This is our President. ?
— Wall Street Mav (@WallStreetMav) October 10, 2024
He fought Vince McMahon in WrestleMania 23.
- In 2007, Donald Trump appeared as a guest in WWE and fought WWE’s CEO Vince McMahon in front of 85,000 people in a bout called “The Battle of Billionaires.”
- He even humiliated Vince by shaving his head… pic.twitter.com/r3zbuXrRoT
Estratto dell’articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”
Da ragazza voleva fare l’insegnante ma poi l’incontro col futuro marito, Vince McMahon, la portò altrove. Insieme trasformarono un piccolo gruppo sportivo nel gigante miliardario del wrestling, la World Wrestling Entertainment.
Poi l’incontro con Donald Trump nei suoi casinò di Atlantic City: una grande amicizia fin da quando, nel 2007, sul ring Trump si divertì a rapare a zero la testa di Vince.
Essa é Linda MacMahon, ex-executiva de eventos de luta livre, escolhida pro Trump para ser a ministra da Educação. pic.twitter.com/TnWpTstbed
— Marcelo José Gonçalves (@MarcJosgon) November 20, 2024
Ma Linda, 76 anni, nominata ieri da Trump ministro della Pubblica istruzione col mandato di smantellare il dicastero, dopo aver guidato per tre decenni quella federazione ed essersi anche prestata a sceneggiate sul ring nelle quali veniva scaraventata a terra dai campioni o era lei ad abbattere quei giganti con ginocchiate al basso ventre, nel 2009 ha scoperto la politica: due anni nel board of Education del Connecticut, l’organo di governo del sistema scolastico, sua unica esperienza in questo campo. Poi, nel 2010 e nel 2012, due volte candidata, senza successo, al Senato.
Trump sigue eligiendo a los mejores para su gabinete ? Les presento a Linda Macmahon, la nominada a ministra de Educación? No es una broma. pic.twitter.com/qY6RxBJL4A
— Carlos Montero (@CMonteroOficial) November 21, 2024
Nel 2016, il ritorno in politica al seguito di Trump: 7 milioni di dollari donati alla sua campagna elettorale e il sostegno di personaggi popolari del wrestling come Hulk Hogan. Una volta eletto, Donald l’ha ripagata mettendola a capo dell’agenzia che sostiene le piccole imprese. Nel 2019 Linda lascia il governo. Passa a un incarico più strategico: l’organizzazione della campagna per le rielezione del leader repubblicano. Ma vince Biden.
Quando molti, anche a destra, pensano che Trump sia ormai fuori gioco, McMahon fonda, su suo mandato, l’America First Policy Institute (Afpi): un think tank creato per preparare il secondo atto della presidenza Trump.
That time when Linda McMahon ate a Tombstone on the Raw entrance ramp. pic.twitter.com/rMSFaULkKX
— Just Talk Wrestling (@JustTalkWrestle) June 27, 2024
Lui vuole un piano per sovvertire l’attuale sistema di governo, lo ritiene dominato da un «deep state» che […] avrebbe cercato di defenestrarlo. Un sistema, sempre secondo Trump, «infestato» da una cultura politica della sinistra radicale, quella chiamata woke, dominante in molti ambiti, a partire da scuola e università.
Qui comincia la parte meno pubblicizzata e più importante del lavoro di Linda. Mentre a Washington si danno battaglia vari centri di ricerca della destra che dai tempi di Reagan si contendono il primato nella fornitura ai presidenti di programmi, idee politiche e personale conservatore «doc», l’Afpi lavora sottotraccia.
In superficie i vecchi bastioni della destra, l’American Enterprise Institute e il Cato sono ormai fuori gioco: […] la vera corazzata del fronte di The Donald sembra essere la Heritage Foundation, passata dalla linea liberale a quella nazionalista e populista sotto la guida dell’ultratrumpiano Kevin Roberts.
Troppo ultrà: prepara per Trump un progetto di governo zeppo di idee radicali, spallate a raffica alle strutture di governo. Ma, anziché tenerlo riservato, Roberts diffonde ovunque il progetto: i democratici estraggono le idee più spaventose o bislacche e le usano contro Trump.
Linda McMahon, nominata da Trump segretaria all’Istruzione. pic.twitter.com/G0I4C11q75
— Alekos Prete (@AlekosPrete) November 20, 2024
Lui, però, sconfessa subito la Heritage. Può farlo anche perché nel frattempo Linda McMahon, Brooke Rollins, Ceo di America First, e Matthew Whitaker stanno selezionando in gran segreto il personale per la futura amministrazione e preparando un programma che in gran parte ricalca quello della Heritage.
Whitaker ora è stato premiato col ruolo di ambasciatore Usa alla Nato, mentre Linda non ha avuto il ministero promesso, quello del Commercio: Trump l’ha girato, come indennizzo, a Howard Lutnick [….]. Per la fedelissima McMahon un incarico minore, con 4.400 dipendenti l’Istruzione è il ministero più piccolo, e difficile da portare a termine: Trump lo vuole abolire ma per farlo serve una supermaggioranza di 60 voti al Senato che non ha […].
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