BERLUSCONI GIOCA L’ASSO SGARBI PER SALVARE FORZA ITALIA IN EMILIA ROMAGNA - IL CRITICO D'ARTE CAPOLISTA A BOLOGNA, PARMA E FERRARA, SE FOSSE  ELETTO DOVREBBE FARE I CONTI CON L’INCOMPATIBILITÀ TRA LA SUA CARICA DI SENATORE E QUELLA DI CONSIGLIERE REGIONALE. NON CI SARÀ INVECE L’ATTRICE SERENA GRANDI DATA COME POSSIBILE CANDIDATA IN UNA LISTA CIVICA DI CENTRODESTRA - IL FIGLIO DI GIACOMO BULGARELLI A SOSTEGNO DELLA LEGHISTA LUCIA BORGONZONI

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Eleonora Capelli per repubblica.it

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Liste elettorali presentate tra sorprese e colpi di scena per le regionali del 26 gennaio in Emilia. C'è il colonnello dei Carabinieri, vicecomandante regionale, che si candida con Fratelli d'Italia e per questo si è messo da ieri in licenza elettorale. Il figlio di Giacomo Bulgarelli, calciatore "gloria" del Bologna dell'anno dello scudetto, a sostegno della leghista Lucia Borgonzoni.

 

Esperti d'arte d'ogni orientamento politico che si contendono il seggio della dotta Bologna. Nel centrosinistra c'è il bolognese Mauro Felicori, ex direttore della Reggia di Caserta che sostiene il governatore uscente del Pd Stefano Bonaccini. La Lega ha risposto con la docente Beatrice Buscaroli e Forza Italia ha giocato l'asso Vittorio Sgarbi.

 

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Quest'ultimo però, capolista a Bologna, Parma e Ferrara, se verrà eletto dovrà fare i conti con l'incompatibilità tra la sua carica di senatore e quella di consigliere regionale. Non ci sarà invece l'attrice Serena Grandi, che aveva testimoniato il suo appoggio a Borgonzoni. Le ultime ore di presentazione delle candidature (oggi alle 12 scade il termine) hanno reso ancora più evidente l'incredibile diaspora dei politici che furono di Forza Italia, finiti oggi praticamente in ogni lista. Anche in quelle a sostegno di Bonaccini, da sempre sulla sponda opposta della politica rispetto a Fi.

 

Ma il governatore uscente non tralascia neanche un voto e corre con sei liste per agguantare il secondo mandato, forte di sondaggi favorevoli. Sull'onda anche delle piazze delle Sardine, che non perdono la loro forza propulsiva: in cinque giorni sono riuscite a raccogliere 50 mila euro per organizzare una nuova manifestazione a Bologna il 19 gennaio, con una "colletta" lanciata prima di Natale sulla piattaforma Ginger che ha ricevuto già più di 2.200 donazioni. Il fronte che si è schierato con Stefano Bonaccini del resto è larghissimo, va dalla sinistra dell'ex presidente Vasco Errani fino a sindaci dei piccoli paesi eletti con la Lega.

 

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Ieri si è aggiunto alla compagine anche Giuliano Cazzola, che sarà capolista per Più Europa di Emma Bonino. Cazzola, già socialista e berlusconiano, ritiene la candidatura di Borgonzoni "un'offesa per gli emiliani, come la scelta di Caligola di fare senatore il suo cavallo". Una definizione infelice, stigmatizzata dagli stessi Bonino e Bonaccini, cui la diretta interessata ha risposto definendo Cazzola un "noto voltagabbana". Il malessere dell'elettorato moderato però è evidente.

 

E Bonaccini cerca di intercettarlo con candidati centristi, tra cui Gianluca Faggioli che partecipò alla campagna elettorale di Giorgio Guazzaloca del 1999. Anche l'ambientalismo diventa terreno di battaglia: ieri la Lega ha annunciato una lista di giovani per l'ambiente. Per la prima volta si candidano anche i no vax con la lista Movimento 3 V - Vaccini vogliamo Verità, in corsa solitaria. Così come da solo corre il Movimento 5 Stelle. A sinistra del Pd, fuori dalla coalizione, ci sono ben 3 liste tra cui un Partito Comunista.

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