- IN DIFESA DELLA MINISTRA PELUSA - L’IMBARAZZANTE E UNTUOSISSIMO PANEGIRICO DI MERLO PRO CANCELLIERI, LE CHIEDE DI DIMETTERSI “PER NON FARSI SPORCARE DAI DIFENSORI PELOSI CHE TI ASSIMILANO A BERLUSCONI” -

E raggiunge l’apice del contorsionismo quando scrive che contro di lei starebbe agendo “una sofisticata variante della macchina del fango” - “Dovresti dimetterti: volevi fare del bene alla figlia loro e rischi di fare del male al figlio tuo” - “Non puoi essere un ministro dimezzato, come un Alfano qualsiasi…”

Condividi questo articolo


francesco merlofrancesco merlo

Francesco Merlo per "La Repubblica"


Caro ministro, cara Annamaria, in Italia si dimettono gli innocenti e invece resistono, con le unghie e con i denti, i colpevoli e soprattutto i furbi. E le persone perbene come te si devono dimettere anche per non farsi sporcare dai difensori pelosi che, in questo caso, esibiscono più pelo delle scimmie quando ti assimilano a Berlusconi e al suo reato di concussione nella vicenda Ruby.

FRANCESCO MERLOFRANCESCO MERLO

Sperimentano su di te una sofisticata variante della macchina del fango: con sapienza offensiva ti attribuiscono sui loro giornali ogni nefandezza sino ad equiparare la telefonata, che hai fatto ai dirigenti del dipartimento penitenziario a favore di Giulia Ligresti, a quell'altra telefonata, che Berlusconi fece ai funzionari della questura di Milano per sottrarre alle istituzioni la prostituta minorenne che "proteggeva" e affidarla, come nipote di Mubarak, alle discinte emissarie del suo gineceo privato: una vera porcheria di Stato.

Dunque ti attribuiscono lo stesso ripugnante reato che ha commesso lui e poi ti blindano politicamente perché, in questo gioco di specchi deformanti, riflettono lui in te, e ti difendono per ripulirlo, e ti imbrattano per difenderlo. E io sono certo, conoscendoti, che tu senti, ad ogni loro parola di difesa, il diavolo che sguazza nell'acqua santa.

ANNAMARIA CANCELLIERI resizeANNAMARIA CANCELLIERI resize

Io conosco la tua sensibilità antimafia, il coraggio che hai mostrato come ministro dell'Interno, il tuo equilibro di prefetto al di sopra delle parti, ma credo che la divulgazione delle tue telefonate con la famiglia Ligresti, una famiglia di malfattori finanziari, tra i quali c'è pure un dorato latitante, abbia ormai determinato un inquinamento ambientale e abbia fatto esplodere il conflitto - si diceva un volta - tra la Corona e i sentimenti privati, tipico della gabbia-istituzione che non sopporta la lievità delle buone intenzioni, non riconosce specialità, non distingue ma livella anche nel caso dei malati, tutti i malati, senza differenze di nome, di rango, di parentele, di numeri di telefono.

So bene che in Italia a volte solo la raccomandazione, che è scorciatoia e personalizzazione, riesce a svegliare l'istituzione e anche io, come tutti, non penso che sia reato né che sia riprovevole, finché però non delegittimi l'istituzione facendosi essa stessa istituzione, finché non privatizzi lo strumento pubblico.

Cancellieri AnnaMariaCancellieri AnnaMaria

Giulia Ligresti, come ha testimoniato Giancarlo Caselli, è stata tirata fuori dalla sua cella perché il suo caso era in mano a magistrati attenti e perché ha dei buoni avvocati. Il tuo intervento è stato forse ininfluente. Ma senza il bisogno di ricorrere al senno di poi, devi ammettere che è assolutamente necessario che un ministro segnali i casi di disagio, come tu hai fatto per ben 109 volte, in silenzio e in solitudine, senza mai cercare il grazie dei parenti del reo, senza comunicare alla banda - allo "zio" della banda: «segnalazione fatta», cioè missione compiuta, senza privatizzare mai il tuo «sono a disposizione».

AnnaMaria CancellieriAnnaMaria Cancellieri

Tu sei a disposizione dell'Italia ed è giusto che tu abbia una particolare sensibilità per la condizione carceraria, che in Italia è spesso tortura, ma quelle telefonate inscrivono il tuo intervento non solo alla tua umanità, ma anche a quel grumo di rapporti e di sentimenti privati che coinvolgono, come si capisce bene dalle intercettazioni, l'affetto e il rancore, l'accusa di ingratitudine e i sensi di colpa, «io, guarda, avrei dovuto chiamarti prima, non fare complimenti, qualunque cosa io possa fare ...».

Anna Maria CancellieriAnna Maria Cancellieri

E c'è anche quel loro parlare di te in modo sguaiato, come se tu dovessi a loro la tua bella carriera, come se il tuo atto fosse loro dovuto, come se tu fossi quel che sei anche grazie ai Ligresti e ai loro affari, che sono malaffari. Millantano? Inventano? Sicuramente inquinano e aggravano quel che io chiamo la tua incompatibilità ambientale.

