CHI RISPONDE AL RICHIAMO DELLA FORESTA DI VANNACCI? – AL DI LÀ DELLE USCITE IMPROBABILI SU GAY E NERI, A PREOCCUPARE GLI STATI MAGGIORI DELL'ESERCITO È CHE IL LIBRO “IL MONDO AL CONTRARIO” DIVENTI UN RICHIAMO PER POSSIBILI “DEVIAZIONI” DI UNA PARTE DELLE FORZE ARMATE – FINORA IL PAMPHLET DEL GENERALE DESTITUITO HA RISVEGLIATO IL MONDO DI SIGLE ANTI-NATO E DI ESTREMA DESTRA. MA C'È QUALCOSA CHE SI MUOVE ANCHE TRA I MILITARI IN SERVIZIO? – QUALCUNO HA COMINCIATO A PORSI IL PROBLEMA ANCHE AL COPASIR…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell'articolo di Francesco Grignetti per “La Stampa”

 

ROBERTO VANNACCI ROBERTO VANNACCI

C'è qualcosa di inquietante che si sta muovendo alla destra della destra. Una galassia di sigle piccole e piccolissime, unite dall'antiamericanismo e dal tradizionalismo, più che bendisposte verso le ragioni di Vladimir Putin, e che hanno trovato nel libro del generale Roberto Vannacci un manifesto politico. Il pamphlet è infatti un potentissimo richiamo della foresta. […]

 

La questione sta diventando seria perché se rispondono alla chiamata alcuni ex militari, pensionati delle forze dell'ordine, organizzati in microsindacati o persone qualsiasi, è un problema della politica. In particolare dei partiti che lì pescavano a piene mani, come Fratelli d'Italia e Lega.

 

roberto vannacci e Fabio Filomeni roberto vannacci e Fabio Filomeni

Se invece si muovono i militari in servizio, beh, chiaramente non va bene. Ed ecco che agli Stati maggiori si sono drizzate le orecchie. Sono da giorni all'opera alcuni uffici molto riservati che per mestiere devono garantire la sicurezza interna, le possibili deviazioni, la fedeltà dei reparti alla catena gerarchica e all'autorità politica.

 

Qualcuno ha cominciato a porsi il problema anche al Copasir, che è deputato alla sicurezza della Repubblica. Pare che non ne parleranno troppo in fretta, ma soltanto per evitare di offrire un'ulteriore cassa di risonanza al generale polemista. Però l'attenzione c'è, eccome.

 

«Il tema istituzionale – scrive ad esempio Enrico Borghi, membro del Copasir e capogruppo del Terzo Polo al Senato – è subito risolto: in democrazia, i militari servono le istituzioni e la Costituzione difendendone i valori. Il tema politico a questo punto è: generale Vannacci, questo suo agitarsi attorno ad un canovaccio ideologico che sembra scritto da Kirill, cui prodest?».

 

ROBERTO VANNACCI ROBERTO VANNACCI

Certo, quel che si agita attorno e dietro Vannacci, finora poteva essere considerato folkloristico. A Lamezia s'annuncia il battesimo del movimento culturale "Il mondo al contrario", che si ispira in tutto e per tutto al generale. Ad organizzarlo è un suo amico ed ex commilitone, il tenente colonnello degli incursori Fabio Filomeni, ora in pensione.

 

[…]  Sono talmente tanti, gli entusiasti di Vannacci, da far preoccupare Gianni Alemanno, che era scattato tra i primi per portarlo a lui. Ora teme di essere superato e quindi annuncia una raccolta di firme pro-Vannacci.

 

Il punto è che da queste parti non ci si limita a polemizzare con il ministro Guido Crosetto. Si mette in discussione una linea politica di fondo. Vittorio Gigliotti, presidente di un'associazione in Calabria, "Cantiere Laboratorio", è uno dei protagonisti dell'incontro di Lamezia.

 

roberto vannacci a soldati ditalia 5 roberto vannacci a soldati ditalia 5

Qualche anno fa andò in Siria, e tornando proclamava che «la realtà siriana è ben diversa da come viene presentata dagli organi d'informazione, per lo più allineati, in Occidente». Lui stava con Assad e con Putin. Ma anche Filomeni è fin troppo scatenato contro la Nato, che a suo dire è diventato «uno strumento in mano alla nazione che esercita la più forte influenza destabilizzante del pianeta: gli Stati Uniti d'America».

il mondo al contrario roberto vannacci il mondo al contrario roberto vannacci roberto vannacci 2 roberto vannacci 2

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!