Dall’account twitter di Federico Fubini
Kissinger è uno statista che ha avuto intuizioni giuste e anche sbagliate. Ha sostenuto il disgelo con la Cina nel 1972 ma anche il bombardamento della Cambogia nel '70. Non è detto che concessioni di territorio ucraino alla Russia siano la soluzione perché "lo dice K"
Proviamo a testare questo "what if": cosa accadrebbe se l'Ucraina chiedesse la pace in cambio dei territori che Putin ha già strappato (e distrutto) con la forza? Putin non ha mai detto che fa la guerra perché vuole il Donbass o Mariupol.
Putin ha sempre detto 4 cose.
1. Non riconosce il diritto all'esistenza di un'#Ucraina indipendente
2. Vuole un governo-fantoccio a Kiev come a Minsk ("denazificazione")
3. Vuole un'Ucraina incapace di difendersi ("demilitarizzazione")
4. Non riconosce il diritto di #Polonia e #Baltici di far parte della #Nato (ma la Russia nel 1997 accettò l'aspirazione di quei Paesi ex Patto di Varsavia a entrare).
LA SITUAZIONE NEL DONBASS AL 27 MAGGIO 2022
Nessuno di questi 4 problemi sarebbe risolto da una presunta "pace" con cessione di Donbass e Mariupol. Dunque che accadrebbe a quel punto? #Putin avrebbe vinto un'altra partita, dopo quella della #Crimea. L'#Ucraina e i Paesi che la sostengono avrebbero perso un'altra partita. L'Ucraina sarebbe più fragile, più povera, destabilizzata. Putin concluderebbe che aggredire funziona.
Sarebbe questione di tempo prima che la Russia si riorganizzi per scatenare ancora un'altra offensiva, in base ai fini stabili con trasparenza da tempo: governo-fantoccio a Kiev, destabilizzazione della Nato. A quel punto Moldova, Polonia e Baltici sono direttamente minacciate.
E se sono minacciate nazioni della Nato e della Ue, siamo minacciati noi stessi, lo è il nostro ordine di sicurezza, il nostro ordine politico. Dunque chi dice "diamo parte dell'Ucraina a #Putin e chiudiamola qui" o non capisce o è dalla parte di Putin. Tertium non datur - fine.