BRUTTA ARIA A BUENOS AIRES - L’ARGENTINA È SOMMERSA DAI DEBITI E RISCHIA UN SECONDO DEFAULT IN 20 ANNI - IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, MARTIN GUZMAN, STA RINEGOZIANDO I TITOLI CHE OGGI SONO IMPAGABILI: LA PROPOSTA AI CREDITORI, PER LO PIÙ GRANDI FONDI D'INVESTIMENTO, È UN TAGLIO TRA 45 E 80 MILIARDI DI DOLLARI CON SLITTAMENTO DELLE SCADENZE - NEGLI ULTIMI DUE ANNI L’ARGENTINA HA HA RICEVUTO 44 MILIARDI DI DOLLARI DAL FMI, USATI IN GRAN PARTE PER PAGARE ALTRI DEBITI…

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Emiliano Guanella per “la Stampa”

ARGENTINA E CRISI ECONOMICA ARGENTINA E CRISI ECONOMICA

 

Se già era difficile per l'Argentina onorare il suo debito estero, con la crisi provocata dal Covid19 l' impresa diventa impossibile. Da settimane il ministro d'economia Martin Guzman sta giocando su più tavoli per posticipare, sospendere o rinegoziare titoli che per Buenos Aires sono oggi impagabili. Questa settimana è stata decisa la proroga unilaterale di un anno del pagamento dei titoli nel mercato interno per l' equivalente di 10 miliardi di dollari.

 

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La gran fetta del debito argentino è però negoziato all' estero, in particolare alla borsa di New York. Guzman dovrebbe presentare una proposta ai creditori, per lo più grandi fondi d' investimento e già si parla di un taglio tra 45 e 80 miliardi di dollari e slittamento delle scadenze. Il piatto piangeva già prima, l'emergenza coronavirus ha solo peggiorato la situazione. L'altra grande battaglia riguarda il maxi prestito concesso dal FMI al governo di Mauricio Macri. Il neo presidente Alberto Fernandez aveva già strappato dal Fondo la sospensione delle rate in scadenza nei prossimi mesi, ora si punta al congelamento.

 

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UNA MONTAGNA DI PRESTITI

Negli ultimi due anni Buenos Aires ha riscosso dal massimo organismo finanziario internazionale la bellezza di 44 miliardi di dollari, usati in gran parte per pagare altri debiti. A Washington si stanno già preparando al peggio, ma paradossalmente il rubinetto potrebbe non spegnersi del tutto, già che il fondo ha promesso aiuti ai Paesi maggiormente in difficoltà per l' impatto del Covid19 e tra questi c' è anche l' Argentina.

 

Lo scetticismo a Wall Street è enorme; secondo un recente sondaggio il 75% degli operatori sono convinti dell' imminente default totale argentino, con i creditori costretti a passare alle vie legali per cercare di recuperare, con tempi lunghissimi, quanto investito.

In Argentina c' è anche chi pensa che, a conti fatti, la bancarotta è il minore dei mali per un governo senza fondi che si troverà un esercito di nuovi poveri per paralisi economica a causa del Covid19.

 

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L' America Latina viene considerata una delle regioni del mondo che soffrirà di più a livello economico, con una recessione enorme che colpirà tutti i Paesi. «Bisogna fare attenzione - spiega l' economista Ruben Lo Vuolo - non pagare i debiti non è una passeggiata: con un secondo default in 20 anni (l' ultimo è del 2001) usciremo definitivamente dal sistema di credito internazionale». Se nessuno le presterà più un centesimo l' Argentina difficilmente potrà ripartire.

 

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