TRUMP ANNUNCIA OPERAZIONE AURORA PER DEPORTARE I MIGRANTI
Il progetto in caso di vittoria alle elezioni
(ANSA) - WASHINGTON, 11 OTT - "Operazione Aurora": Donald Trump ha battezzato così ad Aurora, Colorado, la più grande deportazione di massa di migranti illegali che ha promesso in caso di vittoria. "Oggi annuncio che, una volta entrato in carica, avremo un'operazione Aurora a livello federale per accelerare le rimozioni di queste gang selvagge", ha assicurato, evocando il ricorso all'Alien Enemies Act del 1798.
"L'invasione - ha aggiunto - verrà fermata. I voli dei migranti termineranno e l'app di Kamala per gli immigrati clandestini verrà chiusa immediatamente entro 24 ore. Quello stesso giorno inizieremo a trovare e deportare ogni singolo membro di una gang di immigrati clandestini dal nostro Paese. Li faremo uscire, sarà un'importante impresa nazionale", annunciando l'impiego di squadre d'élite della polizia doganale, di frontiera e di altre forze dell'ordine federali.
'TRUMP VALUTA COME CHIEF OF STAFF L'AVVOCATA BROOKE ROLLINS'
È la sua ex consigliera alla Casa Bianca per la politica interna
(ANSA) - WASHINGTON, 11 OTT - Donald Trump starebbe considerando, in caso di vittoria, di nominare come chief of staff della Casa Bianca la sua ex consigliera per la politica interna Brooke Rollins. Lo scrive il Guardian, riferendo che l'ex presidente ha chiesto in privato ai suoi confidenti cosa pensano di questa ipotesi. In numerose conversazioni private nelle ultime settimane, inoltre, il tycoon ha detto che pensa che Rollins sarebbe "un ottimo capo dello staff" e, tra le altre caratteristiche, che "è alta" e "ha l'aspetto" per questo ruolo.
Rollins, un' avvocata conservatrice che ha gestito la politica interna nell'ultimo anno dell'amministrazione Trump, è una stretta alleata del genero del tycoon, Jared Kushner. Anche lo speaker della Camera, Mike Johnson, concorda con l'ex presidente che sarebbe un ottimo chief of staff.
VANCE SI RIFIUTA DI AMMETTERE CHE TRUMP HA PERSO NEL 2020
L'ha fatto per 5 volte durante un'intervista col New York Times
(ANSA) - WASHINGTON, 11 OTT - Il candidato repubblicano alla vicepresidenza americana JD Vance si è rifiutato per cinque volte di dire se crede che Donald Trump abbia perso le elezioni del 2020, durante un'intervista con il New York Times. "Ritiene che abbia perso le elezioni del 2020?", gli ha chiesto la conduttrice di 'The Interview' Lulu Garcia-Navarro.
E il senatore dell'Ohio ha risposto: "Io e Trump abbiamo entrambi sollevato una serie di questioni su quel voto, ma siamo concentrati sul futuro". "Penso che sia un'ossessione concentrarsi sul 2020", ha aggiunto Vance. Incalzato dalla giornalista che gli chiedeva "sì o no", il candidato repubblicano alla vicepresidenza Usa ha risposto con un'altra domanda: "È giusto che le grandi aziende tecnologiche abbiano censurato la storia del laptop di Hunter Biden, che secondo analisti indipendenti è costata a Trump milioni di voti?".