ndr). «Risulta uno strumento importante per mantenere aperto il dialogo con la Turchia su questi temi, incoraggiandola a tenere vivo un rapporto proficuo con l' Occidente». E in conclusione, al capitolo Allargamento, «il governo continuerà a sostenere la via del dialogo e della cooperazione con la Turchia, senza tuttavia sottacere la preoccupazione per il deterioramento della situazione dei diritti fondamentali nel Paese».

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Un' impostazione davvero sorprendente, considerate le premesse. Perciò l' onorevole Andrea Delmastro Delle Vedove, capogruppo di Fratelli d' Italia in commissione Esteri, trasecola: «Siamo sbalorditi. A parole ci avevano detto di essere contrari all' allargamento della Ue alla Turchia. Mi permetto di ricordare che il presidente Erdogan ha appena invitato gli islamici emigrati in Europa a fare almeno 5 figli così nel giro di qualche generazione l' intero continente sarà islamizzato.

 

Lo stesso Erdogan ha voluto celebrare la caduta di Costantinopoli con un giorno di festa nazionale. Per non dire della repressione seguita al fallito colpo di Stato. Insomma, dai comportamenti istituzionali all' impostazione culturale e religiosa, tutto ci divide sempre più. E il governo Conte invece auspica questo allargamento dell' Unione europea?

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Noi non ci stiamo».

 

Delmastro è il primo a restare meravigliato nel leggere il documento. «Posso solo dire che è l' ennesima riprova che questo governo non ha una politica estera condivisa. A seconda dei giorni, prevale la trazione leghista o quella grillina. E nell' isolamento sempre più evidente, spuntano fuori alleati improbabili, destinati a scomparire con il nuovo giorno».

 

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