i senatori del pd intorno a letta dopo il voto sulla tagliola ddl zan
(ANSA) - La cosiddetta 'tagliola' - che è stata applicata al disegno di legge Zan al Senato e richiesta da Lega e Fratelli d'Italia - è una procedura parlamentare che può condizionare di fatto la sorte di un provvedimento.
E' prevista dall'articolo 96 del regolamento del Senato: "Prima che abbia inizio l'esame degli articoli di un disegno di legge, un senatore per ciascun gruppo può avanzare la proposta che non si passi a tale esame", recita l'articolo. In sostanza, prevede che, conclusa la discussione di un provvedimento, non si proceda all'esame degli articoli e al voto degli emendamenti, come da prassi.
Se la 'tagliola' viene approvata, il disegno di legge si arena perché a quel punto, fermandosi l'iter parlamentare, quella votazione corrisponde a una bocciatura del provvedimento.
Di conseguenza si deve ricominciare da zero ma bisogna aspettare almeno 6 mesi, per una proposta di legge che, una volta depositata, deve essere calendarizzata da uno dei due rami del Parlamento per la discussione. Nel caso del ddl Zan, Lega e FdI hanno anche chiesto che la votazione del non passaggio agli articoli venisse fatta a scrutinio segreto. Quest'ultima è una possibilità prevista dall'articolo 113 del regolamento di Palazzo Madama e che deve essere presentata da 20 senatori. La presidenza può accettare la richiesta, come è avvenuto oggi in Aula da parte della presidente Casellati.
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