mario draghi conferenza stampa consiglio europeo bruxelles 3
1 - DRAGHI: «L’AMBASCIATORE RUSSO RAZOV INQUIETATO DALLE CRITICHE? NEL SUO PAESE NON C’È LIBERTÀ DI STAMPA, QUA SÌ E SI STA MEGLIO»
«Voglio esprimere la mia solidarietà a tutti i giornalisti de La Stampa e al suo direttore Giannini, veramente una solidarietà sentita.
sergey razov a piazzale clodio 1
La libertà di stampa è da noi sancita dalla Costituzione. Forse non è una sorpresa che un ambasciatore russo si sia così inquietato con un giornale italiano che poteva esprimere degli atteggiamenti di critica, perché in fondo lui è ambasciatore di un Paese dove non c’è la libertà di stampa. Da noi c’è: si sta molto meglio».
L ARTICOLO DI DOMENICO QUIRICO SULLA STAMPA DEL 22 MARZO 2022 SUL TIRANNICIDIO
Sono le parole del presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la conferenza stampa al termine del vertice Ue a Bruxelles, rispondendo alla domanda di un giornalista de La Stampa riguardo la querela presentata dall’ambasciatore della Russia a Roma, Sergey Razov, per l’articolo Guerra Ucraina-Russia: se uccidere Putin è l’unica via d’uscita di Domenico Quirico e per cui il diplomatico russo ha depositato una denuncia nei confronti del giornalista e del quotidiano.
2 - GUERRA UCRAINA-RUSSIA, DRAGHI: "AVRÒ COLLOQUI CON PUTIN"
"Noi stiamo cercando la pace, io la sto cercando veramente. Gli altri leader europei, francesi e tedeschi in particolare la stanno cercando, avrò anche io colloqui con Putin". Sono le parole del presidente del Consiglio Mario Draghi nella conferenza stampa a Bruxelles dopo il Consiglio Ue.
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"Non siamo in guerra perché si segue un destino bellico, si vuole la pace prima di tutto", dice il premier ribadendo la posizione dell'Italia e dell'Ue in relazione alla guerra tra Ucraina e Russia.
"Il modo migliore per dimostrare di volere la pace è cessare le ostilità e sedersi al tavolo. Se non si fa questo, vuol dire che si spera di guadagnare terreno. Ad un certo punto sicuramente" Putin "verrà ad un tavolo di pace, speriamo che arrivi prima della distruzione totale dell'Ucraina, prima che avvenga quello che è avvenuto quando l'Unione Sovietica invase la Polonia, l'Ungheria, la Cecoslovacchia", afferma il presidente del Consiglio.
"E' auspicabile che ci si sieda al tavolo di pace prima che questo avvenga. Gli sforzi non hanno prodotto niente ma sono necessari comunque, il giorno in cui questa volontà cambierà noi saremo lì per iniziare il processo di pace insieme agli altri alleati", dice.
"Questo è il senso quando ho detto che Putin non vuole la pace: non c'è stata ancora nessuna manifestazione di un cessate il fuoco. Anche durante le riunioni con gli ucraini il fuoco non è cessato, i bombardamenti sono continuati", aggiunge, sottolineando che l'offensiva di Mosca non si è fermata nemmeno durante i vari round di negoziati con Kiev.
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