guido prosecco meme by carli su crosetto
1. UN THINK TANK PER LA «CULTURA DELLA DIFESA»
T.L. Per il “Corriere della Sera”
Un think tank istituzionale per promuovere «la cultura della Difesa», trasversale per provenienze culturali e per le diverse sensibilità dei suoi componenti sull’azione del governo Meloni. Che nasce, giura chi ha istruito il dossier, «con l’obiettivo di sottrarre il tema all’esclusivo dibattito sulle armi e la guerra, e per spostare l’attenzione anche sull’impatto che la difesa nel suo complesso ha sulla vita di tutti i giorni».
La notizia della formazione, presso il ministero di Guido Crosetto, di un «Comitato per lo sviluppo e la valorizzazione della cultura della Difesa» diventerà pubblica nelle prossime ore, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto già firmato dal ministro.
gianni riotta foto di bacco (2)
All’articolo 1 ci sono i nomi dei componenti (ai quali «non è corrisposto alcun emolumento, indennità o rimborso»), che provengono dal mondo accademico, delle imprese, della comunicazione: Geminello Alvi, Giulio Anselmi, Pietrangelo Buttafuoco, Anna Coliva, Pier Domenico Garrone, Michele Roberta Lavagna, Giancarlo Leone, Angelo Panebianco, Vittorio Emanuele Parsi, Angelo Maria Petroni, Gianni Riotta, Fabio Tamburini, Antonio Zoccoli, Filippo Maria Grasso.
2. RIOTTA E ALTRI ATLANTISTI: CROSETTO S’È FATTO UN THINK TANK PERSONALE
Estratto dell’articolo di Valeria Pacelli per “il Fatto quotidiano”
E alla fine Guido Crosetto si fece un think tank personale, un gruppo di persone pronte ad approfondire i temi della difesa. Il ministro lo scorso 21 febbraio ha infatti istituito un “Comitato per lo sviluppo e la valorizzazione della cultura della Difesa”. Ovviamente a presiederlo è Crosetto stesso, con altri 14 membri.
Il segretario è Filippo Maria Grasso, un passato in Pirelli e da anni a capo delle relazioni istituzionali di Leonardo, il colosso militare controllato dallo Stato. I membri del Comitato invece spaziano in vari settori.
Non poteva mancare Gianni Riotta, che molti ricordano anche per un articolo pubblicato su Repubblica dal titolo “Guerra in Ucraina. Destra, sinistra e no Green Pass: identikit dei putiniani d’italia” in cui elencava una serie di soggetti che a sua detta giustificavano le mosse della Russia e che su Twitter ha sempre una particolare attenzione per Il Fatto, come quando scriveva: “Fattotass e Travaglio riattaccano Calenda Letta e me confermando la loro linea Putinversteher filorussa del primo giorno”.
GIORGIA MELONI GUIDO CROSETTO - FOTOMONTAGGIO IL FATTO QUOTIDIANO
A fargli compagnia ci sarà anche Angelo Panebianco, editorialista che qualche tempo fa sulle colonne del Corriere della Sera in un articolo dal titolo “Quelli che in Italia tifano per Putin” scriveva: “Fra i nemici dell’alleanza occidentale, forse solo i 5 Stelle assumeranno una posizione chiara, esplicita, pro-putin. Soprattutto se, nel confronto elettorale, avrà un ruolo di rilievo Alessandro Di Battista”. Alla fine il ruolo di rilievo Di Battista non lo ha voluto avere e i 5 stelle non hanno assunto posizioni esplicite pro-putin.
[…] Ma a cosa servirà questo nuovo Comitato? Cosa faranno concretamente i membri che ne fanno parte? Spiega al Fatto una fonte della Difesa: “Spesso si pensa che la Difesa sia solo forze armate, ma non è così. L’idea è che il mondo della Difesa riguarda tecnologia, industria, cultura, geopolitica. Si organizzeranno seminari, incontri, si elaboreranno documenti, direttive e proposte che verranno comunicate al ministro. E sia chiaro, i membri del Comitato lo fanno tutti gratis e con un approccio totalmente indipendente”. Non sono infatti previsti emolumenti e rimborsi spese. Insomma un gruppo di pensiero personale di Crosetto.
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