Voto Gb, Starmer torna a escludere ogni revisione della Brexit
(ANSA) - Il leader laburista britannico, Keir Starmer, indicato come premier in pectore del Regno in vista della vittoria a mani basse pronosticata al suo partito nelle elezioni di domani, grazie anche al parallelo tracollo attribuito ai Tory di Rishi Sunak, ha ribadito oggi che un futuro governo del Labour non rimetterà in discussione la Brexit: tema tuttora divisivo, nonostante i contraccolpi negativi di questi anni e i segnali di rammarico crescente evocati da diversi sondaggi.
Interpellato stasera dai giornalisti a margine di uno degli ultimi comizi della sua campagna, il 61enne Starmer ha escluso che il Paese possa ri-aderire all'Ue, o anche all'unione doganale o al mercato unico, in un futuro prevedibile di qualche decennio. Di certo - ha tagliato corto - "non durante la mia vita". Non solo, ma ha anche spiegato che la sua idea di una rinegoziazione degli accordi con Bruxelles per facilitare i rapporti in alcuni settori "non significa la ricerca di relazioni molto più strette" con l'Unione durante la prossima legislatura.
Nello stesso tempo, Starmer ha iniziato a evocare in modo meno abbottonato la prospettiva di una sua premiership imminente, formalizzando nel caso l'intenzione di accorciare la pausa estiva del Parlamento (tradizionalmente in recesso da metà luglio a metà settembre) al solo mese di agosto; in modo da accelerare i tempi delle prime iniziative legislative indicate come priorità - dall'economia alla sanità, dall'edilizia pubblica alla sicurezza e all'immigrazione - nel programma del futuro governo.
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