Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”
Meloni faccia la mamma, ha detto Bertolaso. Ha ragione lui, Matteo Salvini?
«Una frase fuori dal mondo. L’Italia è piena di mamme che lavorano, mi sa che Bertolaso è fermo a qualche anno fa. Anzi, a Giorgia faccio gli auguri come mamma e candidato sindaco. Se poi vogliamo parlare seriamente di donne, si voti subito la proposta della Lega per mille nuovi asili nido. Renzi ci sta?».
Ma cosa le ha fatto Bertolaso per renderla così ostile?
«Visitando i campi rom, ho incontrato cittadini che denunciavano roghi tossici e prostituzione. E Bertolaso che dice? Che il problema si risolve togliendo i cassonetti.... Comunque per me il suo capitolo è chiuso. Le beghe locali non mi interessano».
salvini (d), con silvio berlusconi d
Beghe locali, dice. Non sarà invece che lei e Meloni state pensionando Berlusconi?
«No, cerco solo di scegliere i candidati migliori. Però aggiungo che per battere Renzi abbiamo bisogno di un chiarimento tra noi. Guardo ai temi internazionali, alla Turchia: temo che FI la pensi come il governo e voglia Ankara nell’Ue. Noi no».
Insomma, la leadership del centrodestra non cambia?
«Quando mi hanno eletto segretario, dicevano che eravamo morti. In due anni siamo il primo partito del centrodestra e il terzo d’Italia. Però serve un chiarimento nel centrodestra sui contenuti. Se poi il leader non sarò io, va bene: può chiamarsi anche Pippo. Solo non vorrei che qualcuno fosse nostalgico del passato».
Torniamo a Roma: è Meloni la candidata giusta?
«Non la forzo. Non le metto pressione. Se si dovesse convincere, per me il candidato è lei».
C’è chi pensa che lei alla fine possa sfilarsi e lasciare sola anche Meloni. È possibile?
«No. L’esempio è Milano, dove per il bene della coalizione ho accettato un ottimo candidato e un’ampia alleanza. Non è Salvini quello dei veti. Ma a tutto c’è un limite: Bertolaso è andato oltre».
E se Meloni si ritira, la Lega sostiene Marchini o Pivetti?
«Io ora aspetto solo la risposta di Giorgia, non ragiono d’altro».
A proposito: quando si terrà il vertice del centrodestra?
«Io domani (oggi, ndr) sono a Roma. Sono pronto. Quando vogliono loro».
Ha sentito Berlusconi per dirgli che Bertolaso è un errore?
«No, ma se lo sostiene avrà fatto le sue valutazioni».
Le vostre divisioni non rischiano di favorire il M5S?
«Mi ha stancato la vecchia politica degli equilibrismi. È più semplice: per me è meglio Meloni».
Anche lei però aveva scelto Bertolaso: solo pentito o era una trappola per Berlusconi?
«Nessuna trappola, Bertolaso ha infilato una serie di stranezze. E non ho difficoltà a chiedere scusa e a cercare di rimediare. Io ammetto gli errori, lo faccia anche Renzi sulla legge Fornero...».
Però Berlusconi ha usato parole molto dure verso di lei.
«Lo stimo per quel che ha fatto in passato. Può ancora dare un contributo, piuttosto vedo che in FI c’è qualcuno che ha nostalgia degli inciuci con Renzi. Perché non vanno con Verdini o Alfano, aggregandosi alla transumanza? ».
Faccia i nomi, Salvini.
«Quelli che in FI parlano male di Salvini e bene di Renzi».
Però, davvero: se rompete su Roma, non salta l’alleanza e il listone unico alle Politiche?
«Per me Roma è una questione locale. Se qualcuno vuole farne un dramma nazionale, faccia pure, ma mica giochiamo a Risiko. Sul listone vedremo nel 2017, dobbiamo ancora decidere cosa fare la prossima settimana... ».
Un centrodestra guidato da Salvini e non da Berlusconi non sarà troppo estremista?
«Faccio notare il voto in Germania, ma anche quello in Austria, Francia… Faccio notare come votano i cittadini dell’Ue, con un’idea chiara sull’immigrazione e sul resto».
A Torino FI schiera Osvaldo Napoli. Lo sosterrete?
«Non dico no pregiudizialmente, però voglio valutare anche le altre proposte. Ho già sbagliato su Bertolaso...».
Sosterrà i grillini al ballottaggio di Roma e Torino?
«Leggo anche che dirò sì al referendum sulle trivellazioni per un accordo con Grillo: balle, dico sì per l’ecosistema. Ho solo detto che se si trovassero al ballottaggio contro i renziani, li voterei perché Renzi è un disastro».