Amedeo La Mattina per www.lastampa.it
GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI BY GIANBOY
È un attacco durissimo quello che Matteo Salvini scaglia contro Enrico Letta (starebbe lavorando per mettere in crisi il governo Draghi) e Giorgia Meloni. In mattinata legge su Libero la rinuncia da parte di Gabriele Albertini a candidarsi a Milano.
«Per motivi familiari», dice l’ex primo cittadino del capoluogo lombardo, ma sembra che a spingere al forfait ci siano anche altre motivazioni: mentre Silvio Berlusconi aveva dato il suo ok, non c’è stato il via libera di Fratelli d’Italia che vorrebbe un accordo complessivo del centrodestra in tutte le città che vanno al voto in autunno.
meme sulla crisi di governo salvini berlusconi meloni
Accordo che non c’è e che ha bloccato non solo Milano ma soprattutto Roma dove Meloni vuole scegliere il candidato al Campidoglio. E qui è arrivato il secondo forfait, quello di Guido Bertolaso: anche in questo caso Lega e Forza Italia erano d’accordo sull’ex capo della Protezione civile che in questi mesi ha lavorato per la Regione Lombardia alla partenza della campagna di vaccinazione.
matteo salvini a pranzo per convincere gabriele albertini
Ecco, di fronte alla «terra bruciata» fatto da Meloni, come dicono nel Carroccio, Salvini questa mattina ha alzato la voce. «Sono mesi che cerco di costruire e unire il centrodestra in vista delle amministrative.
A Roma e Milano avevamo i candidati giusti: Bertolaso e Albertini, ma altri hanno detto No per settimane e mesi e loro hanno perso la pazienza. Ora spero che chi non era d'accordo abbia proposte alternative, perché sia nella Capitale che nel capoluogo lombardo possiamo e dobbiamo vincere. Entro poche settimane dobbiamo decidere».
la vittoria di isabel diaz ayuso 1
Per la verità, spiegano in FdI, Giorgia sono settimane che chiede di convocare un tavolo per decidere, «ma Salvini - aggiungono con sarcasmo - è stato troppo impegnato con il centrodestra di governo a subire il predominio della sinistra nel governo Draghi, in piena continuità con il governo Conte».
Pugni a mai finire nella coalizione che sulla carta è data vincente in molte città italiane e nelle future elezioni politiche. Ma lo scontro non si limita alle comunali. Sale di livello quando in un’intervista al quotidiano spagnolo El Pais il leader leghista conferma che a Bruxelles, sta lavorando per creare un grande partito di centrodestra alternativo ai Popolari, unendo i partiti che fanno parte di Identità e Democrazia (il gruppo dove c'è la Lega), i Conservatori (dove Meloni è in posizione di primissimo piano) e gli ex Popolari.
mateusz morawiecki viktor orban matteo salvini
Obiettivo di Salvini è di coinvolgere «almeno 150 deputati». Un affronto a Meloni che verrebbe sistematicamente scavalcata, senza considerare che lei del partito conservatore è la presidente.
Ma nell’intervista a El Pais c’è di più. Ci sono le congratulazioni per la vittoria a Madrid di Isabel Díaz Ayuso. Aggiungendo di sentirsi «in sintonia con lei» per le posizioni sulle riaperture e lavoro, e «per il coraggio di essere forza di governo».
Ecco il Partito Popolare Europeo che vorrebbe Salvini e con il quale sarebbe pronto ad allearsi, quello della linea Ayuso «su questioni come lavoro, libertà, famiglia o sicurezza, sarebbe un interlocutore naturale». E ovviamente anche per l’intenzione del partito popolare di Madrid di allearsi con il partito di destra radicale Vox, che guarda caso però fa parte del gruppo europeo dei Conservatori.
Nella stessa intervista, Salvini tira una bordata anche al segretario del Pd. «Enrico Letta e il Pd stanno lavorando per far cadere il governo o aprire una crisi». Il leader della Lega ricorda che «il centrodestra è ancora maggioranza assoluta».
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