MATTEO SALVINI - GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI
DAGOREPORT
Calzato l’elmetto, coltello tra i denti, preso il bazooka, Salvini è pronto per aggredire la Melona per la battaglia delle nomine: Cdp, Ferrovie e Rai. A subire le prime conseguenze della rabbia del Capitone è il ministro che dovrà firmare le nomine: il para-leghista Giancarlo Giorgetti.
Ormai più depresso di una Citroen parcheggiata, ad ogni squillo del compagno di Francesca Verdini il leghista varesotto comincia a tremare mentre nel padiglione auricolare sente rimbombare: “Non devi firmare niente… facciamogliela vedere a Giorgia chi siamo….dobbiamo far saltare tutto… vediamo chi gioca meglio a poker…”
Comunque, sulla riconferma di Dario Scannapieco a Cdp, il primo a opporsi è proprio il ministro del Mef. Che vuole avere il “suo” Marcello Sala sulla poltrona di amministratore delegato della cassaforte di Stato.
SALVINI, 'SULLA NOMINA AL VERTICE DI CDP TROVEREMO LA SOLUZIONE'
(ANSA) - BERGAMO, 26 MAR - Il governo sarà in grado di trovare una soluzione per la nomina dell'amministratore delegato di Cdp in imminente scadenza insieme al resto del consiglio di amministrazione. Lo afferma il ministro dei Trasporti e vicepresidente del consiglio Matteo Salvini a margine di una inaugurazione a Bergamo. Alla domanda se l'esecutivo riuscirà a convergere su un nome Salvini replica "sicuramente". Quanto al nome ipotizzato di Edoardo Ravà di Goldman Sachs Salvini risponde "non so chi sia, l'ho letto anch'io sui giornali".
GIOVANNI GORNO TEMPINI DARIO SCANNAPIECO
CDP SPUNTA IL NOME DI RAVÀ - PER LE FERROVIE DELLO STATO DUELLO FERRARIS-DONNARUMMA
Giovanni Pons per “la Repubblica”
Ormai è deciso: le nomine delle tre principali società pubbliche i cui cda sono in scadenza, cioé Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), Ferrovie dello Stato e Rai, arriveranno prima delle elezioni europee. E questo perché la maggioranza e, in particolare, la premier Giorgia Meloni vuole evitare fibrillazioni post voto nel caso i risultati portassero con sé qualche scombussolamento rispetto alla situazione attuale.
Come per esempio che Forza Italia prenda più voti della Lega, come dicono alcuni sondaggi, o anche che la Lega risultati rafforzata rispetto a Fratelli d’Italia, fatto per la verità abbastanza improbabile. Ma in ogni caso nelle ultime ore si sono intensificate le trattative tra i vertici dei partiti per arrivare a uno schema di nomi condiviso da portare alle assemblee di maggio.
Lo snodo economico più importante è quello della Cdp dove l’ad Dario Scannapieco era stato nominato dal precedente governo Draghi. In questo momento le probabilità di Scannapieco di essere confermato sono al 50% circa, avendo il sostegno di alcuni esponenti di peso di Palazzo Chigi, come il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari e il capo di gabinetto Gaetano Caputi.
caterina consales edoardo fontana rava tamara petrini foto di bacco
Non sarebbe dello stesso parere il ministro dell’Economia, principale azionista della Cassa attraverso il Mef, Giancarlo Giorgetti, sostenitore di un rinnovamento radicale alla guida della società che gestisce un crocevia importantissimo per l’economia italiana.
Tra i due contendenti potrebbe imporsi Giorgia Meloni, come al solito dietro le quinte fino all’ultimo, che avrebbe un suo candidato segreto. Si tratta di Edoardo Ravà, managing director della Goldman Sachs dal 2018, e a capo del team di debt capital market . Il nome di Ravà era già circolato per la guida di Cdp Venture Capital circa un anno fa, ma ora il banchiere italiano è in corsa per la carica di ad.
GIORGIA MELONI - MATTEO SALVINI - ECCE BOMBO - MEME BY EDOARDO BARALDI
Per la presidenza di Cdp, invece, non dovrebbero esserci sorprese in quanto le 60 Fondazioni bancarie azioniste, a partire da quella di Sardegna che pesa di più nel libro soci, dopo le ultime consultazioni sarebbero propense a indicare Giovanni Gorno Tempini per un altro triennio.
Sulle Fs la partita del rinnovo è in mano a Matteo Salvini, in quanto ministro dei Trasporti, anche se deve essere controfirmata dal Mef. Meloni avrebbe fatto capire al capo della Lega che lei è d’accordo sia su una conferma dell’attuale ad, Luigi Ferraris, sia su una sua sostituzione con Stefano Donnarumma, ex ad di Terna che un anno fa è rimasto fuori dal giro delle nuove nomine.
luigi ferraris premio guido carli 2023
Nelle ultime ore il nome di Donnarumma è in crescita, anche per le sue passate esperienze in Bombardier e Alstom, anche se Ferraris sarebbe più adatto a portare Fs in Borsa visto che aveva già partecipato ai debutti sul mercato di Enel e Poste in qualità di direttore finanziario.
Gli accordi all’interno della maggioranza si chiudono con la Rai dove Simona Agnes è la candidata di Forza Italia per la presidenza, Giampaolo Rossi verrebbe promosso ad in quota FdI a cui spetterebbe anche un consigliere donna, mentre la Lega coprirebbe la casella del dg con Marcello Ciannamea, oltre a indicare un consigliere uomo.
Una lottizzazione brutale che vede capitolare il Pd nella battaglia per un nome più indipendente per la presidenza e anche perché i Cinquestelle si sarebbero accordati con FdI per votare Agnes in cambio della direzione del TG3.