CARAMBA, CHE SORPRESA! - TESTA A TESTA TRA GAETANO MARUCCIA E TEO LUZI PER LA NOMINA A NUOVO COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI – LA NOMINA DI LUZI, CHE SIGNIFICHEREBBE SCAVALCARE COLLEGHI CON PIÙ ESPERIENZA DI COMANDO E ANZIANITÀ, SAREBBE ALL'INSEGNA DELLA CONTINUITÀ CON LA GESTIONE "INADEGUATA" DI NISTRI. LA SCELTA TRA I DUE DOVRÀ PRENDERLA IL MINISTRO DELLA DIFESA, LORENZO GUERINI, COL PLACET DI MATTARELLA

-

Condividi questo articolo


giovanni nistri giovanni nistri

TESTA A TESTA PER IL COMANDANTE

Da “il Sole 24 Ore”

 

Testa a testa finale per la nomina del nuovo comandante generale dell'Arma dei carabinieri, che prenderà il posto di Giovanni Nistri, il cui mandato scade nel gennaio prossimo.

 

Fino a poche settimane fa i candidati erano quattro.

 

generale teo luzi generale teo luzi

 

 

Poi Enzo Bernardini e Angelo Agovino, appoggiato soprattutto da Luigi Di Maio (M5s), sono sostanzialmente usciti di scena. Ora la scelta è tra i generali Gaetano Maruccia e Teo Luzi.

 

Il primo, età 63 anni, è l'attuale vice comandante generale dell'Arma e, in precedenza, è stato al comando di reparti chiave dei carabinieri come quelli della Provincia di Napoli, del Lazio e dell'Interregionale Pastrengo per il Nord Italia, a Milano.

 

Teo Luzi, capo di stato maggiore, è di tre anni più giovane, anche lui con esperienze di spicco, fedelissimo del comandante uscente Nistri. Peraltro, nel 2018, proprio Teo Luzi è subentrato a Maruccia nell'incarico di capo di stato maggiore, dopo il suo passaggio a capo dei carabinieri del Nord Italia.

 

GAETANO MARUCCIA GAETANO MARUCCIA

La nomina di Teo Luzi, che significherebbe scavalcare colleghi con più esperienza di comando e anzianità, sarebbe all'insegna della continuità con Nistri. La scelta tra i due, legati da vincoli di amicizia, si presenta non facile. Dovrà prenderla il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini.

 

 

 

 

 

angelo agovino angelo agovino

 

generale teo luzi generale teo luzi Gaetano Maruccia Gaetano Maruccia

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...