Pasquale Chessa per “il Messaggero”
Come diceva il filosofo Blaise Pascal del naso di Cleopatra, che «se fosse stato più corto, sarebbe cambiata l' intera faccia della terra», quel vestito liso che Palmiro Togliatti indossava quando sbarcò a Napoli, rientrando da Mosca nella primavera del 1944, rappresenta uno di quei fatti «minimi e fortuiti» che danno una spinta decisiva alle svolte della storia.
Ne sono convinti Mario Pendinelli e Marcello Sorgi che sono riusciti a raccontare i cento anni del Pci, Quando c' erano i comunisti (Marsilio) sul filo di un perfetto equilibrio «tra cronaca e storia».
mario pendinelli e marcello sorgi quando c'erano i comunisti
Ben consapevole di prendere le misure a un mito dell' internazionalismo bolscevico, lo sconcerto del sarto napoletano, ovviamente comunista, di fronte alla modestia dell' abbigliamento di Ercoli, nome di battaglia di Togliatti detto il Migliore, è pari solo alla sorpresa della sua proposta politica: con un discorso di quattro ore, con indosso l' abito nuovo, un doppio petto «professorale» di lana blu, il Migliore lancia la proposta del «partito di tipo nuovo».
LA SVOLTA DI SALERNO
Passerà alla storia come la «svolta di Salerno»: Togliatti spiega che quel partito settario nato nel 1921 a Livorno per ordine di Lenin, ora per ordine di Stalin rinuncia alla rivoluzione in Italia per fare fronte comune con gli altri antifascisti e persino con il re e con Badoglio per governare il Sud già liberato e liberare il Nord ancora occupato dal nazifascismo.
PALMIRO TOGLIATTI ENRICO BERLINGUER
Non disdegnano, Pendinelli e Sorgi, le impervie sfide della ricerca storiografica convinti e confortati dalle parole di Marc Bloch, grande storico francese ucciso dai nazisti proprio nel 1944, secondo il quale «la storia non è la scienza del passato». Il futuro non sarà facile per il nuovo Pci.
palmiro togliatti in ospedale curato dalle suore
Tocca proprio a Togliatti misurarsi con «i crimini di Stalin» e con la «rivolta di Budapest», che nel 1956 gettano lo scompiglio fra i militanti comunisti provocando la rottura con gli intellettuali, i compagni di strada su cui il partito nuovo tanto ha contato per radicare le sue idee nel paese. Dalle critiche antisovietiche del Memoriale di Jalta, testamento politico di Togliatti ormai in rotta col Pcus, al Compromesso storico di Enrico Berlinguer, l' ipoteca ideale dell' Urss ha pesato come un macigno sui destini del Pci.
Come nell' apologo di Immanuel Kant sulla colomba, che sebbene l' aria le resista senza aria non potrebbe nemmeno volare, capita al comunismo italiano di non essere mai riuscito a fare a meno del mito sovietico. E forse non sarà un caso, un evento fortuito della storia che sia il Pci che il Pcus scompaiono nello stesso anno, il 1991.
Dopo la caduta del Muro di Berlino, fallito il tentativo di Gorbacev, il Pcus implode a Mosca e il Pci viene cancellato a Rimini dal suo stesso segretario, Achille Occhetto. Diventa Pds, poi... Eppure quando Massimo D' Alema, successore di Occhetto, diventa primo ministro, e qualche anno dopo Giorgio Napolitano presidente della Repubblica, diffusa è l' impressione che i comunisti, anche senza il Pci, siano riusciti a prendere il potere senza nemmeno dover fare la Rivoluzione.
ACHILLE OCCHETTO ENRICO BERLINGUER jpeg
Ecco perché, per capire come sia stata possibile la mutazione del più bolscevico dei partiti comunisti in un partito democratico occidentale, la lettura di Pendinelli e Sorgi è di grande aiuto. Anzi, indispensabile!
Palmiro Togliatti, Giorgio Amendola e Pietro Ingrao ACHILLE OCCHETTO sandro pertini funerale berlinguer palmiro togliatti PALMIRO TOGLIATTI jpeg Palmiro Togliatti palmiro togliatti nilde iotti e l'ultimo saluto a palmiro togliatti