1. VENEZIA ISLAMICA
Dagonota
giorgia meloni pietrangelo buttafuoco
“Abbiamo liberato un feudo della sinistra” (il compagno Paolo Baratta era un noto estremista della sinistra extraparlamentare?) inneggiano i Fratelli d’Italia alla nomina del fedelissimo della Ducetta, Pietrangelo Buttafuoco, ovvero il convertito musulmano con il nome di GIAFAR AL SIQULI, a presidente della Biennale di Venezia.
Nella cui biografia presentata dal ministero non compare il di lui libro sulle influenze musulmane in Goethe, per esempio, scritto a quattro mani con una islamica.
Ma chi è stato il primo a gioire della designazione del musulmano Buttafuoco in Laguna? Raffaele Speranzon da Mestre, vice capogruppo di Fratelli d’Italia in Senato, in predicato di subentrare a Brugnaro come sindaco di Venezia.
raffaele speranzon con la moglie KADIJA DETTA KATHY
Speranzon, ex Fronte della Gioventù, fedelissimo della Thatcher della Garbatella, è sposato con “Kathy” bellissima ragazza musulmana che gli ha dato due bambine. Si dice che – come ogni moglie – eserciti vasta influenza sulle idee del marito, poco tenero con Israele, ad esempio. Dopo due Biennali sull’Africa (della “sinistra”) ci aspetta una Biennale su Gaza (della “destra”)?
2. “BUTTAFUOCO È MUSULMANO”. QUANDO MELONI BLOCCÒ LA CANDIDATURA IN SICILIA DELL’INTELLETTUALE “INFEDELE”
Estratto dell’articolo di Lorenzo Sangermano per www.repubblica.it
Sono bastati pochi anni per cambiare idea. Non un ripensamento, ma uno stravolgimento totale. Ed è così che, da “infedele” contro le tradizioni greche e romane, il giornalista e scrittore Pietrangelo Buttafuoco di religione musulmana (convertito nel 2015) diventa il volto del governo alla Biennale di Venezia.
Un completo cambio di rotta per Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni che, di fronte alla sua conversione all’Islam e alla sua possibile candidatura in Sicilia, commentava nel 2015: “Ci rendiamo conto del messaggio culturale, prima ancora che politico, che daremmo al mondo? È come se a Istanbul venisse candidato ed eletto un cristiano. Non ho nulla contro i musulmani e l’Islam... ma santo Dio!”.
L’allora coordinatore di “Noi con Salvini” in Sicilia Angelo Attaguile avanzò la possibilità di insediare Buttafuoco a capo della regione Sicilia, complice l’amministrazione traballante dell’ex governatore Crocetta. […]
A osteggiarne l’approdo tra i ranghi politici era stata però la stessa Giorgia Meloni, che nella proposta rintracciava un dettaglio insolito. Era di pochi mesi prima la notizia della conversione del giornalista all’Islam, per Buttafuoco considerata un ritorno alla “Tradizione” che affondava nelle radici siciliane. E Giafar al-Siqilli, cioè Giafar il siciliano, diventava il suo nuovo volto.
pietrangelo buttafuoco beatrice venezi
Insomma, un nome che con il fronte lepenista non aveva molto in comune, ma a preoccupare ancora di più Fratelli d’Italia era il segnale dato agli elettori. Un messaggio, spiegava Giorgia Meloni, “di un cedimento culturale a quei fanatici che vorrebbero sottomettere noi infedeli […]”.
Un parere, a 7 anni di distanza, ben lontano da quello espresso in occasione della sua nomina a capo della Biennale di Venezia. “Buttafuoco, finalmente, afferma un cambio di passo che il governo Meloni vuole imprimere in ogni sede culturale e sociale della nazione – spiega il senatore di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon - solo personalità scelte per lo spessore, la competenza e l'autorevolezza”. […]
pietrangelo buttafuoco foto di bacco
PIETRANGELO BUTTAFUOCO - FONDAZIONE LEONARDO pietrangelo buttafuoco matteo renzi foto di bacco