'DEMOCRATICI SI STRINGONO SU KAMALA HARRIS,SI RAFFORZA CONSENSO'
(ANSA) - I democratici si stringono su Kamala Harris nel caso in cui Joe Biden dovesse lasciare la corsa alla Casa Bianca. Secondo indiscrezioni riportate da Cnn, il dibattito dietro le quinte è acceso da settimane su chi potrebbe sostituire Biden e ora il consenso si sta stringendo su Harris e non perché tutti si sono improvvisamente coalizzati ma per stanchezza. Alcuni sondaggi interni stanno mostrando che Harris potrebbe aumentare l'entusiasmo degli elettori democratici e portare avanti in modo più vigoroso e attivo la campagna contro Donald Trump.
E KAMALA FA I PREPARATIVI PER LA CORSA DA PRESIDENTE RAFFICA DI "COLLOQUI" CON I POSSIBILI CANDIDATI A VICE
Estratto dell’articolo di Francesco Semprini per “La Stampa”
Al calare delle probabilità che Joe Biden prosegua la campagna elettorale per un secondo mandato alla Casa Bianca, prende sempre più corpo lo scenario di Kamala Harris titolare del ticket presidenziale democratico. I suoi alleati lavorano per assicurarsi che sia lei la prima scelta grazie a una campagna ombra che deve fare i conti con i tempi stretti a disposizione e i dubbi all'interno del partito sulla sua capacità di vincere contro Donald Trump.
joe biden con kamala harris festa del 4 luglio
Del resto per superare l'impasse occorre assumersi rischi e quelli rappresentati da Harris sono, almeno da un punto di vista procedurale, i minori […]. La vicepresidente da parte sua rimane defilata, ogni incursione nella campagna di Biden (anche in difesa) potrebbe essere interpretata come un tentativo di delegittimare il comandante in capo a suo vantaggio, con l'effetto collaterale di risultare al momento una delle voci meno spiccate del panorama politico Dem.
[…] Nel partito e fra gli elettori Harris non è molto amata anche a causa degli scarsi risultati incassati durante questi tre anni smezzo al fianco di Biden, a partire dal disastroso dossier immigrazione a lei affidato. Il suo tasso di gradimento è addirittura più basso di quello del suo capo, sebbene di recente le difficoltà di Biden abbiano veicolato a una rivalutazione.
La campagna ombra sta corteggiando partito e donatori mettendo l'accento sui vantaggi potenziali di vedere alla Casa Bianca una candidata donna e afroamericana, in un partito in cui gli elettori di colore giocano un ruolo chiave. […]
Tre gli scenari possibili in seguito a un ritiro di Biden: un passo indietro senza dare l'endorsement alla vice, lasciando la decisione ai delegati con delle mini primarie; l'appoggio alla sua vice ma lasciando aperta la porta a soluzioni alternative; le dimissioni da presidente, che garantirebbe alla Harris di prendere il suo posto e di correre da "incumbent", ovvero da presidente in carica.
kamala harris arriva a monaco per la conferenza sulla sicurezza
Funzionale a ognuno di questi scenari è la scelta del vice, strategica per creare un ticket forte e in grado di conquistare i giovani (che Biden sembra essersi alienato anche per la guerra a Gaza) e gli elettori negli Stati chiave per la corsa alla Casa Bianca, a partire dal Michigan, dove gli arabo-americani rappresentano una delle fasce più importanti dell'elettorato, per scendere alla Pennsylvania. Ecco perché si punta a un governatore del Midwest, in primis Josh Shapiro che guida proprio il Keystone State e, a seguire, J.B. Pritzker dell'Illinois, Tony Evers del Wisconsin, sino ad arrivare a un "dream ticket" tutto al femminile con la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer, un'ipotesi suggestiva ma, dati i tempi, piuttosto azzardata.
kamala harris kamala harris alla conferenza di monaco sulla sicurezza DONALD TRUMP INSULTA BIDEN E KAMALA HARRIS