Estratto dell’articolo di Francesco Merlo per “la Repubblica”
MARYAM MOSHIRI FA IL DITO MEDIO IN DIRETTA SULLA BBC
Alla Bbc è ancora un oltraggio, pensate, mostrare il dito medio, che in Italia è un dolce vintage, la nostalgia delle volgarità di buone maniere, un “com’eravamo” pieno di rimpianto per una ruvidezza, quella di Bossi, che oggi ci sembra quasi bon ton. Insomma, il fuori onda della giornalista Maryam Moshiri che, senza accorgersi della telecamera, ha esibito con divertito garbo il dito medio, ha scandalizzato e scatenato l’Inghilterra, ma ha fatto sorridere noi italiani.
Di quell’antichissimo gestaccio, che in tutto il mondo è osceno, solo noi infatti avevamo fatto un progetto politico: «va a cagà i padrun, va a cagà i terun». Il nostro dito medio è stato il laboratorio del nuovo razzismo italiano, puntato contro i barboni, i rom e gli immigrati, sino alle indecenze di Salvini con il mojito al Papeete Beach. E noi italiani abbiamo riso per le barzellette sporche di Berlusconi, abbiamo promosso le olgettine di Stato, abbiamo inventato il bunga bunga e mandato al potere il vaffa e il turpiloquio. E dunque, nel confronto, il dito medio ci sembra oggi una ruvida raffinatezza.
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E ora in tv abbiamo pure Giambruno con le mani sul pacco, il “trono over” di Uomini e donne di Maria De Filippi, le interviste al generale Vannacci su quegli “anormali” dei gay, e poi gli orologi e il sesso di Ilary e Totti. E su Radio24, ogni sera, va in onda La Zanzara, che promuove la volgarità non solo per sbeffeggiare e aggredire, ma come stile dissipato di bellezza trasandata, una lingua senza frasi subordinate [...]
Hai invece detto tutto se mostri il dito medio, che è metafora e riassunto degli ultimi quarant’anni di storia d’Italia. E forse va rivisto anche quel famoso aneddoto su Wittgenstein che, terminato di scrivere il Tractatus, in treno verso Cambridge spiegava a Piero Sraffa la forma logica del linguaggio verbale. Si racconta che Sraffa lo abbia mandato in crisi chiedendogli di analizzare la forma logica di un gesto, un tipico gesto all’italiana, quel nostro muovere le mani per costruire il pensiero.
E forse fu il dorso della mano strofinato sul mento, in segno di diniego, o forse l’indice dritto sulle labbra per il silenzio. Sono tanti i gesti di eccitazione e di impazienza, di giocosità e di avidità che Vittorio Gassman, moltissimi anni dopo, avrebbe magnificamente articolato nel film Il sorpasso. Quale fu il gesto di Sraffa? Forse nel 1929, sul treno per Cambridge, Sraffa convinse Wittgenstein a rivedere la sua teoria sul linguaggio semplicemente mostrandogli il dito medio, con lo stesso divertito garbo della giornalista della Bbc.
dito medio umberto bossi IL DITO MEDIO DI GIAN LUIGI PARAGONE giambruno andrea giambruno striscia IL DITO MEDIO DI VINCENZO DE LUCA AI GRILLINI il dito medio di cattelan davanti alla borsa di milano