Estratto dell’articolo di Federico Capurso per “la Stampa”
Lo spoglio delle schede avanza lentamente […] «quello che pesa davvero - ragionano nel partito di Giorgia Meloni - sarà il risultato ottenuto da ogni singola lista di partito». In ballo ci sono 6,3 milioni di elettori, dal Piemonte alla Puglia […] Anche da qui, dunque, da quello che si vedrà sotto la lente di ingrandimento, si potrà fare un bilancio dell'attività di governo e degli equilibri interni alla coalizione […] E sempre da qui, nelle prossime settimane, si inizierà a impostare la lunga campagna elettorale che porterà alle elezioni europee […]
[…] emergono le prime ombre. Quelle sulla Lega di Matteo Salvini, che non riesce ad arginare l'avanzata di Fratelli d'Italia al Nord. E quelle che si allungano sul partito di Meloni, dove preoccupa il trend generale che, seppur in crescita rispetto alle ultime amministrative, non sembra tenere il ritmo della cavalcata con cui FdI si è presentata alle ultime elezioni politiche, appena otto mesi fa. Forza Italia, dall'altra parte, si definisce «determinante» per la vittoria della coalizione, ma non può fare molto di più di fronte all'evidente cristallizzazione del suo ruolo di terza forza della coalizione.
matteo salvini alla camera durante il discorso di giorgia meloni
Dietro i successi celebrati dalla grancassa leghista, a preoccupare il leader è soprattutto la sconfitta a Brescia, dove vince l'alleanza di centrosinistra e la Lega viene ampiamente doppiata da Fratelli d'Italia. L'argine costruito in occasione delle ultime regionali, in Lombardia come in Friuli Venezia Giulia, sembra essere crollato. Il "pericolo Meloni", per il Carroccio, si nasconde anche tra le pieghe del buon risultato generale incassato in Lombardia: il centrodestra passa da 16 a 18 sindaci, eppure sempre più spesso, qui come in Veneto, è il partito della premier a trainare l'alleanza.
MELONI E SALVINI COME SANDRA E RAIMONDO - ANNETTA BAUSETTI
La Lega resiste a Treviso, dove l'influenza del governatore Luca Zaia è forte, ma perde terreno a Vicenza. E anche nel veronese, terra da tempo sotto il controllo dei fedelissimi di Salvini, non va granché meglio: nei tre comuni più grandi al voto, tre sorpassi di Meloni. […]