Estratto dell'articolo di Savatore Giuffrida, Marina de Ghantuz Cubbe per www.repubblica.it
FERDINANDO COLLOCA - FEDERICO MOLLICONE
La foto con il presidente della commissione Cultura alla Camera, il meloniano Federico Mollicone, campeggia su uno dei tanti profili social di Ferdinando Colloca, quello in cui si fa chiamare Ferdy.
Tra i collaboratori arruolati in Rai attraverso Adecco, come raccontato da Repubblica, c’è anche lui, Mr. Ferdy il Guru: il futurismo ficcato un po’ ovunque, non solo nelle sue molteplici espressioni artistiche ma anche nelle iniziative sportive organizzate negli anni.
FERDINANDO COLLOCA - ALIAS MR FERDY IL GURU
La foto con Mollicone è del 9 giugno scorso, due giorni dopo l’inaugurazione della mostra temporanea “90 face world” che, si legge sul sito personale del “Maestro”, è patrocinata proprio da Mollicone attraverso l’Icas, intergruppo parlamentare Cultura, Arte e Sport. E se questo è il presente, il passato del body painter e dj vedeva rapporti profondi con Casapound, a Ostia.
Negli anni Duemila Colloca fu tra i leader e fondatori del gruppo di estrema destra, i fascisti del terzo millennio. Era legato anche alla famiglia Spada da rapporti di amicizia al punto che Ferdinando detto Ferdy fu tra i primi ad avviare la sinergia e la collaborazione fra i post fascisti e la famiglia sinti a Ostia Nuova.
Nel 2009 fu travolto, seppur indirettamente, insieme al padre Tonino Colloca dalla polemica su Licio Gelli, gran signore della P2: Colloca senior, all’epoca presidente dell’associazione Anco Marzio e conduttore tv presso l’emittente televisiva locale Canale Dieci, istituì il Premio Ostia e decise di premiare Gelli per le sue poesie nel corso di una serata al teatro Manfredi.
Molti comitati e associazioni si opposero e scesero in piazza ma Colloca non fece marcia indietro, anzi, si difese sostenendo che il “Maestro venerabile” aveva già ricevuto premi internazionali, scrive belle poesie, la manifestazione non riceve contributi pubblici ma è autofinanziata, Gelli è un uomo di grande cultura.
Nel 2014, l’ultimo stop: Ferdinando finì arrestato in seguito all’inchiesta del pm Mario Palazzi nata dopo gli articoli di denuncia di Repubblica: aveva costituito la società Blue Dream con il genero di Armando Spada dieci giorni prima che il direttore del X Municipio (dove ricade Ostia) Aldo Papalini, revocasse la concessione ai vecchi proprietari dello stabilimento Orsa Maggiore, affidandolo senza bando proprio alla Blu Dream.
Condannato in primo grado a tre anni e quattro mesi per l’accusa di corruzione con aggravante del metodo mafioso, venne poi assolto con la formula “perché il fatto non sussiste”. L’anno prima, nel 2013, si presentava alle elezioni regionali del Lazio con CasaPound […] Colloca, contatto da Repubblica, ha detto di non poter rilasciare dichiarazioni in questo momento. […]
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