I CONTIANI ESULTANO PER LA RISPOSTA DI PEPPINIELLO AL PADRE PADRONE GRILLO: “HA RIBADITO CHI È IL LEADER DEL MOVIMENTO” – MA AL DI LÀ DELL’ESULTANZA DEI PARLAMENTARI, LEALI CON L’EX PREMIER (CHE LI HA NOMINATI), CHE GODONO PER LA SFERZATA INDIRETTA ALLA RAGGI (“VOLEVA RIBALTARE IL TAVOLO, ORA DOVRÀ TORNARE AL SILENZIO”), RESTA LA SPACCATURA CON I DURI E PURI, CHE CONTESTANO L’ACCENTRAMENTO CONTIANO E LA GESTIONE DELLA “COSTITUENTE”

-

Condividi questo articolo


ARTICOLI CORRELATI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1 - M5S, I SOSTENITORI DI CONTE ESULTANO: SANCITA L’INDIPENDENZA DA GRILLO

Estratto dell’articolo di Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

 

correnti nel m5s correnti nel m5s

«Una reazione forte», «Conte ha ribadito in modo netto chi è il leader del Movimento». E ancora: «Così sono stati messi a tacere i tentativi di cambio di linea». I contiani salutano la replica del presidente M5S a Beppe Grillo come una vittoria, quasi fosse l’atto conclusivo di una sfida. Di sicuro vedono nella replica dell’ex premier uno stop netto ai tentativi di spezzare gli attuali equilibri. Senza mai citarla, evocano Virginia Raggi quando affermano che «chi voleva ribaltare il tavolo ora dovrà tornare al silenzio».

 

Insomma, l’ala più fedele al leader ha apprezzato i toni e i modi della lettera (meditata) di Conte. In particolare c’è chi sottolinea l’importanza de passaggio in cui il presidente del Movimento parla di non indugiare «in un passato che non ritorna». E anche lo stop a colloqui «preventivi» con Grillo viene preso come un atto di «indipendenza politica».

 

CONTE GRILLO CONTE GRILLO

[…] L’idea prevalente è che lo scontro tra i vertici sia tutt’altro che concluso o sopito, anzi riaffiorerà. All’interno del gruppo parlamentare emerge un’idea chiara: «Il vero tema è il terzo mandato. Se prevarrà Grillo vuol dire che il vero leader è lui. Altrimenti se Conte cambia la regola vuol dire che comanda davvero sulle questioni interne al partito». Tutto rimandato a settembre, insomma. Ma c’è chi nel Movimento fa notare come ormai si stiano scontrando più che due persone due visioni del progetto.

 

grillo conte grillo conte

«Da un lato c’è Grillo che ha una idea paternalistica, con un vertice che decide gli argomenti su cui sondare la base, dall’altra c’è la visione di Conte, una visione nuova che non prevede l’intermediazione dei vertici, che vuole innovare con la sua democrazia partecipativa».

 

I grillini […] duri e puri, però, non stanno certo a lesinare critiche alle scelte dell’ex premier.

«Ma se è proprio vero che c’è una democrazia partecipativa, allora perché non abbiamo votato per l’ingresso nel gruppo europeo di Left?». E ancora: «E perché non c’è stata nemmeno una comunicazione sul sito del Movimento?».

 

C’è anche chi non pensa allo scontro interno, ma alla prossima Costituente. C’è chi teme «un bis degli Stati generali, che si sono risolti in un nulla di fatto». «La gestione delle varie fasi del processo costituente sarà affidata a un gruppo di esperti indipendenti, specializzati nella gestione di processi deliberativi complessi», ha annunciato Conte. Ma le parole del leader hanno scatenato una ridda di voci e dubbi.

BEPPE GRILLO PRIMA DELL INCONTRO CON GIUSEPPE CONTE ALL HOTEL FORUM BEPPE GRILLO PRIMA DELL INCONTRO CON GIUSEPPE CONTE ALL HOTEL FORUM

 

«Chi organizzerà la manifestazione? Ancora Crimi?», si domandano diversi stellati. «Quale società gestirà la Costituente?». Nel 2020 gli Stati generali del Movimento sancirono su votazione della base la nascita di un comitato direttivo, decisione poi stravolta dall’arrivo di Giuseppe Conte alla guida del M5S. «Soldi e promesse buttati», mastica amaro un Cinque Stelle della prima ora.

