AUTOSTRADE PERDUTE – DAVANTI ALL'''ESPROPRIO SUDAMERICANO'' GLI AZIONISTI DI ATLANTIA SI PREPARANO A CHIEDERE BEN PIU' DEI 20 MILIARDI DI RISARCIMENTO. E AVREBBERO MESSO NEL MIRINO DIRETTAMENTE CONTE - LETTERA ALL'UE: IL GOVERNO ITALIANO HA VIOLATO LE NORME EUROPEE – CONTE RIMANDA PER LASCIARE IL CERINO IN MANO AL PD, MA SE NON DECIDE ENTRO GIUGNO, DOVRÀ SGANCIARE UNA MONTAGNA DI SOLDI AI BENETTON. E SPIEGARLO AI PARENTI DELLE VITTIME DEL PONTE…

-

Condividi questo articolo


1. DAVANTI ALL'''ESPROPRIO SUDAMERICANO'' SI MUOVONO GRANDI STUDI LEGALI. E SONO PRONTI AD AGGREDIRE DIRETTAMENTE IL PREMIER

DAGOREPORT

 

GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

L’andreottismo del tirare a campare del Divo Conte, che è sempre mejo di tirare le cuoia, ha fatto girare le bibite a Giggino Di Maio. E così il ministro degli Esteri (per mancanza di prove) ha sibilato a colui che maldestramente mise alla guida del governo due anni fa che il caso Atlantia non è più procrastinabile: devo dimostrare al Movimento che quello che dico lo faccio. Punto.

 

E così, il giorno dopo la fine degli Stati Generali, il 21 giugno, si riunirà il Consiglio dei Ministri per mettere in mezzo a una autostrada i Maletton del ponte Morandi: o ci fate il piacere di scendere in minoranza o revochiamo la concessione. Amen.

 

Ovviamente la famiglia di Ponzano Veneto non solo perderebbe il potere ma, ai prezzi attuali di Borsa, perderebbe una montagna di quattrini. Giggino, sull’onda della tragedia di 43 morti, prima ha convinto il governo a svalutare Autostrade con il Milleproroghe, facendone crollare il rating a spazzatura e deprezzando la società per diversi miliardi.

 

Ora, proiettato alla riconquista dei 5Stelle con un patto di ferro con Fico, Di Maio-nese ha bisogno di volare sulle prime pagine con lo scalpo dei Benetton “assassini”. E per le quote di Atlantia che verranno vendute per scendere in minoranza è già pronta la Cdp/F2i per comprarle a prezzo irrisorio.

 

giuseppe conte alla commemorazione del crollo del ponte morandi giuseppe conte alla commemorazione del crollo del ponte morandi

Come reagiranno i Benetton all’ultimatum di Conte/Di Maio? Ovviamente Male, molto male, lo considerano un ‘’esproprio sudamericano’’ e l’ipotesi di mollare tutto e tenersi la gestione degli aeroporti sta conquistando molti favori. Anche perché strapagati studi legali internazionali, assoldati dagli investitori esteri di Atlantia, che pesano per oltre il 50% del capitale, stanno affilando le armi e monitorano ogni singolo passo e dichiarazione del governo per avviare l’azione di risarcimento danni più esosa del secolo, oltre i 20 miliardi del contratto in essere.

 

E nel mirino, dicono, ci sarebbe anche il conto in banca di Giuseppe Conte, che non è neppure deputato, non ha la copertura dell’immunità parlamentare per le sue ''opinioni espresse'' (art. 68 Cost.). E secondo gli avvocati più agguerriti, ci sarebbe un margine per portarlo in giudizio proprio per le frasi più dure su Atlantia e Autostrade per l'Italia, che molti danni avrebbero recato al valore azionario dei loro titoli…

 

 

 

ATLANTIA: LETTERA A UE, GOVERNO VIOLA NORME

GENTILONI DOMBROVSKIS GENTILONI DOMBROVSKIS

(ANSA) - Atlantia ha inviato una lettera al vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, accusando il governo italiano di aver violato le norme europee.

 

In particolare, secondo un'anticipazione del Financial Times, i vertici di Atlantia lamentano che le norme del Milleproroghe hanno permesso al Governo di "ridurre drammaticamente" la compensazione riconosciuta al gruppo nel caso di revoca anticipata al contratto di Autostrade per l'Italia e puntano il dito anche contro il cambiamento del meccanismo per stabilire i pedaggi autostradali.

 

OPERE CHE RISCHIANO DI SALTARE CON UN EVENTUALE CRAC DI AUTOSTRADE OPERE CHE RISCHIANO DI SALTARE CON UN EVENTUALE CRAC DI AUTOSTRADE

Atlantia accusa anche il governo di forzarla a vendere la sua quota di maggioranza in Autostrade a Cdp "a una valore ridotto creando un danno significativo a migliaia di investitori italiani e stranieri".

