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Le trattative per i "responsabili" al Senato, attivazione del Mes sanitario, delega ai servizi, piano per il Recovery: la partita a scacchi tra Conte e Renzi si muove su diverse caselle. A gestire le trattative, all'interno della maggioranza, ora c'è Andrea Orlando, con Luigino Di Maio a osservare sottotraccia le manovre.
Conte è un ciuffo in piena: s'attiva, smania e scambia continue telefonate con i collaboratori più stretti di Mattarella. L'idea di fondo è regolare i conti con Italia viva, e trovare un accordo, prima del Consiglio dei ministri decisivo. Per farlo, "Giuseppi" vorrebbe un chiarimento vis-à-vis con Renzi che però si defila e manda avanti Teresa Bellanova.
Dalla sua, Matteuccio ha tre grimaldelli con cui scardinare le resistenze di Palazzo Chigi: 1) Senza Italia viva, Conte non avrà voti sufficienti in Senato per tenere in piedi la maggioranza 2) Non si andrà mai a nuove elezioni 3) C'è bisogno un governo forte, da consolidare con un rimpasto, per gestire pandemia e Recovery fund.
Ps: Renzi è incazzato come una biscia per l'intervista a "Repubblica" in cui Massimo D'Alema lo ha infilzato (“Non si manda via l’uomo più popolare del paese per volere del più impopolare”). "Ma come - ha confidato Renzi ai suoi - se c'è uno antipatico è D'Alema e io sarei impopolare?". E ha ironizzato sull'endorsement di "Baffino" a Bettini ("È uno serio e responsabile. Per fortuna a cercare una soluzione ci sono uomini come lui") ricordando il reciproco astio che i due si scambiavano ai tempi dei Ds…
A DIFENDERE CONTE C’È RIMASTO SOLO BAFFINO D’ALEMA: “NON SI MANDA VIA L’UOMO PIÙ POPOLARE DEL PAESE PER VOLERE DEL PIÙ IMPOPOLARE” – L’EX “LIDER MAXIMO NON HA ANCORA SCORDATO DI QUANDO RENZI GLI NEGÒ LA CARICA DI ALTO RAPPRESENTANTE UE E DIFENDE IL "SUO" PREMIER A SPADA TRATTA: “LA CRISI RIENTRERÀ, CONVIENE A TUTTI”. MAGARI CON BETTINI SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO…