giuseppe conte e rocco casalino
DAGONEWS
Conte, cerchiobottista per antonomasia, sta provando di tutto pur di salvare l’immacolata pochette: non può infilzare Draghi perché l’Europa lo attaccherebbe al muro, né può stare con Draghi perché metà del movimento lo prenderebbe a calci nel sedere e finirebbe reietto nel gruppo dei governisti di Di Maio, aborrito da Travaglio e Casalino.
LA PRIMA PAGINA DEL FATTO QUOTIDIANO SULLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA
E allora, per far capire che non solo abbaia ma morde, Conte ieri ha fatto mancare il voto di 41 parlamentari alle pregiudiziali e oggi manda avanti, Giulia Sarti, la relatrice del provvedimento per conto di M5S che appena due settimane fa, liquidò la riforma della Cartabia come “una schifezza”.
VIGNETTA KRANCIC - CONTE E TRAVAGLIO
Intervistata da Repubblica.it, la Sarti se ne esce con una supercazzola da arrampicata sugli specchi: "La riforma? Un testo ancora tutto da scrivere. Ma voterò la fiducia ribadendo che questa non è la nostra riforma, ma che senza la nostra intransigenza l’80% dei processi in Appello sarebbero stati cancellati”.
alessandro di battista in spiaggia con giulia sarti nel 2016 1
Intanto Giuseppi mena il can per l’aia (“E' evidente che il premier e le altre forze politiche devono comprendere che il primo partito in Parlamento risponde agli oltre dieci milioni di elettori che lo hanno votato nel 2018”), mentre sa benissimo che il M5s sta perdendo consensi dappertutto. Un sondaggio recentissimo e riservato lo dà al 12 per cento, minimo storico rispetto al 32 del 2018.
GIUSEPPE CONTE ALLA FESTA DI COMPLEANNO DELLA RAGGI
Mentre a Torino, dove viene data per sicura la vittoria del centrodestra capitanato da Damilano, i pentastellati raccolgono una percentuale misera, a Roma la Raggi è andata a bussare alla porta del piddino Morassut cantando vittoria. Ma per i sondaggi rischia di non andare al ballottaggio perché un 10% di voti si è spostato su Calenda che dal 17% sale al 27.
confronto tra candidati sindaci di roma 7