Roberto D’Agostino per Vanityfair.it
Sbirciando questa Italia politica senza cervello, senza senso di responsabilità, senza decenza, sembra di scorgere in lontananza il vero titolo di gran parte dell’azione del governo Conte: "Quando il cervello è in vacanza". (Anche in tv: domenica scorsa Simona Ventura, durante il suo programma su Rai2, ha lanciato l’oroscopo sul Coronavirus!).
milena gabanelli e le tasse in italia
Il flagello del Covid-19, con mezza Italia nel ghetto della quarantena e l’altra mezza nel panico assoluto, ha spinto molti intellettuali a scrivere che questo dannatissima epidemia servirà per riflettere sui nostri stili di vita, sugli affetti che il nostro egoismo considera semplici accessori, sul fatto che nella società del benessere e del “diritto alla felicità” non sappiamo più accettare la parola morte (infatti i necrologi che una volta occupavano mezza pagina di un quotidiano, oggi sono quasi scomparsi).
Mirko Grmek, storico della medicina, ci fa sapere che “la presenza di un microbo patogeno specifico è la condizione necessaria ma non sufficiente per scatenare una malattia. L’insorgere di un’epidemia dipende anche da altri fattori come la condizione immunologica di chi la riceve, i germi concomitanti, anche sociali come il comportamento, il livello di vita, eccetera”.
Bene, bravi, sette più. Per quanto mi riguarda: ‘sto virus ci servirà, spero a tutti, anche a riflettere sulla nostra immancabile incazzatura quando dobbiamo pagare le tasse. Ammettiamolo: nessuno è patriottico (“Governo ladro!”) quando si tratta di saldare Iva, Imu, Irpef, eccetera. Quindi le sole opere di fantasia immaginifica che vengono scritte oggi sono le nostre dichiarazioni alla Agenzia delle Entrate. Non a caso noi italiani siamo in cima alla classifica dell’evasione fiscale.
Certo, ci girano le sinapsi perché, come motteggiava Ettore Petrolini, “Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco ma sono in tanti”. Infatti i ricchi non si perdono un paradiso fiscale manco per sbaglio e, per la gioia delle prostitute e dei papponi, il sesso è l'ultima importante attività umana non ancora soggetta al fisco.
Poi è esploso il Coronavirus, un marasma che ha messo in ginocchio il Belpaese, ormai trasformato in un Paese malato. Che sta rivelando a tutti l’importanza del nostro sistema sanitario pubblico. Un Welfare che dà a tutti, poveri e ricchi, la possibilità di salvare la pelle senza dover prima tirare fuori una carta di credito o un assicurazione sanitaria privata, come succede negli Stati Uniti e in altri democraticissimi paesi, dove il costo di un esame con tampone è circa 3 mila dollari.
operatori sanitari coronavirus
In Italia il costo medio giornaliero di un paziente in terapia intensiva intorno ai 1.200/1.300 euro. Nel caso specifico del Covid-19 va aggiunto un 20%, per cui si arriva almeno a 1.500. Considerato un periodo di degenza medio di due settimane, un paziente con complicanze derivanti da Coronavirus può costare più di 20.000 euro allo Stato.
Ecco perché le tasse sono ciò che si paga per una società civilizzata. Il 7 ottobre 2007 il compianto ministro delle Finanze Tommaso Padoa-Schioppa discute su tasse e welfare nello studio di "In mezz'ora" di Lucia Annunziata sui Rai 3. E fa enorme scalpore per questa dichiarazione: “Dovremmo avere il coraggio di dire che le tasse sono una cosa bellissima e civilissima, un modo di contribuire tutti insieme a beni indispensabili come la salute, la sicurezza, l'istruzione e l'ambiente.” E aggiunge: "Ci può essere insoddisfazione sulla qualità dei servizi che si ricevono in cambio ma non un'opposizione di principio sul fatto che le tasse esistono e che si debbano pagare".
Pagare le tasse è un dovere? Certo. Lo è innanzitutto dal punto di vista civico, ma lo è anche cristianamente parlando. Nel Nuovo Testamento due sono i passaggi nei quali si ricorda l’obbligo di pagare i balzelli: il primo, forse il più noto, è quello in cui Gesù, interrogato se sia lecito o meno pagare i tributi, risponde di rendere a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio e l’altro nel quale si legge: “Rendete a ciascuno ciò che gli è dovuto: a chi si devono le tasse, date le tasse; a chi l’imposta, l’imposta; a chi il timore, il timore; a chi il rispetto, il rispetto”.
Milano autoambulanza coronavirus
Pagare le tasse è non solo un dovere, ma dovrebbe anche essere un titolo di merito, per ogni cittadino che vuole partecipare alla vita del paese, come era la regola nell'Atene di Paride quando è nata la democrazia. Gli Stati, per definizione, non guadagnano una lira o un euro, ma devono coprire le spese di scuole, strade, asili, ospedali, etc. Purtroppo ce ne accorgiamo solo quando natura e assurdo si uniscono per vendicarsi dell’uomo riducendolo a poco, un corpo i cui polmoni vengono divorati fino alla morte.