paolo gentiloni valdis dombrovskis
UE A ITALIA, SQUILIBRI ECCESSIVI, PESANO SU RIDUZIONE DEBITO
(ANSA) - BRUXELLES, 02 GIU - L'Italia resta, assieme a Cipro e Grecia, tra i Paesi con squilibri macroeconomici "eccessivi" secondo la Commissione Ue. "Le vulnerabilità sono legate ad alto debito, una protratta dinamica di bassa produttività" che, con una bassa occupazione, "danneggia la crescita potenziale che limita lo spazio per la riduzione del debito". Inoltre, secondo Bruxelles, "se il settore bancario è diventato più robusto e resiliente negli anni pre-Covid, restano vulnerabilità". In particolare "i crediti deteriorati, scesi negli ultimi anni, restano relativamente alti e rischiano di aumentare una volta che le misure di sostegno saranno ritirate".
UE A ITALIA,USI RECOVERY PER INVESTIMENTI,SPESA SIA PRUDENTE
URSULA VON DER LEYEN MARIO DRAGHI - GLOBAL HEALTH SUMMIT
(ANSA) - BRUXELLES, 02 GIU - La Commissione Ue raccomanda all'Italia per il 2022 di "utilizzare il Recovery Fund per finanziare investimenti aggiuntivi a sostegno della ripresa, mentre conduce politiche di bilancio prudenti". Inoltre deve "limitare la crescita della spesa corrente finanziata a livello nazionale" e, "quando le condizioni economiche lo consentiranno, perseguire una politica che punti ad avere una posizione prudente nel medio termine ed assicuri la sostenibilità". Allo stesso tempo, però, deve "aumentare gli investimenti per rafforzare il potenziale di crescita".
RECOVERY: VON DER LEYEN, UTILIZZO FONDI A PARTIRE DA ESTATE
(ANSA) - BRUXELLES, 02 GIU - "Grazie all'accelerazione sul fronte delle vaccinazioni, le economie e le società Ue stanno gradualmente ripartendo e noi stiamo già programmando i prossimi passi. Il pacchetto sul semestre europeo di oggi aiuterà gli Stati membri a utilizzare appieno i fondi del piano NextGenerationEu a partire dalla prossima estate". Così in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen è intervenuta sulla situazione dell'economia dei Paesi Ue presentata oggi dal responsabile per l'economia Paolo Gentiloni e gli altri colleghi competenti.
COMMISSIONE UE: PATTO STABILITÀ SOSPESO ANCHE NEL 2022, ITALIA SIA PRUDENTE SU SPESA
Beda Romano per www.ilsole24ore.com
Sono giudizi tutti edulcorati dallo shock economico provocato dalla pandemia virale quelli pubblicati mercoledì 2 giugno dalla Commissione europea e relativi alle politiche di bilancio nei paesi dell’Unione. L’esecutivo comunitario ha confermato che il Patto di Stabilità rimarrà sospeso anche nel 2022. Resta che all’Italia, paese segnato da un debito ormai elevatissimo, suggerisce caldamente di perseguire “una politica di bilancio prudente”.
«Abbiamo deciso – ha detto il vicepresidente Valdis Dombrovskis - di prolungare la clausola di salvaguardia nel 2022, con l’obiettivo di disattivarla nel 2023. Stiamo incoraggiando gli Stati membri a mantenere misure di sostegno quest’anno e il prossimo (…) Un mix di spesa - focalizzato sugli investimenti mantenendo sotto controllo le altre spese - faciliterà il ritorno a posizioni più prudenti nel medio termine, il che sarà particolarmente importante per i paesi ad alto debito».
vaccino a ursula von der leyen
Sguardo ai paesi ad alto debito, in primis l’Italia
Lo sguardo corre all’Italia, il cui stock di indebitamento sfiora ormai il 160% del prodotto interno lordo. Come tutti gli altri governi, anche quello italiano è stato costretto ad aumentare la spesa pubblica per sostenere l’economia. Non sorprenderà quindi, alla luce anche della sospensione del Patto di Stabilità, che 13 Stati membri non abbiano rispettato la regola del debito nel 2020. Tra questi, oltre all’Italia, anche la Germania, la Francia e la Spagna.
mario draghi ursula von der leyen 1
Pacchetto Ue per armonizzare la tassazione delle imprese
«La Commissione europea ritiene che, in questa fase, non si debba decidere se sottoporre gli Stati membri alla procedura per debito eccessivo», si legge nella documentazione comunitaria. Anche sul versante degli squilibri macroeconomici, la gravissima recessione di questi mesi ha, per così dire, congelato la situazione pre-pandemia. Sono 12 i paesi in difetto, di cui tre – Italia, Grecia e Cipro – che stanno facendo i conti con uno squilibrio eccessivo.
Patto di Stabilità al riesame
valdis dombrovskis paolo gentiloni
Tornando al Patto di Stabilità, Bruxelles dovrebbe presentare entro la fine dell’anno suggerimenti per una sua modifica, così come era stato deciso poco prima dello scoppio della pandemia alla fine del 2019. Il dibattito sarà reso complicato dalle prossime elezioni in Germania e in Francia. Nel frattempo, la Commissione suggerisce che fin dall’anno prossimo le politiche di bilancio si differenzino tra paesi, tenendo conto della situazione economica e sanitaria di ciascuno.
«Quando le condizioni lo permetteranno – spiega l’esecutivo comunitario – gli Stati membri dovrebbero perseguire politiche per garantire la sostenibilità di bilancio nel medio termine». Più precisamente: «Gli Stati con bassi livelli di debito dovrebbero sostenere l’economia con appropriate politiche di bilancio (…) I paesi con un debito elevato dovrebbero utilizzare il Fondo per la Ripresa in modo da finanziare investimenti aggiuntivi a sostegno della ripresa, perseguendo una politica di bilancio prudente».
Per l’Italia obiettivi qualitativi
Tra i paesi ritenuti ad alto debito vi è l’Italia. In buona sostanza, «la sospensione del Patto non significa che la Commissione europea non sorveglierà le singole politiche di bilancio. Non vi saranno per il 2022 obiettivi cifrati, ma obiettivi qualitativi», ha spiegato un esponente comunitario. «La crescita della spesa corrente finanziata a livello nazionale dovrebbe essere tenuta sotto controllo ed essere limitata per gli Stati membri con un debito elevato».
PAOLO GENTILONI VALDIS DOMBROVSKIS
Proprio in queste settimane i paesi membri stanno presentando un piano nazionale di rilancio (PNRR) che deve rispettare le raccomandazioni-paese degli anni scorsi. In questo senso, «l’adozione di riforme e l’entrata in vigore di investimenti nell’ambito del Fondo per la Ripresa dovrebbero aiutare ad affrontare le sfide già segnalate in passato e svolgere quindi un ruolo importante nell’affrontare gli squilibri macroeconomici esistenti», conclude la Commissione europea.