DRAGHI, AVANTI TUTTA - COME DAGO-RIVELATO, IL PREMIER METTE IL TURBO ALLE RIFORME DOPO LE AMMINISTRATIVE: IL VERO CALENDARIO NON È “QUELLO ELETTORALE”, MA QUELLO CHE CI CHIEDE L’EUROPA PER LE RIFORME CHE SERVONO PER ACCEDERE AL RECOVERY - LA PRIMA CABINA DI REGIA PARTE DALLA SCUOLA, MENTRE IL GOVERNO PROCEDE CON LA RIFORMA FISCALE. POI ARRIVERANNO SEMPLIFICAZIONI E CONCORRENZA

-

Condividi questo articolo


mario draghi. mario draghi.

1 - DRAGHISPIA - NEMMENO IL TEMPO DI METABOLIZZARE IL BOMBASTICO VOTO DELLE AMMINISTRATIVE, UN GONGOLANTE DRAGHI HA DECISO CHE È GIUNTA L’ORA DI METTERE IL TURBO AL GOVERNO: DUE CDM ALLA SETTIMANA. SUL TAVOLO, IL DDL FISCALE, IL DDL CONCORRENZA, QUINDI RIMETTERE LE MANI SULLE CONCESSIONI AUTOSTRADALI. IL PREMIER STA LAVORANDO A UN DECRETO SULLA SICUREZZA SUL LAVORO (L’HA PROMESSO AI SINDACATI). VUOLE FARE TUTTO E SUBITO, APPROFITTANDO DELLO SBALLOTTAGGIO DEI PARTITI - DOPO IL 18, VUOLE METTERE MANO ALLE NOMINE DEI TGRAI

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/draghispia-nemmeno-tempo-metabolizzare-bombastico-voto-285021.htm

 

2 - «RIFORME, È IL MOMENTO DI CHIUDERE» E IL PREMIER COMINCIA DALL'ISTRUZIONE

Paola Di Caro per il "Corriere della Sera"

 

mario draghi maria cristina messa mario draghi maria cristina messa

Voglia di correre, di non perdere più nemmeno un minuto di tempo. Perché c'è un «calendario» che non è «quello elettorale», ma quello che ci è imposto dall'Europa per fare le riforme necessarie per accedere ai fondi del Recovery.

 

Indispensabile per tornare «a crescere», dopo la crisi seguita alla pandemia e il terreno perso anche negli anni che l'hanno preceduta, e anche per trasformare il recovery europeo da «una tantum» a «strutturale»: «L'azione del governo non si ferma».

 

patrizio bianchi patrizio bianchi

Mario Draghi parla al termine della prima cabina di regia per dare il via al Piano nazionale di ripresa e resilienza, che parte dai capitoli istruzione, ricerca e innovazione.

 

Con la scuola protagonista, visto che circa 18 miliardi (a fine percorso, subito entro novembre 5) saranno dedicati a istruzione e università e 6 destinati alla ricerca. «Come governo abbiamo voluto cominciare il cammino del Pnrr da qui: l'istruzione è al centro del futuro del Paese: è il segnale che stiamo dando all'Italia», ha detto il ministro Patrizio Bianchi.

patrizio bianchi mario draghi maria cristina messa patrizio bianchi mario draghi maria cristina messa

 

«Giovani e donne sono il futuro del Paese, stiamo disegnando l'Italia di domani», ha aggiunto il premier, ma «determinante» sarà anche il comparto della ricerca, alla quale dovranno essere destinati più fondi di quanto è stato previsto in passato: «Parisi (il premio Nobel per la Fisica, ndr ) ha ragione».

 

SALVINI DRAGHI SALVINI DRAGHI

In generale, Draghi sembra mandare un messaggio da una parte ai partiti cauti sulle riforme, dall'altra agli italiani: «Quando Next generation Eu si tramuterà per l'Italia in questo successo, ne sono certo, della società e dell'economia italiana, cresceremo molto di più, saremo più credibili, e allora potremo pensare che lo sforzo non sia una tantum. La solidarietà va sempre insieme alla responsabilità» dice il premier con ottimismo sul futuro ma coniugandola con la serietà che serve per affrontare questa fase.

 

MATTEO SALVINI MATTEO SALVINI

«Quella del Next generation Eu è una occasione straordinaria per l'Italia, per la crescita, per riempire il vuoto accumulato nelle infrastrutture, nella ricerca, nell'innovazione», è la certezza del premier. Che però avverte: «Siamo quelli che hanno avuto la fetta maggiore del programma e quindi abbiamo anche la maggiore responsabilità nello spendere bene e contribuire a questa crescita facendolo con onestà».

 

Insomma, non si possono avere tentennamenti nel fare le riforme richieste: «La prima responsabilità nei confronti di noi stessi e dei cittadini europei ci richiama sempre durante l'attuazione del programma».

 

MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO

Lo aveva detto in mattinata che «in ogni cosa che facciamo rispettiamo gli impegni», rassicurando chi, come Matteo Salvini, teme un aumento delle tasse ma anche i partner europei: «Il rispetto degli impegni con la Ue è determinante per l'assegnazione delle risorse».

 

E dunque, avanti con la riforma fiscale, ma non solo. Ora «è il momento di chiudere», non è permesso procedere lentamente: «I tempi per approvare le riforme cominciano a diventare corti, abbiamo un numero rilevante di provvedimenti da approvare fino a fine anno».

DRAGHI SALVINI 1 DRAGHI SALVINI 1

 

Presto arriveranno provvedimenti su semplificazioni e concorrenza: «La presidenza - ha spiegato il capo del governo - ha già chiesto a tutti i ministeri ulteriori provvedimenti necessari per semplificare gli iter dei singoli progetti e del Piano: molti sono già arrivati e presto ci sarà un altro provvedimento con altre semplificazioni». E sulla concorrenza si deciderà «in un Consiglio dei ministri nelle prossime due settimane».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)