Lorenzo d'Albergo per “la Repubblica – Edizione Roma”
I costruttori, nell'Urbe meglio noti come «palazzinari» . Poi una galassia di piccole e grandi cliniche private, pubblicitari, rappresentanti dei commercianti. Pure un gommista e un'agenzia automobilistica.
Con piccoli e grandi contributi, tutti ovviamente leciti, decine di società e imprenditori hanno scommesso sull'elezione di Roberto Gualtieri a primo cittadino. Il rendiconto elettorale depositato in Corte d'Appello mette in fila i donatori e i loro finanziamenti. Sommati l'uno all'altro, valgono 770 mila euro. Fondi spesi dall'attuale inquilino del Campidoglio di fede piddina per rilanciare post sui social, compiere il tour delle periferie, farsi pubblicità su giornali e radio.
A sostenere il sindaco che gestirà i fondi del Pnrr, quelli del Giubileo 2025 e a Dubai ha appena siglato il patto per l'Expo 2030 con i rappresentanti degli industriali, degli albergatori e dei commercianti ci sono Cna, Confcommercio e Confesercenti. Quindi i costruttori.
La Società Appalti e Costruzioni della famiglia Cerasi ha bonificato 10 mila euro. Angiola Armellini, proprietaria delle case popolari di Nuova Ostia che l'ex amministrazione grillina aveva provato ad acquistare, ne ha messi 1.000. Uno scherzo davanti ai 50 milioni saldati al Fisco nel 2014. La Fresia di Elia Federici, società del centro commerciale Gran Roma, ne ha versati 8.000. Con la società Mezzaroma sisters ecco Barbara, Alessandra e Valentina. Le figlie di Pietro hanno spinto la corsa di Gualtieri con 10.000 euro. Davide Zanchi ne ha spesi 12.000.
È il numero uno della Scci Servizi, indagato e poi archiviato per l'indagine sullo stadio a Tor di Valle. Altri 10.000 arrivano da Massimo Caputi e dalla sua Feidos. Lunedes spa ne ha bonificati la metà. Si tratta della società di Giuseppe Cornetto Bourlot, editore di Internazionale, proprietaria di alberghi e con una partecipazione nel parco Cinecittà World. La Cam, società che ha realizzato il parcheggio interrato in via Giulia, ha bonificato 3.000 euro. Sono 10.000 quelli versati dai pubblicitari di Urbanvision, restauratori della Barcaccia di piazza di Spagna..
Prima di passare alla sanità privata, vanno registrati i due maxi versamenti da 25.000 euro di Colombi gomme, già fornitore Atac, e i 45.000 di Polimar, gruppo di Roberto Masciotti specializzato in pratiche automobilistiche. La Ceci Mauro Scavi, bonifico da 3.500 euro, ha invece realizzato l'impianto di Guidonia del gruppo Cerroni. Ora le cliniche. Aiop, l'associazione che le raduna, ha staccato un assegno da 10.000 euro. La presidente è Jessica Faroni del gruppo Ini. Villa Tiberia Hospital, Villa Maria e San Carlo di Nancy del gruppo Gvm di Ettore Sansavini ne ha messi 7.500. Suo il Covid hospital di Casal Palocco. Healthadvisor, partecipata dalla Genera Group di Filippo Ghirelli, arriva a 20.000. Il Sorgente group di Valter Mainetti ha donato 4.000 euro.
Mentre Pier Giorgio Romiti, figlio di Cesare dichiaratamente schierato con Gualtieri, ne ha versati 2.000 con la sua Bona Dea srl.