COME VOLEVASI DIMOSTRARE: BIDEN È RINCOGLIONITO DA ANNI, MA I DEMOCRATICI NON LO HANNO FERMATO QUANDO ERA SAGGIO FARLO – NEGLI USA È SCOPPIATO IL CASO DELL’AUDIO DELL’INTERROGATORIO DI OTTOBRE DI BIDEN, CHIAMATO A RISPONDERE PER I DOCUMENTI CHE AVEVA PORTATO VIA DALLA CASA BIANCA DOPO LA FINE DELL’AMMINISTRAZIONE OBAMA – IL PROCURATORE, CHE NON LO HA INCRIMINATO, LO HA DESCRITTO COME “UN UOMO ANZIANO CON SCARSA MEMORIA”. E ORA I REPUBBLICANI VOGLIONO CHE L’AUDIO VENGA RESO PUBBLICO PER DIMOSTRARE CHE “SLEEPY JOE” NON HA AVUTO UNA “BRUTTA SERATA” CONTRO TRUMP…

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Estratto dell’articolo di Anna Guaita per “il Messaggero”

 

LE POSSIBILI DIMISSIONI DI JOE BIDEN - MEME BY OSHO LE POSSIBILI DIMISSIONI DI JOE BIDEN - MEME BY OSHO

Pur chiuso in casa dopo essersi preso il Covid durante i suoi comizi nel Nevada, il presidente Biden è intervenuto ieri reagendo sarcasticamente al discorso con cui il rivale Donald Trump ha concluso la Convention repubblicana di Milwaukee. «Cominciamo con questo: Donald ha detto di aver "fatto un ottimo lavoro" con il Covid. Gente, questo è lo stesso uomo che ci ha detto di iniettarci la candeggina mentre più di un milione di americani morivano».

 

E ha continuato: «Si è vantato di andare d'accordo con i dittatori. Questo perché Trump vuole essere lui un dittatore. Lo ha detto lui stesso». Biden promette di tornare a fare campagna in persona la settimana entrante. Intanto la moglie Jill e la vicepresidente Kamala Harris cercano di mandare avanti la campagna come se nulla fosse, mentre il numero di deputati e senatori che invece chiede il ritiro del presidente è salito a 31.

 

JOE BIDEN E L ATTENTATO A DONALD TRUMP - VIGNETTA BY ROLLI PER IL GIORNALONE - LA STAMPA. JOE BIDEN E L ATTENTATO A DONALD TRUMP - VIGNETTA BY ROLLI PER IL GIORNALONE - LA STAMPA.

LA RESISTENZA La first lady si recherà a Parigi per l'inaugurazione delle Olimpiadi il 26 luglio, e terrà all'ambasciata americana una raccolta di fondi fra i cittadini Usa nella capitale francese. Al suo ritorno si fermerà a Martha's Vineyard per una seconda raccolta fondi, con un evento a cui parteciperà come ospite speciale il conduttore e comico televisivo David Letterman.

 

Dal canto suo Kamala Harris è stata ieri a Provincetown, nel Massachusetts, per una simile iniziativa che è andata molto meglio del previsto: si prevedeva di raccogliere un milione di dollari per la campagna e invece il totale è arrivato a due milioni, segno di quanto lo Stato blu e soprattutto la cittadina progressista favoriscano la continuazione della candidatura di Biden. Ipotesi che ieri è stata caldeggiata apertamente da Hillary e Bill Clinton, che hanno comunicato alla Casa Bianca di essere pronti ad aiutare Biden nel suo tentativo di rielezione.

 

LA REAZIONE DI JOE BIDEN ALL ATTENTATO A DONALD TRUMP - MEME BY OSHO LA REAZIONE DI JOE BIDEN ALL ATTENTATO A DONALD TRUMP - MEME BY OSHO

I Clinton dunque si piazzano all'opposto di altri vip del partito, come l'ex speaker della Camera Nancy Pelosi e Barack Obama, che invece privatamente - spingono perché Biden si ritiri sulla base di uno studio interno del partito che sembrerebbe dimostrare che al presidente non resta nessuna verosimile strada verso la vittoria. Indirettamente, ma non troppo, anche Elizabeth Warren, senatrice del Massachusetts e beniamina della sinistra, ieri ha dichiarato che secondo lei la vicepresidente Kamala Harris è «pronta a farsi avanti e a unire il partito».

joe biden con kamala harris festa del 4 luglio joe biden con kamala harris festa del 4 luglio

 

[…] «Passa la torcia», hanno inneggiato ieri pomeriggio dei manifestanti davanti alla Casa Bianca, ripetendo lo slogan che domattina vedremo echeggiare in tv in uno spot che andrà in onda nell'ora del programma politico Morning Joe, seguito religiosamente da Biden.

 

joe biden hillary clinton 1 joe biden hillary clinton 1

I FILE MISTERIOSI Intanto sullo sfondo si sta preparando una possibile bomba mediatica che potrebbe davvero trascinare a fondo non solo Biden, ma anche i suoi collaboratori. Un gruppo di legislatori repubblicani protesta perché l'Amministrazione Biden si è di nuovo rifiutata di rilasciare una serie di registrazioni audio che potrebbero aiutare a risolvere il sospetto che la cattiva performance del presidente al dibattito del mese scorso non sia stata solo una "brutta serata", ma la manifestazione di un problema già esistente da tempo e nascosto dal personale della Casa Bianca.

rinco meme by emiliano carli il giornalone la stampa rinco meme by emiliano carli il giornalone la stampa

 

Le registrazioni contengono l'interrogatorio lungo due giorni a cui Biden si è sottoposto lo scorso ottobre con l'allora procuratore speciale Robert Hur, che stava indagando sui documenti confidenziali che Biden aveva portato via dalla Casa Bianca dopo la fine dell'Amministrazione Obama. A differenza di Donald Trump che portò a casa sua anche lui documenti segreti ma si rifiutò di restituirli e poi mentì sostenendo di averli riconsegnati tutti, Biden aveva riconsegnato sua sponte i documenti e aperto le sue residenze agli investigatori. Hur non ha incriminato Biden, ma ha scritto che Biden gli era apparso come «un uomo anziano e ben intenzionato con scarsa memoria».

joe biden barack obama joe biden barack obama

 

I repubblicani hanno già potuto leggere le trascrizioni dell'interrogazione, però insistono per avere anche il sonoro, sostenendo che è «nel pubblico interesse». Finora il giudice ha preso una posizione scettica, insinuando che dietro la richiesta sembra esserci solo il desiderio di «fare colpo». «Ma - ha protestato il giudice - non credo che fare colpo sia un interesse pubblico».

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