CHE MERDONE HA PESTATO FABIO PINELLI! – È DIVENTATO UN CASO POLITICO E ISTITUZIONALE LA SPARATA DEL VICEPRESIDENTE DEL CSM (DI DESIGNAZIONE LEGHISTA E CON “FREQUENTAZIONI” RENZIANE): “IL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA AVEVA PERSO LA FUNZIONE PROPRIA CHE LA COSTITUZIONE GLI ASSEGNA” – UNA SPARATA CONTRO LA PRECEDENTE GESTIONE ERMINI, MA CHE INEVITABILMENTE È RISULTATA ANCHE UNA CRITICA A MATTARELLA, CHE DELL'ORGANO DI AUTOGOVERNO DELLE TOGHE È IL PRESIDENTE – PINELLI HA TENTATO UNA PRECISAZIONE RAFFAZZONATA. E LE OPPOSIZIONI ATTACCANO... 

-

Condividi questo articolo


1 - PINELLI, L'AFFONDO CHE SCUOTE IL CSM "NON SIAMO PIÙ LA TERZA CAMERA"

Estratto dell’articolo di Fra. Gri per “la Stampa”

 

FABIO PINELLI E SERGIO MATTARELLA FABIO PINELLI E SERGIO MATTARELLA

Al Consiglio superiore della magistratura va in scena per la prima volta il nuovo vicepresidente, Fabio Pinelli, eletto in quota Lega, che illustra un anno di attività a testa bassa. Diventano un caso, però, le sue parole quando collega i risultati con il nuovo corso introdotto da lui, e dalla maggioranza di destra-centro regolarmente alleata con la corrente conservatrice Magistratura Indipendente. In una parola: al Csm non si fa più politica.

 

Pinelli accenna a un presunto «deragliamento» dai compiti istituzionali. Scandisce: «Il Consiglio superiore della magistratura aveva perso la funzione propria che la Costituzione gli assegna, di alta amministrazione. Non di impropria attività di natura politica. Il Consiglio non è la terza Camera».

 

FABIO PINELLI SERGIO MATTARELLA FABIO PINELLI SERGIO MATTARELLA

È un vecchio ritornello della destra che il Csm abbia esondato dagli argini. Indimenticabili gli scontri ai tempi di Francesco Cossiga che voleva mandare i carabinieri per impedire un dibattito sgradito al governo dell'epoca. Ma così dicendo, Pinelli sottintende che il Presidente Sergio Mattarella avrebbe permesso il deragliamento. E si incarta ancor di più quando porta ad esempio la scorsa consiliatura, quella segnata dallo scandalo Palamara.

 

FABIO PINELLI SERGIO MATTARELLA FABIO PINELLI SERGIO MATTARELLA

Così insorge il suo predecessore, David Ermini, di cui era nota la consonanza con il Quirinale: «Nel nostro Consiglio la politica non è mai entrata e non so se tutti possono dire la stessa cosa». Ma si fa sentire l'intero Pd. E poi i membri togati, eccetto quelli di Magistratura Indipendente: «Non sappiamo su quali basi fattuali e giuridiche il vice presidente fondi tali discutibili affermazioni» […]

 

Un pasticcio da cui Pinelli tenta di uscire a sera: «Non ho mai affermato che il Consiglio abbia in passato tradito il proprio mandato costituzionale, cosa che peraltro sarebbe stata impedita dall'intervento del Presidente della Repubblica». […]

 

2 - CSM E POLITICA, IL PASSO FALSO DI PINELLI (CHE RITRATTA)

Estratto dell’articolo di Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”

 

carlo nordio sergio mattarella fabio pinelli carlo nordio sergio mattarella fabio pinelli

«Il Consiglio superiore della magistratura aveva perso la funzione di organo di alta amministrazione, non volto a un’impropria attività di natura politica». Il bilancio del primo anno di attività del Csm a trazione centro-destra consente al vicepresidente (di designazione leghista) Fabio Pinelli di presentare ottimi numeri nello smaltimento degli arretrati e tempi dimezzati per la trattazione delle pratiche, ma anche di innescare una polemica dai contorni che sfiorano gli equilibri istituzionali.

 

Al nuovo corso impresso sotto la sua guida, Pinelli ascrive infatti la recuperata consapevolezza che «il Consiglio non è una terza Camera». Una denuncia piuttosto evidente nei confronti della consiliatura precedente che — indirettamente — rischia di ripercuotersi anche sul capo dello Stato Sergio Mattarella, presidente del Csm come lo è stato di quello a cui il suo vice imputa il «deragliamento» dai binari stabiliti dalla Costituzione.

 

David Ermini David Ermini

In altre parole: un’indebita invasione nel campo della politica.

Alla richiesta di chiarimenti Pinelli mette le mani avanti: «È evidente che il presidente della Repubblica non ha mai consentito o autorizzato una funzione dell’organo diversa da quella assegnatagli dalla Costituzione». Tuttavia, «sarebbe ipocrita non ricordare quello che è successo» nel 2019 quando ci furono le dimissioni di cinque consiglieri: «Era la prima volta che accadeva, e si discuteva se il Csm dovesse essere sciolto o meno».

 

Il riferimento è al cosiddetto «scandalo Palamara», dove però non ci furono sconfinamenti sul terreno della politica; semmai avvenne il contrario, con due parlamentari coinvolti negli accordi extra-consiliari per decidere le nomine di alcuni procuratori. Allora Pinelli sposta l’attenzione sui pareri che il Csm è chiamato a fornire sui disegni di leggi, ma «solo per valutare l’impatto delle riforme sull’organizzazione degli ufici giudiziari»; senza entrare, quindi, nel merito di scelte riservate al Parlamento.

 

fabio pinelli vice presidente del csm foto di bacco fabio pinelli vice presidente del csm foto di bacco

Tanto che lui s’è astenuto sul documento riguardante il decreto legge Caivano, proprio per presunte «esondazioni dal perimetro delle valutazioni consentite». In ogni caso «le scelte del legislatore, in democrazia, non sono sindacabili», e la politica può fare ciò che vuole dei pareri del Csm, anche non tenerli in alcun conto: «La politica è responsabile delle sue decisioni e i cittadini giudicano se sono adeguate oppure no».

 

[…] A sera Pinelli, per riparare al mezzo passo falso, precisa: «Non ho mai affermato che il Csm abbia in passato tradito il proprio mandato costituzionale, cosa che peraltro sarebbe stata impedita dall’intervento del presidente della Repubblica», e prova a correggere il tiro su quanto detto al mattino. Che però resta, come le tensioni dentro e fuori il Consiglio .

FABIO PINELLI, VICEPRESIDENTE DEL CSM, E CARLO NORDIO FABIO PINELLI, VICEPRESIDENTE DEL CSM, E CARLO NORDIO FABIO PINELLI,VICEPRESIDENTE DEL CSM FABIO PINELLI,VICEPRESIDENTE DEL CSM SERGIO MATTARELLA DAVID ERMINI SERGIO MATTARELLA DAVID ERMINI fabio pinelli foto di bacco fabio pinelli foto di bacco

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?