COME DAGO-RIVELATO, I FONDI HANNO MESSO NEL MIRINO PAOLO SCARONI – GLI INVESTITORI ANGLOSASSONI HANNO FORTI DUBBI SUL MANAGER SPINTO ALLA PRESIDENZA DI ENEL DA LEGA E FORZA ITALIA (NON CERTO DUE PARTITI CAMPIONI DI ATLANTISMO): DA AD DI ENI, FECE DIVENTARE IL CANE A SEI ZAMPE IL PRIMO CLIENTE MONDIALE DELLA RUSSA GAZPROM, E INSIEME A BERLUSCONI CONCLUSE OPERAZIONI DISCUTIBILI CON PUTIN. COME L’ACQUISTO, NEL 2007, DI DUE SOCIETÀ DI YUKOS, RIVENDUTE POI AI RUSSI – IL CASO SOUTH STREAM E LE POSSIBILITÀ DELLA LISTA PRESENTATA DAL LITUANO ZACH MECELIS…

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PAOLO SCARONI ENI PAOLO SCARONI ENI

Estratto dell’articolo di Andrea Greco per “la Repubblica”

 

Sulla presidenza dell’Enel […] si accentra lo scontento che diversi investitori anglosassoni riservano alle nomine del governo. E Paolo Scaroni, a 76 anni per metà passati su poltrone apicali, si trova ora nella scomoda veste di capro espiatorio.

 

Come ha detto a Repubblica Zach Mecelis, il gestore che ha depositato una lista alternativa al Tesoro per i vertici del colosso elettrico, «in cima alla nostra lista c’è Marco Mazzucchelli, candidato alla presidenza come alternativa a Scaroni». Mecelis è lituano, e russofobo come quasi tutti gli originari di un Paese che ha per vicino di casa l’Orso russo.

 

ZACH MECELIS ZACH MECELIS

[…] Un certo “dibattito” s’era aperto dall’indomani delle liste pubbliche: con vendite copiose in Borsa su Enel, perché chi investe parla anzitutto così.  «Il problema non è Scaroni, ma i suoi danti causa: Forza Italia e la Lega, che […] non sono certo campioni di atlantismo – nota, dietro le quinte, un rilevante investitore italiano -. Il mercato sa benissimo da che parte stanno, per questo le nomine in Enel sono uno schiaffo».

 

Fu proprio Silvio Berlusconi a imporre il dirigente vicentino all’Eni, nel 2005. E nei nove anni in cui fu alla guida dell’altro colosso dell’energia italiana ebbe un ruolo di rilievo nell’aumentare la dipendenza con Mosca, nel solco del rapporto speciale tra il leader di Forza Italia e Vladimir Putin.

 

Il primo passo, il 15 novembre 2006, fu la sigla dei nuovi contratti, che fecero di Eni il primo cliente mondiale di Gazprom, con estensione ultradecennale dei termini (fino al 2035). […] Oggi molti di quei contratti sono in arbitrato.

 

PAOLO SCARONI - SILVIO BERLUSCONI - ALEXEY MILLER - VLADIMIR PUTIN PAOLO SCARONI - SILVIO BERLUSCONI - ALEXEY MILLER - VLADIMIR PUTIN

L’anno dopo, 2007, Eni ed Enel (dove al posto di Scaroni era diventato ad il “suo” direttore finanziario Fulvio Conti), si prestarono a rilevare due società di Yukos, la major dell’oligarca Khodorkovsky espropriato e incarcerato da Putin: salvo rivenderle a Gazprom poco dopo. Per giunta i due colossi italiani […] consentirono al giovane oligarca Grigori Berioskin […] di fare da apripista a Gazprom nella trattative, ruolo che gli valse 45 milioni di euro di liquidazio.

 

Nel 2009, poi, Scaroni si scontrò con il cda Eni sull’idea del gasdotto South Stream, pensato da Putin per aggirare l’Ucraina. Quel tubo sotto il mar Nero […] naufragò solo nel 2014, dopo che la guerra russo-ucraina fece intervenire gli Usa sulla Bulgaria, che ne vietò lo sbocco a terra.

I RAPPORTI DI SALVINI E BERLUSCONI CON PUTIN - VIGNETTA ELLEKAPPA I RAPPORTI DI SALVINI E BERLUSCONI CON PUTIN - VIGNETTA ELLEKAPPA

 

[…] Scaroni alla presidenza Enel è una miccia fin troppo esposta: anche perché lo statuto della società (poco “scalabile” perché il Tesoro ha il 23,6%, e il rinforzo della nuova legge sui poteri speciali), rende invece quella poltrona più contendibile.

 

 

 

Il voto sulla presidenza Enel, punto 7 all’ordine del giorno dell’assemblea del 10 maggio, rischia così di diventare un plebiscito anche sulla sintonia tra il governo e il big money che parla inglese.

 

 

 

 

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