CARO ZELENSKY, C’E’ POCA CICCIA PER TE - IL DECIMO INVIO DI ARMI ALL’UCRAINA DA PARTE DEL GOVERNO MELONI SARA’ SCARSINO – NON SOLO PER L’OPPOSIZIONE DELLA LEGA, CONTRARIA AD AIUTARE ZELENSKY, MA ANCHE PERCHE’ L’ITALIA NON HA MOLTO DA SGANCIARE – DI SICURO NON SARANNO FORNITI I SISTEMI SAMP-T, RICHIESTISSIMI DALL’UCRAINA - SONO ARMI DIFENSIVE CHE INTERCETTANO I MISSILI - L’ITALIA HA GIÀ MANDATO DUE SISTEMI IN UCRAINA, UN TERZO RISCHIEREBBE DI SGUARNIRE IL PAESE - NON PARTIRANNO NEANCHE I MISSILI OFFENSIVI COME GLI SHADOW STORM – E COSA MANDIAMO? TENDE, RAZIONI, MUNIZIONI. MANCANO SOLO FIONDE E CERBOTTANE…

-

Condividi questo articolo


volodymyr zelensky giorgia meloni foto lapresse 6 volodymyr zelensky giorgia meloni foto lapresse 6

Estratto dell’articolo di Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

Più che la volontà, poté la scarsità. Lo Stato maggiore della Difesa sta mettendo a punto la lista di armamenti italiani che saranno consegnati all’Ucraina con il decimo pacchetto di aiuti. Fermo restando che la lista non è ancora stata definita nel dettaglio, una cosa già è certa: ci sarà ben poco da scialare. E certamente, avrà poca ragione d’essere la discussione che fin qui era stata il basso continuo sotto ai nove precedenti decreti Ucraina: non c’è alcuna possibilità che partano alla volta di Kiev armi offensive.

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI

 

La Lega più volte ha detto che non deve arrivare in Ucraina neppure una fionda destinata a operazioni oltre confine come quella di Kursk. […] Più in generale, parecchi leghisti ritengono che comunque l’armare l’Ucraina non faccia che prolungare il conflitto. Ma la premier Giorgia Meloni anche ieri ha rivendicato il sostegno a Kiev come cruciale […]

giorgia meloni volodymyr zelensky foto lapresse giorgia meloni volodymyr zelensky foto lapresse

 

Fatto sta che dal poco che è dato sapere — la lista degli armamenti è infatti segretissima — il problema pare sia stato superato d’un balzo. Il che, può essere anche il frutto di una mediazione sotto traccia tra Lega e Fratelli d’Italia […] un ruolo lo ha giocato anche la ristrettezza dell’arsenale italiano e delle risorse a questo destinate. […] nel decimo pacchetto non ci saranno certamente altri sistemi Samp-T. Richiestissimi dall’Ucraina, sono armi difensive per eccellenza: intercettano i missili sparati contro un bersaglio.

 

SALVINI PUTIN SALVINI PUTIN

L’Italia ha già mandato due sistemi in Ucraina, un terzo rischierebbe davvero di sguarnire il Paese. E certamente, non partiranno dall’Italia missili offensivi come gli Shadow Storm che peraltro sono dotati anche di componentistica italiana.

 

E dunque? Dalle parti della Difesa si insiste sulle munizioni, su equipaggiamenti come tende e razioni di sopravvivenza. Ma è assai probabile che il pezzo forte del decimo invio saranno altri missili Aspide, non recentissimi ma comunque temibili, a loro volta vocati alla difesa. Ma certamente, il nuovo pacchetto sarà sensibilmente più leggero dei primi.

L’aumento del budget per la Difesa resta peraltro complicato. […]

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?

DAGOREPORT - PIÙ DIVENTA IRRILEVANTE, PIÙ MATTEO RENZI NON DEMORDE DALL’OBIETTIVO DI OCCUPARE LO SPAZIO TRA MELONI E SCHLEIN - SE NEL 2013 SOGNAVA DI METTERE LE MANI SU FORZA ITALIA, OGGI SI ACCONTENTEREBBE DI SCIOGLIERE QUEL POCO CHE RESTA DI ITALIA VIVA PER PRENDERE LA GUIDA DEL PARTITO DI MARINA E PIER SILVIO, DA TEMPO INSOFFERENTI DI ESSERE FINITI IN UN GOVERNO DI DESTRA CON POCO CENTRO - L’EX PREMIER DI RIGNANO SULL’ARNO AVREBBE SONDATO IL TERRENO CON ALCUNI DIRIGENTI APICALI DI FININVEST - MA IN FI C’È ANCHE IN ATTO UN LAVORIO DI MEZZO PARTITO CHE NON DISDEGNA L’IPOTESI, ALLE PROSSIME POLITICHE DEL 2027, DI ABBANDONARE AL SUO DESTINO LA DESTRA A EGEMONIA MELONIANA PER UN PROCESSO POLITICO CHE POSSA DAR VITA A UN CENTRO-SINISTRA FORZA ITALIA-PARTITO DEMOCRATICO…