Carmelo Caruso per "il Foglio"
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(...) Patrizio Bianchi e Enrico Giovannini, che occupano rispettivamente il ministero dell'istruzione e quello dei Trasporti. Non se sono ancora accorti, ma la politica li ha puntati.
Ha compreso che sono ministri vulnerabili. Si sta per entrare nel semestre bianco e loro hanno poca dimestichezza. Non sanno che quella è la zona della legislatura dove un fuocherello diventa un rogo, una svista una richiesta di dimissioni. Rischiano di non riuscire a tenere testa alle regioni, ai sindaci, ai partiti. La Lega, ad esempio. Giustamente ieri, tramite il suo Massimiliano Fedriga, che è anche presidente della Conferenza stato- regioni ( giovedì si confronteranno) ha fatto sapere, sul Corriere della Sera, che non si potrà parlare di ritorno a scuola in presenza se non si permetterà di riempire all'80 per cento i bus. (...)
Giovannini parla poco con Bianchi. Bianchi parla poco con Giovannini. (...)
Qual è il piano di Giovannini? Per carità, si può sempre dire che sul trasporto pubblico locale il compito spetta alle regioni, ma le regioni possono sempre replicare: dovete darci indicazioni. (...)
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La difficoltà è che sono professori. Esasperano la riflessione. Un ministro deve intervenire, sollecitare gli scienziati: "Quando ci fate sapere". Un ministro non può sottovalutare tutte le insidie. Una. L'obbligo vaccinale dei professori non risolve la percentuale di vaccinazioni della fascia 12- 19 anni. Gli studenti che hanno completato il ciclo vaccinale ( o sottoposti a dose unica) sono solo il 13,19 per cento. Vuol dire 610.228. Sono pochi e il governo non prevede di imporre la vaccinazione per i giovani ma spingerà ancora sulla libera adesione, sul convincimento. Bisogna però farsi trovare pronti a settembre.
L'ex sottosegretario all'istruzione, Gabriele Toccafondi, di Iv, consiglia, ed è un buon consiglio, di cominciare a ragionare se trasformare le scuole in nuovi hub vaccinali. E' una proposta.
Ma si deve cominciare a sapere cosa il governo propone per scongiurare che al primo infetto una classe finisca in quarantena. Ieri, il ministro Bianchi ne ha parlato nel corso di una riunione con il presidente dell'associazione presidi. Ricordare che si deve rivedere il protocollo sui casi degli infetti è poco meno che dire "dove eravamo rimasti". Dopo la giustizia, il M5s si concentrerà sulla scuola e lo farà con l'ex ministra Lucia Azzolina. Il governo non si dovrà attendere il folklore di Alfonso Bonafede ma contestazioni sul merito, credibili, puntuali. L'idea di Draghi è che una scuola non in presenza rimane una scuola povera. Ha promesso che il governo farà tutto in tempo e a suo tempo. Non ha mai detto "ne abbiamo ancora tanto".
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