CASA BIANCA “ABBRONZATA” – OBAMA E MICHELLE HANNO CAPITO CHE PER GOVERNARE NON BASTA ESSERE ‘COOL’: SERVONO I COMPROMESSI - DOPO 4 ANNI HANNO CAMBIATO LOOK, LINGUAGGIO, ABITUDINI: ORA SONO PIÙ CINICI E PRAGMATICI - DALLE CONCESSIONI AI REPUBBLICANI SUL ‘FISCAL CLIFF’ ALLA REALPOLITIK SUL CASO PETRAEUS, LA COPPIA PRESIDENZIALE SI È ‘CLINTONIZZATA’…

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Articolo di Jodi Kantor pubblicato da "la Repubblica" - (© 2013 New York Times News Service) - Traduzione di Anna Bissanti)

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Barack e Michelle Obama hanno trascorso oltre mille giorni sotto gli occhi della nazione, ma i cambiamenti personali che hanno subito possono passare quasi inosservati. Da distanza ravvicinata, però, chi conosce bene gli Obama si accorge di tutta una serie di piccoli cambiamenti verificatisi nel presidente e nella first lady rispetto a quando quattro anni fa fecero il loro ingresso festoso durante la cerimonia di inaugurazione. L'uomo che desiderava cambiare l'atmosfera a Washington adesso mette in guardia i candidati alla sua stessa poltrona che lì è difficile riuscire a portare a compimento qualcosa.

OBAMA GIURAMENTOOBAMA GIURAMENTO

La first lady, che aveva intenzione di allacciare rapporti nella sua nuova città, ha scoperto che anche solo per ammirare i boccioli di ciliegio è indispensabile indossare un cappello e occhiali da sole e soprattutto mostrarsi compiacenti con il Servizio segreto. A riprova di quanto possa essere difficile per un presidente o una first lady intrattenere rapporti con il prossimo, una sua collaboratrice ha spiegato che Michelle ha smesso di rivolgersi alle ragazze nell'ambito di un programma di consulenze da lei stessa lanciato a causa della preoccupazione che altre adolescenti, escluse da tali prestazioni, potessero invidiare le coetanee più fortunate.

barak obama conventionbarak obama convention

Gli Obama hanno perso e acquistato qualcosa nei quattro anni trascorsi alla Casa Bianca, diventando esperti professionisti e smettendo di essere solo i nuovi arrivati; sono diventati più tradizionali, con un senso più contenuto di ciò che è possibile fare. Sono tenaci di carattere, non dediti a una reinvenzione seriale di sé, e nondimeno nelle interviste gli attuali ed ex collaboratori della campagna elettorale e alla Casa Bianca, i donatori e gli amici di Chicago affermano di accorgersi chiaramente di come il ruolo che hanno abbia lasciato il segno sul presidente e sulla first lady. Per descriverli utilizzano espressioni come «più fiduciosi, ma più segnati». «Più isolati». «Meno esitanti su come guidare i membri dello staff, dai maggiordomi ai consiglieri di livello più elevato».

COPERTINA DEL BLOOMBERG BUSINESS CON OBAMA INVECCHIATOCOPERTINA DEL BLOOMBERG BUSINESS CON OBAMA INVECCHIATO

Barack Obama non ha mai voluto essere un politico qualsiasi e i suoi consiglieri respingono categoricamente l'idea che egli si sia piegato e abbia fatto proprie le consuetudini standard di Washington. Alcuni donatori e stretti collaboratori sorridono ed esclamano "magari!" all'idea che la coppia segua da adesso in poi più da vicino le consuetudini della politica.

LA CAPIGLIATURA DI OBAMALA CAPIGLIATURA DI OBAMA

Stiamo parlando di un presidente che non ha ancora cenato con Bill e Hillary Rodham Clinton, ma che si intrattiene a pranzo a parlare di filosofia etica con l'amico Elie Wiesel, premio Nobel. Quest'ultimo in un'intervista ha dichiarato che Obama «pensa al destino in termini umani».

Gli osservatori più intimi hanno detto che perfino il modo di parlare del presidente è un po' cambiato. Benché biasimi tuttora Washington, spesso Obama sembra più farne parte che continuare a essere l'outsider che la critica. Un suo ex collaboratore è rimasto molto confuso sentendo Obama utilizzare il verbo "impattare", termine di uso molto peculiare nella capitale.

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Un altro collaboratore che in passato ha lavorato a lungo con lui è invece rimasto colpito nel corso delle trattative sulla soglia del debito nel 2011: Obama si è molto risentito quando lo Speaker alla Camera John A. Boehner non gli ha ritelefonato dopo i suoi molteplici tentativi di raggiungerlo telefonicamente. Il Barack Obama di prima si sarebbe limitato a pensare che il protocollo del "chi chiama chi" è stupido - ha aggiunto il collaboratore - mentre ormai «egli vive nel mondo delle manovre della Beltway». Più indecifrabile, invece, è che cosa desideri ora la first lady.

Quasi tutte le volte che appare in pubblico risulta cordiale e riservata. Venerdì è andata avanti con la sua sfida su Twitter con Ellen DeGeneres su chi riesca a fare più flessioni. Questo suo tono così informale potrebbe in realtà nascondere quanto sia disciplinata. Benché molte persone vicine agli Obama affermino che tra i due è Michelle a essere cambiata di più, arrivando a essere padrona di un ruolo nel quale all'inizio si trovava a disagio.

michelle e barack obamamichelle e barack obama

La donna che voleva non dover mai vivere in una bolla adesso la sfrutta per proteggersi, e secondo gli amici e gli ex collaboratori prepara le proprie attività ufficiali con una programmazione meticolosa e scadenze a sei e dodici mesi, pronunciando di rado qualcosa di estemporaneo.

OBAMA E MICHELLEOBAMA E MICHELLE

Obama ormai sa anche di non avere il pieno controllo del proprio destino, e che la sua presidenza continuerà a portargli incombenze che nessuno è in grado di prevedere. Per esempio, si dava per scontato che gli Obama avrebbero trascorso la sera del 16 dicembre a festeggiare la recita dello "Schiaccianoci" nel quale si esibiva la figlia Sasha. Invece il presidente si è ritrovato a presentare le sue condoglianze nelle aule sigillate della Newtown High School.

OBAMA E MICHELLEOBAMA E MICHELLE

«Non esistono parole» per descrivere il dolore che gli è apparso sul viso quando si è avvicinato alle famiglie delle vittime, ha detto Sarah D'Avino, la cui sorella Rachel è morta per difendere i propri alunni. Il presidente ha chiesto a ciascuna famiglia di descrivere il proprio caro scomparso, prestando un'attenzione tutta particolare alle madri delle giovani vittime.

LABBRACCIO TRA OBAMA E AUNG SUU KYILABBRACCIO TRA OBAMA E AUNG SUU KYI

I genitori in lutto gli hanno consegnato le foto dei loro bambini morti da portare alla Casa Bianca, e il presidente ha detto loro che i loro figli erano belli e che le maestre sono vere donne eroiche della nazione. Pochi attimi dopo, al momento giusto ha accennato un sorriso. Uno dei suoi fotografi era lì, come sempre e, malgrado tutto, i familiari dei defunti hanno voluto scattare una foto insieme al presidente.

 

 

 

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