DISTANZIAMENTO POLITICO NON VUOL DIRE DISTANZIAMENTO SENTIMENTALE - BERSANI SULL'EFFETTO DEL RACCONTO DI BERLUSCONI, DI QUANDO GLI TENNE LA MANO IN OSPEDALE: ''LA POLITICA È MOLTO, MA NON È TUTTO. QUANDO USCII, UNA DISTINTA E ANZIANA SIGNORA MI INVEISCE CONTRO, PAONAZZA. "VOI COMUNISTI PRIMA LO AGGREDITE, POI LO ANDATE A TROVARE". IO LE DISSI…''

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Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera

 

«Aprile è il più crudele dei mesi», cantava Eliot nell' incipit della Terra desolata. E se nell' aprile più crudele degli ultimi decenni sboccia un «lillà dalla terra morta», è comprensibile che faccia notizia. Fuor di metafora, il video di Silvio Berlusconi che chiede al conduttore de La7 Giovanni Floris di salutargli tanto Pier Luigi Bersani, da giorni rimbalza sul web, col suo spiazzante carico di tenerezza. «La politica qui non c' entra niente», commenta il deputato di Leu, che nel 2017 ha lasciato il Pd per fondare Articolo Uno.

BERSANI E BERLUSCONI IN PREGHIERA ALLE URNE BERSANI E BERLUSCONI IN PREGHIERA ALLE URNE

 

Il prologo. Dopo l' attentato in piazza Duomo a Milano, l' allora premier ricevette in ospedale la visita di Bersani, da poco segretario del Pd. E, sorpresa, quella che nel dicembre del 2009 era passata alle cronache politiche come una fugace visita di cortesia, si arricchisce di un dettaglio non banale. «Dopo l' attentato Bersani venne in ospedale e stette con me mezz' ora tenendomi la mano», ha rivelato Berlusconi a Di Martedì , prima di chiedere al conduttore di porgere i suoi omaggi a una persona così «perbene e generosa».

 

Un' affettuosità che Bersani ha commentato su Twitter: «In trasmissione non ho potuto ricambiare i saluti e la cortesia, lo faccio volentieri ora. Poi però la distanza politica resta, è evidente». Prova ne sia la campagna elettorale del 2013, con lo sfortunato slogan «smacchiamo il giaguaro».

 

Ma torniamo al 13 dicembre 2009, quando Berlusconi viene aggredito da una persona con problemi mentali che gli scaglia un pesante souvenir sul viso. Il sangue, la lesione al naso, il dente rotto, la corsa al pronto soccorso. La grande amarezza per la «campagna di odio e veleni» e la visita del nuovo leader dell' opposizione, Bersani. Il quale adesso la ricorda così: «Non avrei niente altro da raccontare, il Nostro ama esagerare un poco...». Ma un piccolo dettaglio di quei momenti affiora.

BERLU E BERSANI ARRIVO BERLU E BERSANI ARRIVO

 

«All' uscita dall' ospedale - ricorda l' ex segretario del Pd - una distinta e anziana signora mi inveisce contro, paonazza. "Voi comunisti prima lo aggredite, poi lo andate a trovare"». E lei come reagì? «Le dissi che la cosa importante era aver trovato Berlusconi in forma. E la signora, totalmente addolcita, mi dice grazie, grazie, grazie! Potenza dell' amore».

Ce l' ha una morale, questa storia? «La politica è molto, ma non è tutto». Una verità quasi rivoluzionaria in giorni in cui maggioranza e opposizione non riescono a dialogare nemmeno su un dramma di portata storica, com' è l' emergenza coronavirus.

 

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