Carmelo Caruso per il Foglio – Estratti
giorgia meloni a quarta repubblica 2
Mangiano teatri e ingolfano tribunali. Il sipario è la loro torta sacher. Sono i locandieri di Meloni. C’è il ministro della Cultura, lo strappamicrofoni, Sangiuliano, mentre il patriota Mollicone è il teorico dell’alternanza culturale, uno che saluta con la sigla: “Con gli auspici della presidenza della Commissione Cultura”. Dice Meloni, da Nicola Porro, a Quarta Repubblica, che “il tempo dell’amichettismo di sinistra è finito”. Ora c’è infatti l’amichettismo di destra con tre zollette di sinistra.
A Roma, per affidare il teatro Argentina a Luca De Fusco, hanno organizzato il blitzkrieg con Danilo Del Gaizo, il vicepresidente del cda, ex avvocato dello stato, amico di De Fusco, a sua volta amico di Gianni Letta. A Napoli, al Teatro San Carlo, stavano per mandare l’ex ad Rai, Fuortes, sempre amico di G. Letta e di Bettini, che è amico pure di Giuseppe Conte e di De Fusco. La nomina di Fuortes, a Napoli, è finita di fronte alla Consulta.
A Roma, il sindaco, Gualtieri, ha già detto che impugna. A Milano, gli amichetti della premier puntano al Piccolo di Strehler, già prenotato per il dannunziano Edoardo Sylos Labini. Non si può dire che la destra stia occupando la cultura. Neppure lo sa fare. Dei locandieri della premier finiscono per occuparsene giudici, tribunali del lavoro, Consulta, la trilogia della magistratura.
TEATRO ROMA, ODG AULA GIULIO CESARE: PASSO INDIETRO DE FUSCO O PRONTI A USCIRE DA FONDAZIONE
(DIRE) La maggioranza capitolina attacca la "macroscopica illegittimità procedurale" della nomina del direttore generale della Fondazione Teatro di Roma, Luca De Fusco, avvenuta sabato scorso, e in un ordine del giorno - a firma di Erica Battaglia del Pd e sostenuto da tutta la maggioranza di centrosinistra - si dice pronta a far uscire il Comune dalla stessa fondazione qualora lo stesso De Fusco non faccia un passo indietro.
L'odg, approvato con 27 voti favorevoli, impegna il sindaco Roberto Gualtieri a "intraprendere ogni azione necessaria al fine di tutelare, in tutte le sedi opportune, gli interessi e le prerogative di Roma Capitale quale socio della Fondazione Teatro di Roma, a partire da una puntuale verifica" della procedura di nomina. Poi a "verificare se vi sia la possibilità di ricondurre le interlocuzioni" con la Regione Lazio e il ministero della Cultura "su un binario di normalità, che cioè si fondi su un iter condiviso nel metodo, ancor prima che nel merito".
Il centrosinistra, quindi, chiede a Gualtieri di ribadire "ufficialmente, in tutte le sedi ritenute opportune, la richiesta di un passo indietro da parte del Direttore Generale indicato a seguito della riunione non ufficiale del CdA della Fondazione".
federico mollicone foto di bacco
CULTURA. TEATRO ROMA, ODG AULA GIULIO CESARE: PASSO INDIETRO DE FUSCO O PRONTI A USCIRE DA FONDAZIONE -2-
(DIRE) Se tutto ciò non fosse sufficiente, si impegna Gualtieri "ad adoperarsi, ove ritenuto necessario, affinché lo statuto della Fondazione sia modificato e integrato, in maniera tale che gli apporti economici e i conferimenti patrimoniali e immobiliari elargiti da Roma Capitale (ben superiori rispetto alla contribuzione regionale e ministeriale) trovino rispondenza (e simmetria) in più adeguate regole di governo societario, in forza delle quali il socio Roma Capitale non possa esserne illegittimamente e arbitrariamente estromesso dalle decisioni più rilevanti rispetto alla vita ed al funzionamento della Fondazione".
Qualora non ci sia la possibilità di modificare lo Statuto della Fondazione e se le interlocuzioni non andassero a buon fine, la maggioranza chiede di valutare "l'esercizio del diritto di recesso di Roma Capitale dalla Fondazione Teatro di Roma o avviare l'iter prodromico allo scioglimento della Fondazione". (Enu/ Dire)
federico mollicone foto di bacco
federico mollicone foto di bacco EDOARDO SYLOS LABINI luca de fusco 2 luca de fusco 3 luca de fusco 5 ROBERTO GUALTIERI AD ATREJU giorgia meloni a quarta repubblica