Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per www.repubblica.it
Il collegio elettorale non si dimentica mai, soprattutto se è valso un posto in Parlamento. Lo sa bene il senatore Marco Silvestroni. Nei giorni in cui il governo fa fatica a racimolare i soldi per la manovra, il parlamentare di Fratelli d’Italia ha messo la sua firma in testa a un emendamento al decreto Omnibus che chiede di destinare 580 mila euro in favore della Fondazione Accademia Vivarium novum.
Più di mezzo milione per “un centro internazionale di studi umanistici che si ispira alle scuole del Rinascimento, con l’intento di influire positivamente sull’educazione dei giovani e sulla società”, come si legge sul sito della Fondazione. La sede è a Frascati, comune alle porte di Roma che fa parte del collegio in cui Silvestroni è stato eletto. [...]
L’emendamento in questione non è un caso isolato. È solo uno dei tanti “emendamenti-mancia” depositati dai gruppi parlamentari di maggioranza nelle commissioni Bilancio e Finanze di Palazzo Madama che stanno esaminando il decreto Omnibus. Di nome e di fatto. Dentro c’è di tutto e di più. Mance per i territori e non solo.
Sempre dentro FdI è scoppiata un’altra passione: l’ippica. ll testo approvato dal Consiglio dei ministri ha previsto la riduzione dell’Iva dal 22% al 5% per le cessioni di cavalli "destinati a finalità diverse da quelle alimentari”. Ma i senatori del partito di Giorgia Meloni vogliono fare di più per un comparto che ha il suo punto di riferimento nel ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, casacca FdI.
AULA DI PALAZZO MADAMA - SENATO
E così il senatore Luca De Carlo ha convinto i suoi colleghi Vita Maria Nocco e Guido Quintino Liris a firmare insieme un emendamento per aumentare lo stanziamento che servirà a ridurre l’Iva per il trasporto degli equini. E quindi due milioni quest’anno e quattro a decorrere dal 2025.
Le proposte vanno anche oltre. Per sostenere la filiera ippica e "l’indotto del comparto agricolo”, gli stessi parlamentari chiedono di ridurre il prelievo sulle scommesse: tredici punti percentuali in meno per la rete fisica e altrettanti per quella a distanza. E se la raccolta dovesse raggiungere quota 800 milioni, allora - recita lo stesso emendamento - «”l prelievo dei prodotti è fissato per la rete fisica al 20 per cento e per quella a distanza al 24 per cento”. [...]