 

AUTOSTRADE, IL PD CONTRO CONTE: «ORA DECIDA»

Federico Capurso e Roberta Paolini per “la Stampa”

 

Gli uomini del Partito democratico che lavorano sul dossier Autostrade sono tutt' altro che felici della gestione portata avanti fin qui da palazzo Chigi. L'ultima volta che si è discusso approfonditamente della questione, sottolineano, risale al 27 maggio, quando la ministra dei Trasporti Paola De Micheli consegnò un corposo dossier contenente quattro proposte, compresa la revoca delle concessionri e l'opzione presentata dalla controllata della famiglia Benetton, che Conte però rimandò al mittente: «Poi si è dileguato», pungono.

ponte Morandi ponte Morandi

 

E ora, a distanza di settimane, l'unica posizione della presidenza del Consiglio nota al Pd resta la bocciatura della proposta di Aspi, ribadita anche in questi giorni. «L'impressione - lasciano trapelare i Dem - è che il premier stia tergiversando per lasciare in mano a noi il cerino».

 

 

Il ministero dell'Economia si sarebbe concentrato soprattutto sulla partita che riguarda la revisione delle tariffe autostradali, portando avanti le trattative direttamente con Aspi, mentre i canali comunicativi tra il ministero dei Trasporti e la presidenza del Consiglio, negli ultimi giorni, si sono di fatto interrotti.

roberto tomasi autostrade per l'italia roberto tomasi autostrade per l'italia

 

Colpa dell'organizzazione degli stati generali dell'economia che si stanno tenendo a villa Pamphilj, si scusano da palazzo Chigi, ma anche e soprattutto di un negoziato portato avanti guardando preminentemente alla sponda grillina. È stata per il momento accantonata, infatti, la proposta caldeggiata da De Micheli, che prevedeva una compensazione attraverso un aumento degli investimenti e la costruzione di alcune opere strategiche.

STEFANO BUFFAGNI LUIGI DI MAIO STEFANO BUFFAGNI LUIGI DI MAIO

 

L'orientamento di Conte è teso invece a confermare la strada di compromesso indicata sottotraccia da Luigi Di Maio, Giancarlo Cancelleri e Stefano Buffagni, che prevede l'ingresso dello Stato in Autostrade, attraverso Cassa depositi al fianco di F2i, cui si aggiungerebbe l'apporto di alcuni fondi delle casse di previdenza. Nei dettagli dell'offerta, però, si complicano le cose.

giuseppe conte paola de micheli giuseppe conte paola de micheli

 

I Cinque stelle vorrebbero far entrare soci di maggioranza, mentre Atlantia, che controlla Aspi, è disposta a cedere solo quote di minoranza. Non solo. Il Movimento spinge per chiudere l'ingresso in Autostrade contestualmente alla chiusura dell'accordo, con un valore di mercato della società attualmente ridotto all'osso, perché pesano su Aspi il rating "junk", il blocco dei prestiti delle banche e delle garanzie di Sace previste dal decreto liquidità, oltre ai danni subiti con il lockdown.

 

luciano benetton luciano benetton

Insomma, i Cinque stelle vorrebbero prendere una quota di maggioranza di Aspi a prezzi da "saldi estivi" e i Benetton, anche su questo, pongono un veto. Chiedono invece tempo, almeno 6 mesi, per avviare una due diligence della società e solo più tardi, quando il valore della società sarà tornato a livelli normali, si potrà vendere.

 

Le parti, dunque, sono ancora lontane. Entro il 30 giugno, però, si dovrà arrivare a una decisione, altrimenti il governo correrà il rischio di dover pagare penali miliardarie (Autostrade chiede 20 miliardi, i grillini parlano di "solo" 7). E se Conte tentasse di forzare la mano, ponendo Atlantia di fronte a un aut aut - ingresso immediato dello Stato o revoca -, la controllata dei Benetton fa sapere che la questione finirebbe in tribunale, sia in Italia che in sede europea.

 

AUTOSTRADE PER L ITALIA AUTOSTRADE PER L ITALIA

Una soluzione il cui esito sarebbe difficile da prevedere. Anche da qui nasce il nervosismo del Pd, che con il ministero dell'Economia e quello dei Trasporti avrebbe le responsabilità maggiori sul dossier, e che il 30 giugno non vuole trovarsi di fronte all'eventualità del naufragare della trattativa, senza una presa di responsabilità di Conte, solo per aver seguito i venti che soffiano dal Movimento.

DOMBROVSKIS DOMBROVSKIS

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...