1 - ANCORA SENZA GUIDA
Jean-Claude Juncker non può rinviare una delicata operazione chirurgica fissata da mesi. Venerdì scorso la guida della Commissione sarebbe dovuta passare a Ursula von der Leyen. Ma ha dovuto rimandare dopo che il Parlamento Ue ha bocciato tre aspiranti commissari per conflitto di interessi: la romena Plumb, l'ungherese Trocsanji e la francese Goulard. ll nuovo esecutivo spera ancora di entrare in carica a dicembre.
sylvie goulard ed emmanuel macron
2 - IL BRACCO DI FERRO SULLA NOMINA DI BRETON
Per ora von der Leyen non sembra avere trovato il tocco per controllare un'Assemblea imbufalita per la tracotanza dei capi di governo. Macron ha scelto Thierry Breton, ad di Atos, colosso delle nuove tecnologie. Erediterà il maxi portafoglio francese che comprende anche il digitale: una eventuale seconda bocciatura per conflitto di interessi del candidato di Parigi metterebbe fine alla corsa di von der Leyen.
3 - IL CANDIDATO RUMENO
Il nuovo governo di Bucarest oggi cercherà la fiducia in Parlamento. Se la otterrà, il premier Ludovic Orban indicherà un candidato alla commissione del Ppe. Il che farà perdere maggioranza dei commissari nel team di von der Leyen a favore dei popolari. Se questo porterà a nuova bocciatura, la Commissione slitterà a gennaio-febbraio 2020. Identico ritardo se oggi Orban non prenderà la fiducia perché la nomina del commissario romeno sarà rimandata