 

2 - ACCUSE, BATTUTE E SFOTTÒ (DA PARTE DEL GARANTE) COSÌ SI È SGRETOLATO IL RAPPORTO

Estratto dell’articolo di Tommaso Labate per il “Corriere della Sera”

 

giuseppe conte beppe grillo giuseppe conte beppe grillo

«Non ne abbiamo mai parlato», gli ha scritto l’uno. L’altro gli ha risposto che non appena ci sarà tutto «ti informerò prontamente». L’uno però voleva «parlarne in un gruppo ristretto» ma l’altro niente, «non posso accogliere la tua proposta di discutere preventivamente i temi». Ma «io sono il garante», aveva ricordato l’uno. E l’altro niente, il solito muro di gomma, il solito incassatore, pronto a incamerare e portare a casa anche questo affondo, ad arricchire quella bacheca già piena degli «incapace», «specialista in penultimatum», «uomo senza visione politica», «faccia meno espressiva» di un avatar e mille altre amenità che il primo, nel corso del loro tormentatissimo rapporto, gli ha rifilato col passare degli anni.

CONTE GRILLO CONTE GRILLO

 

Non ci fossero le tecnicalità dei tempi, dei modi, dei temi e persino della scelta stessa di convocare un’assemblea costituente del Cinque Stelle a fare da oggetto del contendere nell’ultima rissa pubblica mascherata da scambio epistolare, Beppe Grillo e Giuseppe Conte sembrerebbero un duo […] non troppo diverso da quello che va adesso per la maggiore», e cioè Temptation Island .

 

Da quel «ha preso più voti Berlusconi da morto che Conte da vivo», siluro che il Garante aveva rifilato all’Avvocato subito dopo il tracollo del Movimento 5 Stelle alle elezioni europee, sembra passato un secolo, e invece non era neanche due mesi fa. Ora il racconto […] è improntato al massimo del politicismo, con una narrazione non troppo dissimile da quelle liturgie tipiche dei partiti novecenteschi che il M5S era nato per liquidare del tutto: assemblea sì, assemblea no, assemblea come; decide un ristretto gruppo di persone, come vorrebbe il fondatore; oppure è sovrana la volontà di tutti, come chiede il capo politico, più incline a riscoprire l’originario senso dell’«uno vale uno».

 

grillo draghi conte grillo draghi conte

I parlamentari più vicini a Conte rimarcano che di scontro, tecnicamente, non si può parlare. Perché, sottolineano, «agli sberleffi di Grillo, Giuseppe non ha mai risposto con un attacco personale, anzi». A ripercorrere a ritroso il viaggio retorico nello scambio di battute tra i due, in effetti, il comico ha sempre trafitto l’avvocato con la sua oratoria pungente ma l’altro, tolta una volta che gli aveva indirettamente dato del «padre padrone», ha sempre porto l’altra guancia. Semmai, in maniera più sottile, cosa che ha fatto anche durante l’ultimo ping pong di ieri l’altro, l’ex presidente del Consiglio, a più riprese, ha considerato la scelta di aderire alla maggioranza che sosteneva il governo Draghi come la madre di tutte le sconfitte poi incassate alle urne dal Movimento.

GIUSEPPE CONTE PRIMA DELL INCONTRO CON BEPPE GRILLO ALL HOTEL FORUM GIUSEPPE CONTE PRIMA DELL INCONTRO CON BEPPE GRILLO ALL HOTEL FORUM

 

«Ed è noto a tutti, dentro e fuori il Movimento», dicono i suoi, «che l’artefice di quella decisione […] è stato Grillo, che con Draghi ha conservato un rapporto anche dopo la fine dell’esecutivo…». […]

beppe grillo giuseppe conte beppe grillo giuseppe conte BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE - LUIGI DI MAIO - BY MACONDO BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE - LUIGI DI MAIO - BY MACONDO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...