COMPLOTTO, COMPLOTTO! - I PIEMME DI TRANI DANNO RAGIONE A BERLUSCONI E SMASCHERANO LE AGENZIE DI RATING: NEL 2011 C'E' STATA UNA MANIPOLAZIONE DEL MERCATO PER FAR SCHIZZARE LO SPREAD DEI BTP

La procura di Trani di fatto da' ragione all'ex Cav che a novembre 2011 fa si dimise senza aver incassato la sfiducia del parlamento - Lo spread schizzò a quota 570 punti e il Tesoro cominciò a vendere Btp con interessi generosissimi - Per l'Italia fu un incubo, per le banche le cedole incassate ancora oggi su quelle emissioni sono da sogno...

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Francesco De Dominicis per "Libero Quotidiano"

IL PM DI TRANI MICHELE RUGGIERO IL PM DI TRANI MICHELE RUGGIERO

 

Se la tesi della procura di Trani si rivelerà fondata, ci sarà la conferma (o quasi) del complotto internazionale macchinato per sfrattare Silvio Berlusconi da palazzo Chigi. Siamo nell’estate del 2011 e qualche mese più tardi, a novembre, l’allora premier rassegnò le dimissioni nelle mani del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Non c’era stata alcuna sfiducia votata in Parlamento al governo eppure il Cavaliere gettò la spugna. Per pressioni fortissime, dirà. E le parole pronunciate ieri dal pubblico ministero di Trani, Michele Ruggiero, sembrano dare corpo a quei sospetti. «Abbiamo la prova che è stata falsata l’informazione ai mercati finanziari» ha detto il pm chiedendo il rinvio a giudizio di analisti e manager dell’agenzia di rating Standard & Poor’s accusati di manipolazione del mercato.

BERLU E MONTI BERLU E MONTI

 

Prossima udienza il 28 ottobre: già si sa che Ruggiero concederà il bis con Fitch, «sorella» di S&P. Che ieri si è difesa sostenendo che si tratti di «accuse infondate» in quanto «non supportate da prova». Il fascicolo della procura farà il suo corso e, di là dall’eventuale giudizio, sarebbe azzardato scommettere fin d’ora su una sentenza di condanna.

STANDARD POOR STANDARD POOR

 

Restano in ogni caso i dubbi su un periodo opaco per il nostro Paese e per le sue finanze pubbliche. Complotto politico o meno, in quella fase c’è stata sicuramente una speculazione intensa sui titoli di Stato italiani con lo spread che arrivò nel giro di poche settimane a 570 punti e il Tesoro firmò per mesi emissioni con interessi generosissimi. Per l’Italia fu un incubo, ma quelle emissioni di btp ancora oggi fanno incassare cedole da sogno alle banche, straniere e italiane.

MONTI NAPOLITANO MONTI NAPOLITANO

 

 

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