IL CAV: NON SPARATE SUL PIANISTA GENTILONI - IL BANANA HA BISOGNO DI TEMPO: PER LA RIFORMA DELLA LEGGE ELETTORALE E PER LA SENTENZA DI RIABILITAZIONE DELLA CORTE EUROPEA - SE AL SENATO LA MAGGIORANZA TRABALLA, PRONTE “ASSENZE STRATEGICHE” DEI FORZISTI -

Condividi questo articolo


 

Salvatore Dama per “Libero quotidiano

 

GENTILONI GENTILONI

Silvio Berlusconi prova a silenziare i falchi, ma non è una operazione che gli riesce benissimo. D' altronde Forza Italia aveva chiesto «discontinuità» come forma di rispetto per quei milioni di italiani che poco più di una settimana fa avevano bocciato Matteo Renzi e la sua riforma costituzionale. Invece la squadra proposta da Paolo Gentiloni al Quirinale è fin troppo simile alla precedente. E, soprattutto, rimangono in sella alcuni personaggi-simbolo dell' era renziana, come Maria Elena Boschi. Cosa che fa infuriare gli azzurri.

 

BRUNETTA BRUNETTA

«Nasce il governo Renziloni. Più Renzi meno Gentiloni», attacca Giovanni Toti, «non credo volessero questo gli italiani che hanno votato il 4 dicembre». Secondo il presidente della Regione Liguria è un governo «identico al precedente, ma più fragile», con una maggioranza meno stabile per l' esclusione di Ala e Scelta Civica. «Prima si va a votare meglio è». Parte a testa bassa anche Renato Brunetta: «Dopo la vittoria del No al referendum abbiamo uno sbiadito Renzi-bis. Che tristezza!», commenta il presidente dei deputati di Forza Italia, «attaccati alla poltrona, più che al bene dell' Italia. Un governo fotocopia peggio dell' originale che finisce nel ridicolo». Brunetta chiede di fare subito la «nuova legge elettorale e poi al voto».

valeria fedeli maria elena boschi carfagna mansi valeria fedeli maria elena boschi carfagna mansi

 

I tempi però sono noti: quelle dettati dal Quirinale e dalla Corte Costituzionale. Quindi inutile aspettarsi accelerazioni. Che, a dirla tutta, Berlusconi stesso non vuole. L' ex premier è sempre in attesa della sentenza della Corte europea dei diritti dell' uomo, quella che dovrebbe restituirgli dignità politica ed elettorato attivo. Arriverà in primavera, spera lui. Ma non è detto. Nel frattempo bisogna collaborare con l' esecutivo nella elaborazione della nuova legge elettorale.

 

AULA SENATO AULA SENATO

Forza Italia non sosterrà Gentiloni. Ma neanche brigherà per farlo cadere prima che la sua missione (le nuove regole di voto) sia portata a termine. Non è chiaro se questa collaborazione esplicita al tavolo delle riforme abbia anche un non detto. Se, per esempio, gli azzurri possano "aiutare" un governo che nasce già in crisi di numeri al Senato. Magari senza sommare i propri voti a quelli della maggioranza, ma "gestendo" le assenze in maniera mirata. E sapiente.

 

osvaldo napoli osvaldo napoli

Cosa significhi l'«opposizione responsabile» annunciata da Berlusconi si vedrà già nei prossimi giorni. Per ora i forzisti guardano l' esordio del Gentiloni 1 e rimangono perplessi. Quando non apertamente ostili. Mara Carfagna critica la presenza dei renziani nell' esecutivo. Specie la riconferma di Maria Elena Boschi, colei che più si è esposta nella campagna referendaria rovinosamente persa: «Lascia sbigottiti constatare che di fronte alla prospettiva di perdere la poltrona, anche solo per pochi mesi, siano andati in crisi d' astinenza al punto tale da calpestare ed ignorare la volontà degli italiani».

 

«Si temeva una fotocopia del governo Renzi, e il presidente Gentiloni non ha deluso il suo tutore politico», dice Osvaldo Napoli. Anche secondo Maurizio Gasparri il nuovo governo è una copia conforme del precedente. Con «Lotti retrocesso a ministro dello Sport», ma sempre in pista e Boschi « protagonista di una crociata perdente insieme a Renzi», che viene confermata «in un ruolo cruciale come quello di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio».

 

stefano parisi stefano parisi

In serata arriva anche il commento di Stefano Parisi, leader di Energie per l' Italia: «Questo è un governo che gli italiani non meritano. Tutti i protagonisti della campagna per il Sì sono stati incredibilmente premiati. La politica è sempre più lontana dalle persone. Nonostante la sberla ricevuta il 4 dicembre ha pensato solo a perpetuare se stessa. Questo governo dovrebbe riparare i guai combinati da Renzi».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)