CHIARA FERRAGNI, SCANSATE! A ROMA C’AVEMO IL SINDACO INFLUENCER: CON IL CASCHETTO, TRA I RIFIUTI O IN METRO, GUALTIERI PRODUCE VIDEO E SBARCA SU TIKTOK PARLANDO DI BUS, RIFIUTI O DI CANTIERI. ADESSO, DICONO IN CAMPIDOGLIO, CI HA PRESO GUSTO. NEGLI ULTIMI TRE MESI IL PRIMO CITTADINO HA REGISTRATO 4.425 NUOVI SEGUACI SUI SOCIAL – E PENSARE CHE QUANDO ERA MINISTRO DELL’ECONOMIA PER DECIDERE DI FARE UN TWEET, GUALTIERI “CI IMPIEGAVA TRE GIORNI” - GLI ACCOUNT SOSPETTI DELL’ASIA MERIDIONALE E QUELLA DENUNCIA ALLA POLIZIA POSTALE… - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

Gabriella Cerami per “la Repubblica - Edizione Roma” - Estratti

ROBERTO GUALTIERI CON IL CASCHETTO ROBERTO GUALTIERI CON IL CASCHETTO

 

Quando era ministro dell’Economia, chi lo conosce bene diceva di lui: «Per decidere di fare un tweet, Roberto ci impiega tre giorni» . Era un modo affettuoso per dire quanto Gualtieri, oggi sindaco, sempre a testa bassa sulle carte di Roma Capitale e quelle di Bruxelles, fosse restio a comunicare, soprattutto sui social.

 

Arrivato in Campidoglio nell’ottobre del 2021, il primo cittadino non era poi così diverso. Su Facebook pubblicava qualche post in più rispetto al passato, talvolta però un po’ troppo prolisso, e cominciava a prendere confidenza con Instagram.

 

ROBERTO GUALTIERI ROBERTO GUALTIERI

 La vera sterzata è arrivata tre- quattro mesi fa — novembre 2023 — quando i collaboratori fanno notare al sindaco quanto oggi sia importante raccontare, senza filtri, la propria versione della città per convincere le persone, per riafferrare i delusi e, perché no, conquistare i futuri possibili astensionisti.

 

ROBERTO GUALTIERI ROBERTO GUALTIERI

Quindi conta l’immagine, metterci la faccia e il sorriso, in una parola: il video. Dal quasi niente il primo cittadino inizia a produrre ogni giorno anche due video brevi in formato verticale, i cosiddetti reel, e sbarca su Tik Tok parlando di bus dalla sede di Roma Mobilità, di emergenza rifiuti («risolta») facendosi riprendere con i camion dell’Ama che gli passano accanto, di cantieri che miglioreranno la città indossando il caschetto giallo in testa. Quindi musica accattivante ed ecco il sindaco in mezzo alla gente sotto l’albero di Natale, il primo cittadino che taglia i nastri, Gualtieri in tangenziale, in metropolitana o ospite in tv. Il tutto in una modalità di informazione fai da te, nel format da influencer proprio quando l’influencer per antonomasia, Chiara Ferragni, è finita sotto tiro.

 

«Ma non è il social dei balletti?» , domanda Gualtieri al suo social media manager Daniele Cinà, figura chiave ormai a Palazzo Senatorio, che lavorava con lui già ai tempi di Bruxelles e prima ancora con parlamentari del Pd. «Niente affatto, può essere anche tanto altro » , gli viene risposto:

 

alessandro onorato alessandro onorato

«Dipende da come si utilizza » . Diventa questo il ritornello per convincere il sindaco, con una carriera da professore di Storia contemporanea, a — come si dice in gergo — «sciogliersi un po’» davanti alla telecamera e a fidarsi dei nuovi mezzi di comunicazione. Adesso, dicono in Campidoglio, ci ha preso gusto. E in effetti viene anche ripagato dai dati. Negli ultimi tre mesi, al netto di chi ha smesso di seguire la pagina, il primo cittadino ha registrato 4.425 nuovi seguaci.

 

(...) Al contrario gli assessori capitolini non sono particolarmente social. Fatta eccezione per Alessandro Onorato, responsabile Sport e Grandi eventi, che si sposta da un punto all’altro della città con il suo « Viva Roma. Sempre» e ha iniziato pure a sfidare atleti (e youtuber) Mattia Faraoni nel sollevamento pesi, e per l’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia che sta cercando di impratichirsi.

ROBERTO GUALTIERI AMA ROBERTO GUALTIERI AMA

 

Gualtieri, che era quanto di più lontano potesse esserci dai social, adesso come in un paradosso chiede a tutti uno sforzo comunicativo. Perché, come lui sa, può sempre nascere una passione.

maurizio veloccia maurizio veloccia

 

L’ESERCITO DEI FOLLOWER ASIATICI DEL PRIMO CITTADINO TRA LIKE E DENUNCE ALLA POSTALE

Gab.Cer. per “la Repubblica - Edizione Roma” - Estratti

 

In Asia Meridionale tutti pazzi per Roberto Gualtieri, ma gli account sono sospetti e dal Campidoglio viene inviata una segnalazione alla polizia postale. All’improvviso centinaia di utenti asiatici, registrati come nati in Bangladesh, ad Hanoi o a Nam Dinh in Vietnam, iniziano a seguire il sindaco su Facebook. Non solo cliccano il “segui” sulla pagina ufficiale, ma interagiscono anche con i loro “mi piace” ai post.

 

roberto gualtieri autobus in ritardo 2 roberto gualtieri autobus in ritardo 2

Post che non mostrano, per esempio, le bellezze di Roma, come il Colosseo all’ora del tramonto o una piazza San Pietro gremita di persone all’ombra del Cupolone, in questi casi il like potrebbe essere comprensibile.

 

Piuttosto il primo cittadino pubblica le foto del consiglio del IX Municipio mentre con l’assessora ai Rifiuti Sabrina Alfonsi e alla presidente Titti Di Salvo si dibatte del termovalorizzatore. All’ex senatrice Elena Fattori del Movimento 5 Stelle non sfugge il dettaglio: «Interessante tutti questi asiatici che abitano a Santa Palomba. I famosi cittadini dell’immaginario Pd » . Quindi sentenzia: « È tutto falso, anche i like ».

 

Siamo nel dicembre 2022, prima della sterzata social impressa da Gualtieri su consiglio del suo entourage. Il primo cittadino era ancora fermo alla piattaforma Facebook, ai post molto lunghi e pochi social, e non aveva ancora scoperto Instagram e Tik Tok.

 

Lo staff del sindaco corre subito ai ripari e denuncia il fatto alla polizia postale scrivendo che alcuni post «a partire dal 13 settembre presentano un numero significativo di account di provenienza estera, e non in linea con le normali attività di comunicazione Facebook del sindaco. 

 

GUALTIERI ATAC GUALTIERI ATAC roberto gualtieri autobus in ritardo 3 roberto gualtieri autobus in ritardo 3 roberto gualtieri autobus in ritardo roberto gualtieri autobus in ritardo roberto gualtieri autobus in ritardo 1 roberto gualtieri autobus in ritardo 1

(...)

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2029 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO...