(ANSA) - La Brexit ha trionfato in Inghilterra, ma la Scozia "ha detto di nuovo no a Boris Johnson e alla Brexit" nelle elezioni britanniche di ieri e ha chiarito che "desidera un futuro diverso da quello scelto dal resto del Regno Unito". Così Nicola Sturgeon, leader degli indipendentisti dell'Snp, primo partito scozzese, in un discorso a Edimburgo. "Il nostro messaggio ha avuto un enorme successo", ha detto Sturgeon, evocando il voto come "uno spartiacque" e rilanciando la sfida "democratica" per un referendum bis sulla secessione.
"Qui non si tratta di chiedere il permesso a Boris Johnson o a qualunque altro politico di Westminster", ha tuonato la first minister del governo locale di Edimburgo, "si tratta dell'affermazione del diritto democratico del popolo della Scozia di determinare il suo futuro".
boris johnson con la premier scozzese nicola sturgeon 2
Come capo del governo scozzese, ha proseguito Sturgeon, "lasciatemi essere chiara: non è solo un'istanza mia o dell'Snp, è in ballo un diritto del popolo scozzese e un leader che qui è stato sconfitto non ha diritto di sbarrare il passo". "Boris Johnson - ha proseguito - ci deve ascoltare, dopo che per tre anni i governi Tory ci hanno ignorato (sulla Brexit). Io riconosco, con rammarico, che egli ha avuto un mandato in Inghilterra, ma non ha alcun mandato per portare la Scozia fuori dall'Ue".
Secondo Sturgeon, la richiesta dell'indipendenza è a questo punto l'unica soluzione. "In una Scozia indipendente - ha concluso - avremo la possibilità di votare sempre per un governo nostro. Avremo il pieno controllo dei poteri e delle leve necessarie a costruire un Paese più prospero e giusto. Potremo prendere il nostro posto da partner uguali fra i nostri amici nel Regno Unito e in Europa. Il popolo scozzese ha parlato, è tempo che decida il proprio futuro".