CHE MI PRENDA UN GOLFO! L'EMIRO MOHAMMED BIN ZAYED AL NAYAN, DA UN ANNO PRESIDENTE DEGLI EMIRATI ARABI UNITI, HA ANNUNCIATO CHE IL SUO SUCCESSORE SARÀ IL FIGLIO MAGGIORE, KHALED, 47 ANNI E UNA LAUREA NEGLI USA – ACCANTO AL NUOVO PRINCIPE EREDITARIO, ASSUMONO RUOLI DI POTERE I SEI FRATELLI DI “MBZ”: UNA MOSSA PER SERRARE I RANGHI E GARANTIRE CONTINUITÀ ALL'EMIRATO. ANCHE ALLA LUCE DELLO SCONTRO CON L'ARABIA SAUDITA DELL'EX “AMICO” MOHAMMED BIN SALMAN...

-

Condividi questo articolo


Estratto dell'articolo di Francesca Caferri per “la Repubblica”

 

l'emiro Mohammed bin Zayed al Nayan l'emiro Mohammed bin Zayed al Nayan

Non è solo la nomina di un principe ereditario: piuttosto, la definizione di un’intera struttura di potere, volta a mettere al sicuro il Paese in una delle regioni più incerte del mondo. E a eliminare sul nascere le possibili ombre che negli anni hanno accompagnato processi simili nelle nazioni confinanti di Oman e Arabia Saudita.

 

Mohammed bin Zayed al Nayan, 62 anni, da un anno alla guida degli Emirati arabi uniti, ha scelto: a succedergli in futuro sarà il figlio maggiore Khaled, 47 anni, laurea a Georgetown e da mesi un ruolo sempre più pesante in vari settori della vita dell’Emirato, dalla difesa agli affari e, naturalmente, il governo vero e proprio.

 

il principe khaled bin Zayed al Nayan il principe khaled bin Zayed al Nayan

Accanto al nuovo principe ereditario, assumono nuove responsabilità i fratelli di sangue di MBZ, come il sovrano è conosciuto: Mansour bin Zayed (noto in Europa in quanto proprietario del Manchester City) è nominato vice presidente degli Emirati, ridimensionando così il ruolo dell’attuale vicepresidente Mohammad bin Rashid, sovrano di Dubai, indebolito dallo scandalo seguito al divorzio dalla moglie, la principessa giordana Haya, che lo ha denunciato per violenze e abusi.

 

[…]

il principe khaled bin Zayed al Nayan il principe khaled bin Zayed al Nayan

 

Di fatto, tutto il potere di Abu Dhabi (capitale della federazione) ma anche buona parte di quello degli Emirati, viene così accentrato nelle mani dei “Bani Fatima Six”, i sei fratelli figli di Fatima, la moglie favorita del fondatore della federazione, lo sceicco Zayed.

 

La scelta ha implicazioni anche a un livello più ampio. «Queste nomine riflettono anche un tentativo di serrare i ranghi di fronte a possibili sfide regionali, in particolare alla presa di distanza dall’Arabia Saudita e dal suo leader di fatto, il principe ereditario Mohammed bin Salman (MBS) che a lungo è stato un alleato chiave degli Emirati su diversi fronti», si legge in un’analisi diffusa dal Soufan Center, uno dei più importanti think tank americani che lavorano sui temi della sicurezza.

 

Mohammed bin Salman e Mohammed bin Zayed al Nayan Mohammed bin Salman e Mohammed bin Zayed al Nayan

Per anni MBZ e MBS hanno marciato di pari passo sulle maggiori questioni regionali, con il sovrano degli Emirati a giocare il ruolo di mentore per il giovane erede saudita (36 anni) [...] 

 

Poi nel 2018, l’omicidio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi da parte di un commando di uomini fedeli a MBS aveva rotto l’equilibrio. E di lì la rivalità si era fatta più evidente: posizioni diverse sulla crisi in Yemen, con gli Emirati desiderosi di interrompere la guerra; sui tagli Opec alla produzione di petrolio che tante difficoltà hanno creato agli Stati Uniti e a cui Abu Dhabi si era opposta; e sui rapporti con Israele (nel 2020 gli Emirati sono stati i primi firmatari degli Accordi di Abramo), con l’Iran e con il Qatar.

 

mohammad bin salman mohammad bin salman

A fronte di tutto ciò, le scelte di MBZ mettono gli Emirati in una posizione di forza rispetto al vicino saudita, presentando il Paese sotto la luce della continuità: «Vista l’enorme ricchezza degli Emirati e il loro ruolo diplomatico tanto attivo, queste nomine saranno seguite con attenzione nella regione ma anche nel resto del mondo. E in particolare in Israele e negli Stati Uniti, che hanno con gli Emirati una relazione stretta anche se a volte tesa», dice Simon Henderson del Washington Institute […]

GIORGIA MELONI NEGLI EMIRATI ARABI UNITI GIORGIA MELONI NEGLI EMIRATI ARABI UNITI l'emiro Mohammed bin Zayed al Nayan l'emiro Mohammed bin Zayed al Nayan

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...