CAIRO DIARIO – LA NOTIZIA, TRAPELATA DAI DOCUMENTI TRAFUGATI DA JACK TEIXEIRA, DELLA FORNITURA DI MISSILI ALLA RUSSIA DA PARTE DELL’EGITTO, È PARZIALMENTE VERA: AL SISI HA USATO LA POSSIBILITÀ DI VENDERE ARMI A PUTIN COME RICATTO PER OTTENERE SISTEMI PIÙ AVANZATI DAGLI STATI UNITI. E CI SAREBBE RIUSCITO – IMBARAZZO ALLE NAZIONI UNITE (CHE HANNO SEDE A NEW YORK) PER LO SPIONAGGIO A GUTERRES

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Estratto dell’articolo di Francesco Semprini per “la Stampa”

 

Connessioni internazionali, missili egiziani, spiate al Palazzo di Vetro. Emergono novità e conferme sulla vicenda della fuga di informazioni contenute in documenti militari classificati fatti trapelare sui social. […]

 

JOE BIDEN ANTONIO GUTERRES JOE BIDEN ANTONIO GUTERRES

Le informazioni contenute nei dossier racconterebbero di una fornitura di missili alla Russia da parte dell'Egitto, sospesa in corsa a marzo dopo colloqui tra rappresentanti del Cairo e funzionari americani.

 

Alla luce dei quali il governo di Al Sisi ha imboccato la strada opposta, ovvero quella di produrre munizioni per l'Ucraina. I documenti - spiega il Washington Post - rivelano che l'Egitto in cambio puntava ad avere sistemi avanzati militari Usa.

 

Per l'amministrazione Biden, a caccia di nuovi sostenitori di Kiev, il cambio di posizione del Cairo è stato un successo della sua azione diplomatica.

 

putin biden putin biden

Era stato lo stesso quotidiano della capitale ad anticipare che un documento di quelli trapelati, datato 17 febbraio, riportava presunte conversazioni tra il presidente egiziano e alti funzionari militari del Paese nordafricano che facevano riferimento a piani per fornire alla Russia munizioni di artiglieria e polvere da sparo. Nel documento, Al Sisi ordinava di mantenere segreta la produzione e la spedizione dei razzi «per evitare problemi con l'Occidente». A marzo la svolta e il cambio in corsa.

 

JACK TEIXEIRA JACK TEIXEIRA

Sempre tra le anticipazioni dei "leak" c'era quella delle intercettazioni da parte degli americani nei confronti di Antonio Guterres con altri funzionari delle Nazioni Unite.

 

I carteggi riportano un sommario di conversazioni in cui Guterres si definisce «sdegnato» per il divieto di una visita in Etiopia e frustrato con Volodymyr Zelensky.

 

In uno dei documenti, […] Guterres è descritto come non contento della possibilità di visitare Kiev in marzo […]. Le ragioni del suo scontento non sono spiegate ma sembrerebbe che la visita avrebbe rappresentato un lungo viaggio per il 73enne segretario Onu.

 

recep tayyip erdogan volodymyr zelensky antonio guterres recep tayyip erdogan volodymyr zelensky antonio guterres

Peraltro […] considerato dagli Usa «troppo accomodante» con Mosca, in particolare in merito all'accordo sul grano, mediato da Onu e Turchia che Guterres risultava così ansioso di preservare da essere disposto a soddisfare gli interessi della Russia.

 

Da New York la reazione non si è fatta attendere. «L'Onu ha espresso ufficialmente al Paese ospitante la propria preoccupazione per le recenti notizie sulla sorveglianza e interferenza da parte del governo Usa» spiega il portavoce del Palazzo di Vetro, Stephane Dujarric.

 

[…] Al momento non ci sono prove che Teixeira abbia avuto alcun legame estero o fosse parte di operazione straniera coordinata.

 

sarah bils donbass devushka sarah bils donbass devushka

L'interesse di far luce su un raggio più ampio nasce dal fatto che la fuga di notizie non si è fermata al giovane militare che ha postato i documenti segreti sulla chat di Discord, ma è stata ampliata da una blogger nota come Donbass Devushka, ovvero Donbas Girl. La ragazza del Donbass, riconducibile a una rete propagandistica pro-Cremlino, ha rilanciato i file su diverse chat.

 

Il punto è che dietro la "ragazza del Donbass" si nasconde una esperta di elettronica per di più ex sottufficiale della Us Navy. Si tratta di Sarah Bils, 37 anni, di stanza sino al 2022 presso la stazione aeronavale di Whidbey Island, nello Stato di Washington. […]

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