CARMINATI EJA EJA! L’8 MARZO FA IL SALUTO FASCISTA IN TRIBUNALE. ACQUISITO IL FILMATO – A PROVOCARE IL GESTO, UNA FRASE DI BUZZI NEL PROCESSO SU MAFIA CAPITALE: “ERAVAMO LA TERZA INTERNAZIONALE, PIU’ CARMINATI” – ED AL “CECATO” (PER MARCARE LA DISTANZA) SCATTA IL BRACCIO

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Edoardo Izzo per La Stampa

 

CARMINATI SALUTO FASCISTA CARMINATI SALUTO FASCISTA

Il presidente della X sezione del tribunale di Roma, Rosanna Ianniello, ha disposto oggi l’acquisizione e l’invio alla procura di Roma della registrazione del video dell’udienza dell’8 marzo scorso, al termine della quale Massimo Carminati, collegato in videoconferenza dal carcere di Parma dove è detenuto in regime di 41 bis, ha rivolto verso lo schermo il saluto romano (il video è stato visionato oggi anche in udienza). 

 

CARMINATI ARRESTO 1 CARMINATI ARRESTO 1

«Non possiamo tollerare l’apologia del fascismo in un processo penale e prenderemo provvedimenti», ha osservato la presidente Ianniello. L’udienza di mercoledì scorso si era conclusa con l’ultima battuta di Salvatore Buzzi, in collegamento con Roma dal carcere di Tolmezzo, che aveva affermato: «Eravamo la Terza Internazionale più Carminati», e il «nero», anche lui in collegamento video ma da Parma a rispondere alla considerazione dell’ex ras delle coop alzando il braccio destro, mano tesa, saluto fascista e poi un’esultanza da stadio.

 

SALVATORE BUZZI FRANCO PANZIRONI SALVATORE BUZZI FRANCO PANZIRONI

Lo Stato è di nuovo sbeffeggiato tra saluti romani, battute e messaggi di sfida dei protagonisti del «Mondo di mezzo» arrestati il 2 dicembre 2014. Il presidente del tribunale Ianniello lascia fare, ma guarda gli schermi e appunta tutto fino alla decisione arrivata questa mattina: i video verranno acquisiti. 

 

LUCA ODEVAINE LUCA ODEVAINE

Intanto nel corso dell’udienza di oggi Salvatore Buzzi conferma le tangenti pagate a Luca Odevaine: «Si propose come facilitatore. In cambio mi resi disponibile, su sua richiesta, a pagare l’affitto mensile di due appartamenti di cui fruiva unitamente ad una somma di 5.000 euro al mese. In una occasione gli diedi anche 10.000 euro in nero per pagare i componenti di una commissione che ci aveva aggiudicato una gara. Mi disse che avrebbe risolto tutti i miei problemi col prefetto Franco Gabrielli (oggi capo della polizia e assolutamente estraneo ai fatti), di cui Odevaine era amico, per quanto concerne i pagamenti per l’accoglienza dei migranti. Odevaine garantiva i nostri rapporti con i più importanti prefetti e funzionari del ministero dell’interno. Quando viaggiavo con lui mi sentivo “il presidente”, ci spostavamo con la scorta della polizia».

franco gabrielli prefetto di roma (1) franco gabrielli prefetto di roma (1)

 

 

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