Nessuno aveva mai sollevato il ben più piccolo sospetto su di te, nessuno stava appostato per tenderti un agguato. È stato un fulmine a ciel sereno per tutti. E qui c'è anche il sospetto odioso, ben alimentato dal cattivo umore dei Ligresti, che tuo figlio fosse lì perché era amico e che dunque questo sia anche un ordinario caso di interfamilismo: noi a tuo figlio, e tu a nostra figlia; la tua famiglia e la mia famiglia.

Piergiorgio PelusoPiergiorgio Peluso

Come fermare questi sospetti? Anche solo per aiutare il tuo Piergiorgio a chiarire il suo ruolo, e a liberarsi di quell'alone di unto che gli lascia addosso una liquidazione legittima ma spropositata, dovresti dimetterti: volevi fare del bene alla figlia loro e rischi di fare del male al figlio tuo.

E non senti, acquattato nell'ombra, il solito razzismo che insinua, già nel linguaggio, la combine familistica tra gli intrallazzatori di Paternò e la parte siciliana della tua famiglia?
Sei stata, non solo ai miei occhi, un buon ministro per l'Italia, contro i cattivi poliziotti quando era il caso, e a favore della polizia quando bisognava, mai per partito preso.

Hai finalmente dato un qualche ristoro, sin dove ti è stato possibile, alla famiglia Cucchi che te lo ha riconosciuto. Hai lavorato non solo per l'amnistia ma per ridare un po' di umanità al sistema carcerario, inseguendo persino il progetto di un carcere modello costruito in Italia da Renzo Piano ... Ecco: le tue dimissioni non sono più un problema solo tuo. Coinvolgono tutti noi italiani che crediamo ancora nella uguaglianza della legge e nella imparzialità dei servitori dello Stato, quelli di cui purtroppo si è perso lo stampo originale.

Io credo infine che solo le dimissioni ti restituiscano un futuro a testa alta e orizzonti puliti. Non puoi essere un ministro dimezzato, come un Alfano qualsiasi; né, come un secondo Monti, puoi farti logorare e imprigionare dalla peggiore politica italiana, carne da macello di Grillo, foglia di fico di Berlusconi. In Italia le dimissioni, non offerte ma date prima che ti ci costringano, nobilitano e sono eleganza. Quando avranno bisogno di te verranno di nuovo a cercarti.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FAMOLO STRIANO - MENTRE LA COLOSINO SECRETA GLI ATTI, LA MELONI SI LAMENTA COI GIORNALISTI CHE SI OCCUPANO SOLO DI SANGIULIANO, MA NON DEL CASO DOSSIERAGGIO  – PASSANO DUE ORE E CROSETTO, DA CUI È PARTITO TUTTA L’INCHIESTA DI PERUGIA, LETTE LE CARTE DI CANTONE MANDATE ALLA COMMISSIONE ANTIMAFIA, CHE HANNO MOLTO DELUSO LA DESTRA E LA MELONA, DICE: NON C’È NESSUN DOSSIERAGGIO, NESSUN MANDANTE, NESSUN RICATTO, NEMMENO MESSAGGI TRA STRIANO E I GIORNALISTI DI ''DOMANI''. “SOLO UNA MELA MARCIA DELL'AISE…”  

DAGOREPORT - DALLA PADELLA ALLA BRACE: CHI E' IL NUOVO MINISTRO DELLA CULTURA - E DIRE CHE UNA VOLTA, PRIMI ANNI ‘90, IL NEOFASCISTA ALESSANDRO GIULI, UN’AQUILA FASCISTA TATUATA SUL PETTO, MOLLÒ I CAMERATI DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ, LIQUIDATI COME MAMMOLETTE, PER FONDARE MERIDIANO ZERO, GRUPPUSCOLO BOMBAROLO DI ESTREMA DESTRA – LO RITROVIAMO ANONIMO GIORNALISTA DI "LIBERO" E "IL FOGLIO" CHE NEL 2018 SI RIVOLGEVA A BANNON AD ATREJU, LODAVA PUTIN DEFINENDOLO ‘UN PATRIOTA’ COME TRUMP – SBARCATE A PALAZZO CHIGI, LE SORELLE MELONI LO SPEDISCONO ALLA PRESIDENZA DEL MUSEO MAXXI DI ROMA, PUR NON DISTINGUENDO LA CORNICE DAL QUADRO – ALLA PRESENTAZIONE IN LIBRERIA DEL SUO LIBELLO, “GRAMSCI È VIVO”, CON ARIANNA MELONI AD APPLAUDIRLO, AVVIENE IL PASSAGGIO DA “ARISTOCRAZIA ARIANA” DI FREDA ALLA NOVELLA “ARISTOCRAZIA ARIANNA” - MA CI VOLEVA MARIA ROSARIA BOCCIA PER FAR DIVENTARE IL SUO SOGNO REALTÀ…

