Nicola Lillo per www.lastampa.it
DI MAIO AL TEMPIO BUDDISTA DI QINGYANG IN CINA
«Da metà marzo 2019 saranno avviati i centri per l’impiego con il reddito di cittadinanza erogato». Il leader dei Cinque Stelle Luigi Di Maio va avanti per la sua strada promettendo che dal prossimo anno il pilastro del programma del M5S sarà realtà.
A dire il vero il provvedimento su cui sono allo studio i tecnici e che sarà inserito nella legge di Bilancio si sta trasformando sempre più in un potenziamento del Reddito di inclusione introdotto dal precedente governo.
L’ipotesi infatti più probabile per l’introduzione della misura sarebbe quella di inserire dei limiti patrimoniali, a partire dalla casa di proprietà. Scelta che vede d’accordo anche la Lega, che considera così una misura mai amata un po’ più equa.
Si tratta in pratica di quanto prevede il Rei, che destina una somma fino ai 540 euro per chi ha un Isee (l’indicatore della situazione economica) fino ai 6 mila euro. Il governo giallo-verde ha intenzione però di alzare la soglia (almeno fino a 8 mila euro) così da raggiungere più famiglie rispetto alle 700 mila attuali e concedere aiuti fino ai 780 euro.
Per farlo servirebbero parecchie risorse, alcune fonti parlano di almeno 7 miliardi, anche se a regime per i Cinque Stelle il reddito costerebbe 15 miliardi (per l’Inps 35). In parte le risorse verrebbero assorbite dallo stesso Rei (2,5 miliardi già stanziati per il 2019) e dalla Naspi (1,5).
SALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZA
In questo modo la parte in deficit - su cui c’è una trattativa in corso con il ministero dell’Economia - sarebbe inferiore alle pretese iniziali. Per finanziarie i centri per l’impiego servirebbero altri 2 miliardi di euro. Ci sono poi due richieste avanzate dalla Lega sul reddito, che i Cinque Stelle hanno accolto.
La misura infatti sarà a tempo, durerà tre anni, e ha limiti per gli stranieri: potranno infatti godere dell’assegno mensile i cittadini comunitari e gli extracomunitari residenti da almeno dieci anni in Italia (per il Rei la soglia è a due anni), così da evitare problemi di costituzionalità.
Taglio sulle accise
Intanto nel governo sono allo studio altre misure che potrebbero entrare nel decreto fiscale collegato alla manovra, al fianco della “pace fiscale”, dell’aliquota del 15% per le partite Iva fino ai 65 mila euro, l’Ires al 15% sugli utili reinvestiti in azienda e la cedolare al 21% sui negozi.
E’ possibile infatti che venga introdotto un taglio delle accise da 300 milioni, che varrebbe al massimo tre centesimi al litro sulla benzina o un centesimo sul gasolio. Inoltre il sottosegretario all’Economia Massimo Bitonci ha spiegato che è allo studio una pace fiscale anche per l’Iva. Si tratta ancora di una ipotesi, dato che l’imposta sul valore aggiunto è materia europea e quindi la sanatoria sarebbe limitata a sanzioni e interessi.
il sindaco di avellino vincenzo ciampi con luigi di maio SALVINI DI MAIO CONI 5 STELLE SAMMONTANA di maio foto toscani