Estratto dell’articolo di Antonio Fraschilla per www.repubbica.it
gilberto pichetto fratin foto di bacco (1)
Il governo Meloni vuole rivedere tutta la normativa in materia ambientale. Una missione di non poco conto e che tocca una materia delicatissima, che va dalle norme in materia di inquinamento alle tutele paesaggistiche per nuove costruzioni private e industriali: argomenti a dir poco sensibili e dagli interessi miliardari.
Senza fare tanto clamore nei giorni scorsi i ministri all’Ambiente e alla Semplificazione normativa, Gilberto Pichetto Fratin ed Elisabetta Casellati, hanno nominato una mega commissione, con tanto di esperti, per “elaborare uno schema di legge per il riassetto delle normative vigenti in materia ambientale".
maria elisabetta alberti casellati foto di bacco
In tutto una cinquantina di ”esperti” e tecnici, tra i quali molti docenti universitari, ma anche nomi che già stanno facendo discutere, tra i soliti bocciati alle elezioni e avvocati e ingegneri che lavorano, o hanno lavorato, a stretto contatto con lobby importanti e sulle quali le norme andrebbero a impattare: legali vicini all’Eni, a grandi gruppi del cemento come, ma anche vicini a compagnie leader nel settore del gas e del petrolio.
Un paradosso, per il deputato di Alleanza verdi e sinistra Angelo Bonelli, che parla di un “golpe all’ambiente” che starebbe preparando “il governo della destra” e annuncia una interrogazione parlamentare per chiedere con quali criteri sono stati scelti i componenti di questa delicata commissione: un organismo che dovrà riscrivere le norme in materia ambientale, anche se i componenti non riceveranno compenso e lo faranno a titolo gratuito. Una decisione, anche questa, abbastanza singolare: un compito così delicato a titolo gratuito?
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Il decreto è stato appena pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. A presiedere la commissione è stato scelto il professore Eugenio Picozza, esperto di diritto amministrativo e docente a Tor Vergata. Insieme a lui altri docenti, come il professore e consulente della presidente Giorgia Meloni Francesco Saverio Marini, che ha scritto la riforma del premierato cara alla leader di Fratelli d’Italia.
Nell’elenco anche generali della Guardia di finanza, esperti di aviazione e intelligenze, come Christian Tettamanti, e il magistrato militare Giuseppe Leotta. Ma non mancano alcune “curiosità”, diciamo così. Tra gli esperti della commissione c’è a esempio il professore Vincenzo Pepe, candidato alla Camera in Campania e non eletto nelle file della Lega, ma anche l’ex senatrice non ricandidata in Forza Italia Urania Papatheu, già consulente retribuita della ministra Casellati.
Poi ci sono una sfilza di avvocati legati al mondo delle imprese: come Maria Adele Prosperoni, responsabile ambiente ed energia di Confcooperative, il docente alla Luiss Aristide Police che, come si legge nel suo curriculum, “dal 2013 e? nel panel dei legali di Enel”. E, ancora, Teodora Marrocco, che per lo studio Gop ha lavorato con Snam.
E dello stesso studio fa parte anche un’altra componente della commissione, Elisabetta Gardini, che per conto di Gop ha seguito vicende legali anche dell’Eni. Della commissione fa parte anche il professore Angelo Lalli dello studio Piselli & Parteners: studio che, come si legge sul sito, ha maturato “un’importante esperienza nel mercato dell’Oil & Gas” e che ha quindi molti clienti nel settore.
I ministri hanno scelto poi come componente della commissione l’avvocato Pasquale Frisina già avvocato di diverse cause del gruppo Caltagirone, e Paolo Battiato e Pier Giorgio Falvo, che guidano due società di ingegneria a Catania e a Cosenza.
Perché i ministri hanno scelto loro e non altri non è dato sapere. Ed è questo il cuore dell’interrogazione che ha presentato il deputato di Alleanza verdi e sinistra Bonelli. […]
Dopo la pubblicazione della notizia su Repubblica intervengono Partito democratico e Movimento 5 stelle, chiedendo al governo di riferire subito in Parlamento […]
Elisabetta Gardini gilberto pichetto fratin foto di bacco (2)