DAGOREPORT - MENTRE L’ITALIA SI SOLLAZZAVA COL SECCHIELLO E LA PALETTA, LO SCORSO 5 AGOSTO ANDAVA IN SCENA UN'APOCALISSE DI CUORI INFRANTI, STARRING SANGIULIANO COSTRETTO DALLA MELONI A VOLARE IN MISSIONE IN EGITTO. QUANDO ATTERRA A IL CAIRO AL FIANCO DI ''GENNY IL CALDO'' NON TRONEGGIA LA BOCCIA-RIDENS MA LA MOGLIE FEDERICA - L’IRA DELLA BAMBOLONA DI POMPEI, A CUI IL BOMBOLO AVEVA BUFALEGGIATO DI UN MATRIMONIO FINITO-LOGORATO-DAL-TEMPO-CRUDELE, AVREBBE RAGGIUNTO LO STADIO DELL’ERUZIONE VESUVIANA (UNA FERITA APPARE SULLA FRONTE DI GENNY: “INCIDENTE DOMESTICO” O CONSEGUENZA DI UNA BRUTALE SCENATA DELLA POSSESSIVA POPPEA DI POMPEI?) - TERRORIZZATO DALLA MOGLIE, MINACCIATO DALL’AMANTE, ASSEDIATO DA “ALTRE DONNE” (SONO TRE, DI CUI DUE DELLO SPETTACOLO), PER LA SERIE: ‘’OCCHIO NON VEDE, CUORE NON DUOLE’’, MA ANCHE PER EVITARE ALTRE ZOCCOLATE IN TESTA, 'O MINISTRO FINITO NEL PALLONE DELL'IMPERO DEI SENSI SI PREMURA DI NON FAR PUBBLICARE IMMAGINI DELLA MISSIONE D'EGITTO DOVE LUI ROTOLA COME UNA BOCCIA AL FIANCO DELLA CONSORTE (LA COMMEDIA ALL’ITALIANA È VIVA E HA OCCUPATO PALAZZO CHIGI) -VIDEO

DAGOREPORT – FOSSI STATO IN GENNARO SANGIULIANO CI AVREI PENSATO DUE VOLTE PRIMA DI LASCIARE LA DIREZIONE DI UN TELEGIORNALE PER DIVENTARE MINISTRO DELLA CULTURA - DA VELTRONI A MELANDRI, DA URBANI A BONDI, DA BRAY FINO AL “PAVONE ESTENSE” FRANCESCHINI: HANNO FATTO PIÙ O MENO TUTTI LA STESSA FINE: SONO SCOMPARSI - IN ITALIA LA STORIA CULTURALE SOVRASTA OGNI MINISTRO SINO A SFINIRLO, SOFFOCARLO: È UN EVEREST CHE FATICHI A OSSERVARE PER LA SUA ALTEZZA. NON PUOI FARCELA, NON PUOI GESTIRLO: PUOI SOLO EVITARE DI FARE DANNI...

IL DAGO-SCOOP DEL 26 AGOSTO CHE HA SCOPERCHIATO IL CASO DELLA POMPEIANA "NON CONSIGLIERA" E CHE OGGI HA SPEDITO SANGIULIANO AI GIARDINETTI FACENDO FARE UNA FOTONICA FIGURA DI MERDA AL GOVERNO MELONI - CHI È, E SOPRATTUTTO CHI SI CREDE DI ESSERE, LA BIONDISSIMA 41ENNE, NATIVA DI POMPEI, MARIA ROSARIA BOCCIA, CHE ANNUNCIA SU INSTRAGRAM LA SUA ''NOMINA A CONSIGLIERE PER I GRANDI EVENTI DEL MINISTRO DELLA CULTURA''? E PERCHÉ DOPO AVER SOTTOLINEATO: ‘’IO E IL MINISTRO SIAMO LEGATI DA UNA STIMA E DA UN SANO SENTIMENTO CHIAMATO "BENE" CHE RESTERÀ ANCHE QUANDO NON AVREMO RAPPORTI LAVORATIVI”; POI AGGIUNGE: ‘’PENSO SIA IL CASO DI SMETTERLA CON QUESTO INUTILE ACCANIMENTO. BASTA ATTACCHI GRATUITI!” - OHIBÒ, CHI HA MAI ATTACCATO L'IMPEGNO CULTURALE DELLA "BOCCIA DI POMPEI" AL FIANCO DI "GENNY DEL GOLFO" (CHE LEI IMMORTALA, FOTO E VIDEO, SU INSTAGRAM)? - CONTATTATO DA DAGOSPIA, IL PORTAVOCE DI SANGIULIANO TRASFORMA LA BOCCIA IN UN ‘FIASCO’: “E’ UNA NOTIZIA FALSA: MARIA ROSARIA BOCCIA NON È MAI STATA NOMINATA CONSIGLIERE DEL MINISTRO" - VIDEO