Draghi: Europa deve agire come fronte unito nei confronti degli Usa
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - L'Europa deve agire in modo unito nei suoi rapporti con gli Stati Uniti e gli altri principali partner commerciali e resistere alle tentazioni di azioni unilaterali da parte degli stati membri.
E' quanto ha detto Mario Draghi intervenendo al dibattito organizzato dal College de France a Parigi sul tema della concorrenza. "Non vedo alcun destino ineluttabile - ha detto Draghi facendo riferimento all'avvento della seconda amministrazione Trump -. Tuttavia, se ci dividiamo, perdiamo il nostro vantaggio.
E il rischio, se nei prossimi due anni non otteniamo risultati concreti, è che alcuni paesi siano tentati da avventure singolari con gli Stati Uniti d'America. Penso che la preferenza debba andare all'azione collettiva, perché è ciò che ci permette di essere efficaci". Per essere efficace, l'unione deve in primo luogo proteggere il proprio mercato interno.
"Non si tratta di protezionismo, ma se ci sono economie come la Cina che, da dieci anni, sovvenzionano eccessivamente alcuni segmenti e raggiungono un livello di sovracapacità, riversando tali eccessi sul nostro continente, dobbiamo proteggerci. Non per creare distorsioni rispetto al Wto ma semplicemente per ripristinare regole di giusta concorrenza. Altrimenti, non abbiamo possibilità di avere una politica industriale.
mario draghi e giorgia meloni a palazzo chigi
E se non siamo uniti, non possiamo resistere a una politica tariffaria ingiusta proveniente dagli Stati Uniti. Quindi, la politica commerciale difensiva deve essere a livello del mercato unico". Draghi ha inoltre sottolineato l'importanza di "applicare la logica del mercato unico a settori che fino ad ora abbiamo escluso.
Penso a due grandi settori: l'energia e le telecomunicazioni. Questo è forse uno dei motivi della nostra mancanza di competitività: abbiamo escluso l'energia dal mercato unico, con modelli molto nazionali e interconnessioni carenti, che hanno portato a un mercato energetico disfunzionale e costoso. Abbiamo un mercato delle telecomunicazioni che non è veramente integrato a livello europeo, il che limita la capacità di investire rispetto agli Stati Uniti".
"Ecco, il mercato unico è importante perché permette di investire. In questo contesto, uno degli aspetti da affrontare a 27 è il settore finanziario. L'unione dei mercati di capitali è cruciale...C’è un’anomalia europea: siamo il continente che risparmia di più, ma investe meno in innovazione e capitale di rischio. È un’anomalia legata alla mancanza di un vero mercato dei capitali integrato e a regole oggi inadatte".
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